La Germania va tecnicamente in recessione. 10 a 1 che sarà l'occasione per iniziare a smantellare il Welfare tedesco. I risparmiatori italiani (coglioni) posseggono il 25% delle obbligazioni argentine (un paese di usurai, ecco quello che siamo)

Dopo il Giappone, la Germania. Il secondo mito di un capitalismo diverso dal pensiero unico neoliberale sta andando in recessione, avvalorando l'equazione fra capitalismo sociale ed il mercato e cronycapitalism dell'estrema destra economica americana. L'ipotesi di due trimestri consecutivi di crescita negativa del PIL vengono ormai dati per scontati. E se la Germania cede è tutta l'Europa a cedere, senza pensare nemmeno a cosa possa accadere ai "satelliti" tedeschi dell'Est Europa, Polonia e repubblica Ceca in testa. Ma ripeto, state attenti ai giornali. Il dibattito sarà sull'eccessivo welfare tedesco e sulla rigidità del mercato del lavoro, e sulle banche statali (Le banche dei Lander e le Spartkasse) e sul ruolo del Kredianstalt, la banca pubblica per i grandi investimenti tedeschi. Cercheranno di trattare la Germania come l'Indonesia. E non è scontato che non ci riusciranno. Finora la Germania è stata un gigante economico ed un nano politico. Ma appena rifà politica rischia di veder vaccillare il gigante.
Altre notizie. Il petrolio sale. Ma a uno shock continuo a non crederci: siamo ancora sotto i livelli della prima guerra del Golfo e poi il dollaro è in discesa. E per fortuna il petrolio si paga in dollari. La notizia più esilarante riguarda i "risparmiatori" italiani "traditi" dall'Argentina; possediamo il 25% delle obbligazioni argentine. Propongo una legge: bruciamole in piazza, tanto per far capire ai cultori del capitale di rischio cosa sia il rischio quando si manifesta.
Previsioni: nulla di buono.