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Un altro software č possibile. Non si vive di solo Gates
by stetto&rainwiz Friday, Jan. 31, 2003 at 6:42 PM mail:

Ecco di cosa si č discusso alla conferenza stampa tenuta dall'On. Fiorello Cortiana a margine dell'intervendo di Bill Gates al Senato.

Roma 31/01/2003. Conferenza stampa: UN'ALTRA GLOBALIZZAZIONE E' POSSIBILE. Il senatore Fiorello Cortiana (gruppo Verdi) ha commentato lo speech che Bill Gates ha tenuto oggi al Senato. L'intervento ha concluso un ciclo di incontri, inaugurato da Giovanni Agnelli e voluto dal Presidente Marcello Pera, sulle tematiche della globalizzazione.

Secondo Cortiana l'intervento di Gates non ha affrontato i risvolti politici e socioeconomici della proprietą del software. Eludendo qualsiasi riferimento all'impiego di software libero nei sistemi operativi e nelle applicazioni, Gates ha soltanto ammesso la convergenza di Microsoft verso l'XML, futuro standard di condivisione delle informazioni.
Il timore č che questa visita non sia del tutto casuale. La presenza in italia di Gates č contemporanea all'inizio dei lavori in Prima Commissione Affari Costituzionali sul ddl 1188 in materia di Pluralismo informatico e adozione e diffusione del software libero nella pubblica amministrazione.
Il ddl e' stato finora sostenuto da esponenti di tutto l'arco costituzionale. Cortiana, primo firmatario del ddl, si augura che le strategie di lobbying della Microsoft non abbiano l'effetto di spaccare questo fronte trasversale, riducendo la questione dell'adozione del software libero a una contrapposizione politica tra maggioranza e opposizione. "Questa sarebbe una sconfitta gravissima": la conoscenza e la sua condivisione sono beni dal valore universale, e la loro difesa non puo' essere appannaggio di una sola parte politica.

Alla conferenza stampa hanno inoltre partecipato esponenti della Free Sofware Foundation, Associazione Software Libero, Linux User Group Roma, Italian Linux Society, tutte associazioni che si occupano dello sviluppo e della diffusione di Linux. Gli interventi hanno sottolineato come "l'uso di software proprietario discrimina i cittadini sulla base delle loro scelte informatiche", mentre chi fruisce di software libero non ha solo il diritto di usarlo, ma anche di modificarlo secondo le proprie esigenze specifiche e di redistribuirlo. Questi diritti aggiuntivi (possibilita' di manipolare il codice sorgente, di creare distribuzioni ad hoc per soggetti o enti specifici) conferiscono all'utente la reale proprieta' del prodotto informatico, con tutti i risvolti che ne possono derivare (vendita, offerta di servizi, consulenze, redazione di manuali). In sostanza il software libero costituisce anche una risposta commerciale e un modello economico efficace in un mercato dell'ICT che deve "migrare dalla vendita di pacchetti alla vendita di servizi".

Il prossimo appuntamento di discussione sul software libero sara' a marzo. Un certo Richard Stallman, ignoto ai signori senatori, ma tra i piu' impegnati sviluppatori e promotori del software libero, sara' a Roma per una conferenza presso l'Universita' La Sapienza.

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