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http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1185886.php Invia anche i commenti.

RICHIESTA DI SOSTEGNO CONCRETO
by EX Lavanderia - S.M.Pietà - Roma Nord Tuesday, Nov. 21, 2006 at 7:58 AM mail: lavanderia@diciannovesima.net

RICHIESTA DI SOSTEGNO CONCRETO, 30 SECONDI PER LA SOPRAVVIVENZA DELLA EX LAVANDERIA.


DI NUOVO LA ASL RME CHIUDE I CANCELLI DI POMERIGGIO CON LO SCOPO DI BOICOTTARE LE INIZIATIVE PUBBLICHE DELLA EX LAVANDERIA.

DOPO DUE ANNI DI ATTIVITA’ CULTURALI, MENTRE SI DISCUTE LA SORTE DEL S.MARIA, LA ASL RME GIOCA ANCORA CON I CAVILLI BUROCRATICI E, MENTRE IL PARCO VA IN ROVINA E REGNA L’ARBITRIO, SI PREOCCUPA SOLO DI OSTACOLARE LE INIZIATIVE CULTURALI AL PADIGLIONE 31.

CHIEDIAMO ALLE ASSOCIAZIONI E A TUTTI DI INVIARE MAIL DI PROTESTA CON LA RICHIESTA DI LEGALIZZAZIONE DELLA EX LAVANDERIA E COMUNQUE PER LA FINE DI QUESTO DISPERATO, RIDICOLO, ARROGANTE E INDECOROSO TENTATIVO SURRETTIZIO DI FARCI CHIUDERE.

Una mail, per voi significa 30 secondi, per lo spazio pubblico ex Lavanderia può significare la possibilità di sopravvivere.

Potete inviare una mail di vostra elaborazione od utilizzare l’appello in allegato che basta copiare ed incollare nel spazio per il testo della mail.

Chiediamo di inviarci copia delle vostre mail.

Indirizzi a cui inviare la mail (basta copiare ed incollare nella casella del Destinatario)

Gli indirizzi fanno riferimento a:

Assessore Urbanistica Comune

Direttore Generale ASL

Assessore Sanità Regione

Presidente Regione Lazio

Presidente del Municipio Roma XIX

r.morassut@comune.roma.it;dir.gen@asl-rme.it;fprost@regione.lazio.it;adelfo.luciani@regione.lazio.it; mariarita.favella@comune.roma.it;lavanderia@diciannovesima.net

IMPORTANTE: Chiediamo a tutti i soci, gli amici, i simpatizzanti, i cittadini che dovessero essere bloccati dopo le 18 ai cancelli del S.Maria della Pietà, di non recedere ma di contestare fortemente (in forme nonviolente) contro questo arbitrio e di chiamarci.

COMUNICATO STAMPA

Siamo al ridicolo. Il Padiglione 31 è occupato da 2 anni. Il Comune in una sua Mozione ne chiede la legalizzazione, così molte delle associazioni romane e addirittura nazionali, il tema della Legalizzazione viene posto nelle bozze di Protocollo sul S.Maria della Pietà. Alle assemblee ci vengono i rappresentanti istituzionali, l’estate si fanno iniziative nel parco con patrocinio di Regione, Provincia e Comune.

Eppure il Direttore della ASL RME permette che, in modo infantile e indecoroso per un’istituzione pubblica, si facciano “giochetti” di disturbo, con un approccio burocratico a targhe alterne.

In sintesi, da alcune settimane è iniziato di nuovo lo stillicidio della chiusura dei cancelli del Parco alle 18.

Si tentano di impedire le iniziative della Ex Lavanderia, si impedisce addirittura l’ingresso ad alcune persone dell’Associazione o che vengono a parlare con l’Associazione.

Nonostante il senso di questa pratica sia stato ed è quello di portare la Ex Lavanderia ad una condizione di esasperazione e quindi spingerla verso la marginalità, il nostro impegno e la nostra intelligenza ha garantito e garantirà che ciò non avvenga..

Continuiamo a rivendicare il Padiglione 31 come un’oasi di VERA legalità e di rispetto civico, quello che chi è preposto a rappresentare non è in grado di fare.

Sabato 18, in perfetto stile “film di Alberto Sordi”, i cancelli sono rimasti aperti fino alle 24. Si capisce, c’erano i rappresentanti istituzionali e di fronte al potere, le rigidità burocratiche si trasformano in ossequi e salamelecchi.

Perché non si è voluta affrontare la contraddizione di impedire l’accesso a Consiglieri Regionali o Comunali, visto che alcuni sono arrivati dopo le 18?

Ma la coerenza, la trasparenza e il coraggio non fanno parte, a quanto pare, del DNA di chi gestisce la ASL RME.

Per chiudere i cancelli, la ASL (o perlomeno la Mondialpool, visto che la ASL con noi non parla, ed un cartello senza neanche il marchio ASL attaccato DOPO l’occupazione del Padiglione 31) adduce la motivazione che si tratta di un parco Pubblico e quindi soggetto agli orari dei Parchi Comunali.

Non ci risulta che nei parchi comunali si possano scaricare i mobili in disuso, si possa accedere con centinaia di automobili, si possa decidere arbitrariamente chi, quando, come accede, a seconda dell’umore della giornata. Ma la ASL RME si preoccupa delle regole solo quando le conviene e, soprattutto, le usa a proprio uso e consumo.

Questa è la gestione ASL RME, con Condò come con Grasso: inviti al dialogo mentre si chiede di nascosto lo sgombero, non si affrontano i problemi seri come si è dimostrato nella vicenda di “Striscia La notizia” con il Direttore incapace di rispondere a tono ad una montatura strumentale di attacco alla 180 e, nel frattempo, si mettono i bastoni tra le ruote all’Associazione Ex Lavanderia con trucchetti da “Totò e Peppino”

Chiediamo al Direttore della ASL di fare il suo lavoro con un minimo di coerenza e di coraggio.

Verifichi chi e quando produce discariche abusive nel Parco

Verifichi perché, spesso, sedie a rotelle o lettini ospedalieri, anche nuovi, si trovano abbandonati ad arrugginirsi.

Verifichi come si utilizzano le risorse di attività privatistiche all’interno della ASL RME

Verifichi se la ricollocazione di pazienti psichiatrici all’ex manicomio, l’uso improprio delle strutture ricettive, l’abbandono e lo spreco di risorse diffuso sono compatibili con una buona gestione della ASL.

Anziche sperare, inutilmente, di farci chiudere attraverso ridicoli boicottaggi, il Direttore della ASL farebbe molto meglio ad utilizzarci per rendere il S.Maria della Pietà un luogo migliore, senza l’arbitrio e la malagestione che lo affliggono ormai da troppo tempo.

Chiediamo ai rappresentanti istituzionali, agli Assessori, al Presidente della Regione, al Sindaco di non rendersi complici, con nuovi silenzi, di un atteggiamento ipocrita e di basso livello, intervenendo perché sia garantita materialmente l’attività della Ex Lavanderia almeno fino a quando non si saranno definite le modalità della sua gestione.

Poiché il problema del S.Maria e quindi anche della Ex Lavanderia è un problema importante che non merita scorciatoie da quattro soldi.

Se si vuole davvero discutere sul futuro di tutto il S.Maria in un clima di maggiore fiducia nell’affidabilità delle Istituzioni, si inizi riportando la relazione con l’Associazione Ex Lavanderia ad una condizione di legalità o comunque di civiltà e di serietà politica.






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