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Comunicato di Marco Camenisch
by A Wednesday, Jan. 01, 2003 at 4:19 PM mail:

NUOVO COMUNICATO DI MARCO

Comunicato di Marco Camenisch

Ancora una volta, sebbene non lo farò mai abbastanza, saluto e abbraccio
ognuno di voi.

Sono veramente toccato e commosso dalle vostre innumerevoli iniziative di
solidarietà e dal vostro prezioso impegno in appoggio a noi prigionieri
politici e sociali, dal vostro chiaro e coraggioso schierarvi per una
resistenza radicale, anche perché il vostro impegno dà la forza a noi
prigionieri di resistere. Queste iniziative sono importanti perché
rappresentano il segno della forza e della vitalità della nostra resistenza
solidale, perché riportano noi, prigionieri per aver resistito, fra voi che
siete tanti, uguali e particolari allo stesso tempo; perché ci riportano fra
voi al di là dei muri, delle catene e dei recinti che ci dividono. Queste
importanti iniziative ci riportano fra voi per combattere insieme le ancora
più importanti battaglie di resistenza che ci troviamo quotidianamente ad
affrontare, contro la guerra, contro l'occupazione e la conquista, contro il
genocidio, contro il sessismo, il razzismo e la xenofobia, contro lo
sfruttamento e lo smantellamento dello stato sociale, contro la distruzione
dell'ambiente, contro il WEF a Davos (e in qualunque altro posto) a cui
hanno preso parte assassini e assassine con l'aureola, solo per citarne
alcune. Queste battaglie devono essere condotte in maniera radicale,
altrimenti non stiamo più facendo resistenza, altrimenti finiamo coll'essere
aiutanti e complici di insaziabili sfruttatori, violenti, distruttori, veri
estremisti fautori del patriarcato, del militarismo, dell'industrialismo e
del capitalismo, il cui unico scopo è il bisogno di dominio.

Vi abbraccio nuovamente, abbraccio ognuno di voi. Ci siamo, e finché siamo
uniti siamo forti!

Marco, Pfaeffikon, inizio dicembre 2002


***


Marco Camenisch e lo sciopero della fame

Il Soccorso Rosso della Svizzera c'informa che la situazione del compagno
Marco Camenisch, dopo il trasferimento nel carcere di Thorberg, è
peggiorata.

Marco continua ad essere in isolamento, non ha i suoi vestiti ed è obbligato
ad indossare i vestiti -già utilizzati dagli altri detenuti- che gli passa
il carcere. Inoltre si tratta d'indumenti leggeri, ciò impedisce che il
nostro compagno possa sfruttare dell'ora d'aria. Non può avere pubblicazioni
politiche, non può avere libri; mentre continua la censura della
corrispondenza.

Può avere colloqui solo attraverso il doppio vetro. Alla compagna, prima del
colloquio, hanno fatto le radiografie alle scarpe e alla giacca che
indossava.

Marco ha già annunciato di iniziare uno sciopero della fame, se la
situazione non migliorerà, a partire dai primi giorni di gennaio. Per questo
il Soccorso Rosso (http://www.aufabau.org) ci chiede di valutare una mobilizzazione
internazionale, nel caso Marco inizi lo sciopero. In particolare c'è già una
data in cui esprimere la nostra solidarietà, ed è quella del 17-18 gennaio,
quando in Svizzera si terrà il WEF (forum economico mondiale).

CroceNeraAnarchica

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