LIBERI TUTTI GLI IMMIGRATI!
Erano ragazzi fra i 22 e i 36 anni. Provenivano dalla Tunisia e dal Marocco. Sono le vittime del rogo scoppiato nel centro di detenzione per extracomunitari "Serraino Vulpitta" di Trapani la notte fra il 28 e il 29 dicembre 1999. Tre di loro morirono subito bruciati vivi, gli altri tre poco tempo dopo in ospedale per le gravissime ustioni riportate. Per quelle morti l'ex prefetto di Trapani è sotto processo, accusato di omicidio colposo plurimo. Per lo Stato italiano essi erano e rimangono solo dei clandestini. I centri di detenzione, dove donne e uomini vengono rinchiusi solo perchè non hanno un permesso di soggiorno, sono le strutture simbolo di una politica repressiva che fa scempio dei diritti umani. Dopo l'entrata in vigore della Bossi-Fini, nei centri di detenzione di tutta Italia si susseguono le proteste, i tentativi di rivolta, gli episodi di autolesionismo: a settembre un ragazzo al "Vulpitta" ha tentato di impiccarsi. Non aspetteremo che si consumi l'ennesima tragedia! Per questo continueremo a denunciare quello che accade dentro questi centri. Per questo continueremo a lottare per la chiusura del "Vulpitta" e di tutti gli altri Centri di Permanenza Temporanea. Per questo continueremo a chiedere verità e giustizia per Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti e Nasim. Per questo continueremo a dire che i centri di detenzione per immigrati sono i nuovi lager di stato e che sono un grande e indecente business per le associazioni che li cogestiscono. IL VULPITTA E' UNA VERGOGNA DI STATO! Coordinamento per la Pace - Trapani Per la chiusura definitiva del "Vulpitta" e di tutti i Centri di Permanenza Temporanea: MANIFESTAZIONE REGIONALE A TRAPANI 28 DICEMBRE 2002 concentramento ore 16.30 P.zza Vittorio Emanuele
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