ISRAELE SOTTO ACCUSA PER NUOVI ATTACCHI CONTRO GIORNALISTI PALESTINESI

03.02.03 - L'International Federation of Journalists (IFJ) ha condannato le azioni delle Forze armate israeliane, che hanno nuovamente preso a bersaglio i media e i giornalisti palestinesi. "Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una ripresa del bersagliamento dei giornalisti della zona", ha affermato Aidan White, segretario dell'IFJ. "E' ormai pių che evidente che i giornalisti palestinesi si trovano ad essere regolarmente vittime dalle forze israeliane". L'esercito israeliano ha fatto ingresso ad Hebron il 30 gennaio, chiudendo radio e tv palestinesi, arrestando un operatore e un giornalista televisivo. Due giornalisti sono rimasti feriti durante l'assalto e sono stati ricoverati in ospedale. Sono stati registrati anche danni alle attrezzature tecniche per la trasmissione. La settimana scorsa due fotografi palestinesi erano stati aggrediti dalla polizia di frontiera israeliana. Il 21 di gennaio Nasser Ishtayeh, che lavora presso l'Associated Press, e Jaafar Ishtayeh, operatore per l'Agence France-Press (AFP), si stavano preparando a fotografare una jeep israeliana guidata dalla polizia di frontiera israeliana. Nasser ha riferito che lui e Jafaar stavano tentando di fotografare due giovani palestinesi che si trovavano sul cofano della jeep in movimento; i due fotografi hanno ritenuto che i giovani venissero usati come scudi umani, dato che la truppa avanzava verso palestinesi che lanciavano pietre. Prima che i giornalisti potessero iniziare a scattare foto, la jeep si č rivolta verso di loro, tre dei quattro soldati presenti sono scesi dal veicolo e si sono avvicinati. I giornalisti sono stati picchiati. L'abbigliamento e le videocamere dei giornalisti rivelavano chiaramente che si trattava della stampa. Dopo l'agguato, i due sono stati trascinati a pochi metri di distanza, vicino alle videocamere, verso il guidatore della jeep che era rimasto nell'auto mentre i giornalisti venivano picchiati. Il guidatore ha esaminato le videocamere che, essendo digitali, gli hanno consentito di vedere le immagini pių recenti per assicurarsi che non ci fosse alcuna foto della jeep e della polizia di frontiera. I giornalisti hanno riferito anche che il guidatore li ha minacciati, dicendo che se avesse visto qualche loro foto pubblicata sul giornale li avrebbe uccisi. "Ancora una volta dei nostri colleghi sono stati bersaglio di un trattamento violento", ha concluso con amarezza Aidan White, "E' giunto il momento che i militari siano ritenuti responsabili delle loro azioni".