Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/03/199667.php Invia anche i commenti.

I SOTTERRANEI DI CAMP DARBY
by edoneo Sunday, Mar. 09, 2003 at 12:45 PM mail:

Prima ancora di parlare della manifestazione. Ci troviamo a San Pietro a Grado, 5 km da Camp Darby, alle 10,30 del 8 marzo, tra poco partirà la manifestazione. Ci capita di leggere un articolo del Manifesto a firma Tommaso Tintori sui rischi che corrono i piccoli centri intorno alla base americana. Scrive Tintori che sotto la base corrono smisurati depositi sotterranei, costruiti negli anni settanta.

Prima ancora di parlare della manifestazione.
Ci troviamo a San Pietro a Grado, 5 km da Camp Darby, alle 10,30 del 8 marzo, tra poco partirà la manifestazione.
Ci capita di leggere un articolo del Manifesto a firma Tommaso Tintori sui rischi che corrono i piccoli centri intorno alla base americana. Scrive Tintori che sotto la base corrono smisurati depositi sotterranei, costruiti negli anni settanta.
Racconta, sul Manifesto, Daniele Lammardo dei Giovani comunisti di Livorno che nel 2000 ci furono dei cedimenti strutturali, nei depositi sotterranei e che furono utilizzati robot telecomandati per sgombrare dodici bunker, contenenti 100 mila ordigni con 23 tonnellate di esplosivo ad alto potenziale. Le autorità non vennero neanche informate. Leggiamo questo articolo al giornalaio di San Pietro a Grado che ci ha venduto il giornale e lui ci guarda sorridendo e dice: "E' solo una parte della verità. Noi del paese sappiamo che sotto Camp Darby ci sono ordigni nucleari e armi sperimentali" Siamo leggermente scettici e l'uomo se ne accorge e riprende:"Stanno facendo esperimenti con derivati dell'uranio e questa guerra gli permetterà di sperimentarli sugli esseri umani". Al che gli rispondiamo: "Ci sono tante leggende intorno a questa base...."
E l'uomo: "Voi non dovete pensare alla base. Perchè Camp Darby è solo il lato militare e sperimentale dei progetti che si fanno in un'altra sede e ci sono scienziati americani e giapponesi che ci lavorano".Se non mi credete seguite le mie istruzioni e troverete la verità". Così ci avviamo lungo il vialone che porta a Camp Darby e, seguendo le istruzioni dell'uomo, arriviamo ad un grande complesso di edifici che è a pochi metri da Camp Darby e dalla sua struttura super vigilata. Su quest'altra serie di edifici campeggia la scritta "INFN" che può significare tutto o niente.
Così ci avviciniamo ad una strada laterale fino a che ci è concesso, poi un reticolato piu' basso ma simile a quello della base americana. Ecco quindi un grande cancello e la scritta INFN.
Piu' piccolo leggiamo: ISTITUTO NAZIONALE FISICA NUCLEARE - INFN - LIMITE INVALICABILE -
Otre il cancello c'è un'altra recinzione piu' fitta. Come si fa ad entrare se non c'è neanche un citofono? Poi ci rendiamo conto che la strada sterrata che abbiamo seguito non è stata percorsa di recente da mezzi pesanti. Gli edifici del INFN sono invece lustri e pulsanti di attività anche di sabato ma non si vedono auto parcheggiate. Non possiamo escludere che ci siano altre vie d'accesso ma l'ipotesi che l'ingresso vero e proprio sia dentro Camp Darby è valida. Si arriva all'INFN attraverso le strutture sotterranee. Dalla superficie arrivano solo impiegati, inservienti e pulitori. C'è un gigantesco laboratorio situato tra Camp Darby e l'INFN e l'impianto è separato dalla base perchè per entrare e uscire sono necessarie complicate operazioni di decontaminazione e controlli vari. Tutto avviene abbastanza sfacciatamente come ogni altra cosa oggi. La loro arma segreta è la faccia tosta. Con la quale sfruttano, uccidono e godono i frutti economici dei loro efferatissimi crimini. C'è un laboratorio (in tutto il mondo saranno migliaia) dove vengono preparate armi all'uranio (impoverito, arricchito, modificato, ecc.) a due passi da una delle basi che quelle armi andrà a testare sull'Iraq uccidendo milioni di civili già precedentemente affamati. C'è ancora chi si stupisce?
Non certo gli abitanti di San Pietro a Grado che hanno un altissimo tasso di malattie (probabilmente) legate all' esposizione radiattiva e non fanno piu' figli per paura di generare esseri deformi. "Appena ho i soldi vengo a vivere a Roma", ci ha detto alla fine il giornalaio.
Ma non è quella Toscana pulita è invidiata da tedeschi e inglesi o è invece il Buco Nero di Camp Darby che inghiotte anche l'ultimo paradiso italiano oltre agli altri spaventosi danni che si appresta a fare in giro per il mondo con le innovative armi Usa.
Edoneo 09.03.2003

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.