Alexander Litvinenko e' stato ucciso dal suo amico Boris Berezovsky per colpire il Cremlino. Il quotidiano russo 'Rossiyskaya Gazeta' ha dedicato grande spazio all'assassinio della ex spia del Kgb, contaminato dal polonio 210, accreditando la teoria del complotto anti Vladimir Putin.

L'avvelenamento di Litvinenko potrebbe essere "l'azione congiunta di ex agenti dei servizi speciali russi e dell'oligarca latitante Boris Berezovsky", ha scritto il giornale. Nonostante i due i fossero amici, ha sottolineato, questo non significa che l'ex magnate della tv Ort e della compagnia Aeroflot non possa averlo sacrificato ai suoi superiori interessi: creare problemi all'arcinemico Putin. Ieri, dopo l'annuncio della morte dell'ex spia, dal suo esilio Berezovsky ha accusato apertamente il presidente russo. Ovviamente, ha ammesso in giornale dopo avere a lungo discettato sulle possibili responsabilita' di Berezovsky, non si puo' escludere quella che e' accreditata come la pista principale, vale a dire "che il traditore sia liquidato dalle forze speciali russe". Allo stesso modo, l'omicidio potrebbe essere un avvertimento lanciato all'ex magnate russo dai suoi "amici mafiosi".


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