delirio di sicurezza a Davos...
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Sul fronte istituzionale... non ci sono buone nuove. A Fideris, pochi chilometri da Davos, sono pronte le gabbie. Trattasi di una sorta di campo di concentramento... un'area isolata, in mezzo alle montagne, dove saranno fermati i treni con le persone che vogliono partecipare alla manifestazione di sabato. Uno per una, ci costringerebbero a passare attraverso metal detector, sotto l'occhio vigile delle telecamere e di una "ventina di poliziotti" (a detta loro), che hanno l'incarico di separare dai manifestanti buoni quelli cattivi. I cattivi non sarebbero arrestati (dicono), ma gli sara' impedito di arrivare a Davos. Alla stessa altezza sulla strada cantonale scenario da zona rossa: cancellate, reti e tende per controllare al setaccio le macchine che vorrebbero raggiungere Davos.
L'Alleanza di Olten, che promuove la manifestazione, non ci sta. E ha dichiarato: ci rifiutiamo di essere passati al setaccio. L'appello e' alla disobbedienza civile: rifiutarsi di scendere dal treno! Il messaggio alle autorita': se non ci fate passare, faremo il corteo a Landquart (fermata prima del treno) e non possiamo certo garantire di quello che potra' succedere. Questa dichiarazione ha scatenato le ire dei socialdemocratici (vedi comunicato linkato) e pure quelle dei Verdi. Le istituzioni si sono affrettate a dire che i controlli saranno *lievi*: nessuna telecamera, anzi, non saranno neanche chiesti i documenti (voi, ci credete??).
Un secondo blocco e filtro e' previsto a 5 km prima di Davos, citta che intanto incomincia a sua volta a essere blindata. Reti, cancellate e filo spinato circondato i luoghi di incontro e residenza dei cosidetti "global-leaders". Per la citta' inoltre si nota di gia l'enorme dispiegamento di mezzi e forze...
aggiornamenti a seguire...
