Giovedì e sabato contro la repressione a Milano
COME PRIMA PIU’ DI PRIMA REPRESSIONE
E così scarcerano la prima ondata di militanti della rete sud ribelle, archiviano il procedimento per omicidio a carico di Placanica il carabiniere dal grilletto facile…fino ad arrivare alle quattro di notte del quattro dicembre.
Cinquantadue perquisizioni tra spazi sociali-politici e case private su tutto il territorio nazionale in merito alle indagini della procura genovese sui fatti del G8 di un anno e mezzo fa. Ventitre provvedimenti di restrizione delle libertà così distribuiti: nove traduzioni in carcere, quattro arresti domiciliari ed altrettanti obblighi di firma, in più sei “obblighi di residenza”.
Questa volta la manovra repressiva non utilizza più lo strumento dei reati associativi forse perché ha creato loro qualche problema di “legittimità”, ma contesta agli inquisiti presunte responsabilità su fatti specifici. Una prima valutazione a caldo ci fa pensare che si tratti del secondo atto del medesimo disegno mirante all’eleminazione di ogni forma di dissenso e pensiero anticapitalista, stavolta usando altri pretesti e colpendo altri soggetti ma che proprio allo stesso modo finiscono immediatamente nelle patrie galere.
Ai signori della magistratura inquirente e giudicante diciamo che questa brusca escalation di manette mai potrà tagliare le gambe ad un movimento composito che ha forza ed intelligenza per non rinchiudersi soltanto nella spirale repressione-antirepressione, consapevole che solo le lotte sociali, dai lavoratori in sciopero alla resistenza contro gli sfratti al fermento delle stesse carceri, sono la linfa vitale per un reale percorso di liberazione.
POTETE RINCHIUDERE I NOSTRI CORPI MAI LE NOSTRE IDEE
Milano
Giovedì 5 dicembre dalle ore 17 volantinaggio informativo in piazzale Cadorna Sabato 7 dicembre concentramento alle ore 17 in San Babila per un corteo cittadino
Officina della Resistenza Sociale (O.R.So) Autorganizzazione Resistenza Antifascismo (A.Re.A.) Autsisters
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