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Indy Financial Watch 19.01.03
by Sbancor Sunday, Jan. 19, 2003 at 11:46 AM mail: sbancor@hotmail.com

Ecco i dati aggiornati sull'economia e la finanza internazionali.

Cari Indyani, che dire della settimana economico-finanziari? Beh per esempio che il vostro fidato commentatore, come al solito ci ha preso! L'andamento dei mercati valutari e borsistici rispetto alle "news" sulla guerra sta seguendo lo schema che avevo individuato una settimana fa.: le azioni salgono, quando le dichiarazioni sembrano allontanare nel tempo l'inizio dell'offensiva americana, viceversa scendono ogni qualvolta Bush II° e Saddam si lasciano andare a dichiarzaioni guerrafondaie. Se Bush II° e Saddam non fossere quei due galantuomini che noi tutti conosciamo, ci sarebbe il sospetto che sono loro a speculare sui mercati. Chi meglio dei due "macellai" infatti può fare insider trading sulla guerra come determinante dei valori di Borsa?
Le dichiarazioni di Blix, il capo degli ispettori ONU sulle armi nascoste per fortuna sono uscite a mercati chiusi. "L'Iraq non collabora! Aveva tuonato il capo degli ispettori, fra gli applausi dei ribassisti.
Per chi si aspettava una ripresa del valore delle azioni la situazione è catastrofica: la variazione a un anno del valore dei listini è del -14,20% per Tokio, -17,69 Singapore, - 20,82 New York , - 21,31 Milano, - 24,78 Zurigo, - 25,65 Londra, -31,7 Parigi, -43,14 Francoforte. (Dovè quel bello spirito che mi criticava dicendo che c'era un rialzo dietro l'angolo? Andatelo a cercare fra gli homeless!)
Insomma avendo scoperto la relazione fra news sulla guerra e Borse, le mie previsioni per l'apertura dei mercati, lunedì, sono le seguenti: Le borse asiatiche chiudono in negativo (fra 1 e 3 punti percentuali) Le borse europee anche, e le perdite potrebbero anche superare il 3% fintantochè non arrivano notizie fresche dagli USA o si aprono le borse americane. Come sempre saranno queste a dasre il tono alla giornata, e se non vi sono nuovi eventi (per la Borsa una dichiarazione di Saddam o Bus II° sono degli eventi) la tendenza sarà negativa, da 1 a 2 punti. Raccomandazione: chiunque voglia giocare al ribasso non si imbarchi in operazioni a media lunga scadenza. Qui si gioca day by day! I rischi di prendersi un bagno sono grossi.
E ora l'economia. Il G.10 si è concluso con previsioni fiacche sull'andamento dell'economia dei paesi industrializzati. Bel 2003 il PIL dovrebbe salire del 2,5% negli USA, dell'1,3% in Europa, penalizzata da una Germania che si muove sui minimi rispetto agli ultimi nove anni + 0,2% nel 2002, + 0,9% nel 2003.
Greenspan è stato cazziato per l'appoggio offerto al pacchetto di sgravi fiscali di Bush II° che rischiare di rilanciare il Deficit Pubblico oltre ogni previsione e che non semra nemmeno funzionare dome "stimulus". Il 28 ed il 29 gennaio si riunisce la FOMC, una specie di direttorio della FED americana, e c'è chi giura che il violinista Greensap verrà crocefisso per la sua incorenza. Aveva infatti promesso rigore. Ora dovra gestire altri 300 miliardi di dollari di defecit pubblico. Che sono tanti, ma sempre peanuts rispetto al deficit della bilancia commerciale (export-import) USA che è di nuovo ai massimi storici: supererà i 400 miliardi di dollari nel 2002. Il clima di fiducia negli States sta finendo sotto i piedi, -12%. Non era mai stato così basso dal 1997. Secondo il "Beige Book", il rapporto periodico sullo stato dell'economia redatto dalle varie sedi della FED la crescita americana dovrebbe rallentare nei prossimi mesi. Si è esaurito infatti l'effetto positivo del ciclo delle scorte (solo + 0,2 a novembre 2002) che aveva pompato il PIL dei primi due trimestri dell'anno. Nell'andamento dei prezzi si legge lo spettro della deflazione (il contrario dell'inflazione, cioè una diminuzione generalizzata dei prezzi delle merci, come avvenne nel 1929. Appunto). Esclusi energia ed alimentarii prezzi sono scesi infatti dello 0,3%. Infine per l'intero 2002 la crescita dei consumi, che è stato l'unico appiglio per l'economia è stato solo del 3,4%, il dato peggiore degli ultimi nove anni.
Il 56% degli americani è convinto che i piani economici di Bush II° favoriscano solo i ricchi. Il 52% considera l'economia l'argomento chiave per le prossime elezioni presidenziali, mentre solo il 32% cita il terrorismo. 200.000 persone (dati della polizia) sono scese in Piazza a S. Francisco ierti notte (ora italiana) contro la Guerra. A Washington erano 150.000.
Buona domenica

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