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Per Alex, compagno ed amico
by csa barattolo Wednesday, Mar. 19, 2003 at 7:44 PM mail: barattolo@libero.it

Ad Alex, compagno ed amico, che ha resistito,la rassegna stampa su come "la provincia pavese" ha trattato il caso

Per Alex, compagno e...
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MARTEDI' 18 MARZO
Alex è grave dopo l'agguato: «Un ragazzo mite»
30 anni, operaio alle Erc-Necchi: ecco chi è
il giovane rimasto ferito nella rissa di Milano
Antonino Alesi è attivista nella Fmlu sempre in primo piano nella battaglia per ottenere la cassa integrazione


PAVIA. Trent'anni, operaio prima della Necchi e poi della Erc: un giovano tranquillo nei modi, ma forte nelle idee, che ha fatto della lotta sindacale in difesa dei diritti dei lavoratori una delle sue ragioni di vita. Questo è Antonino Alesi, ferito gravemente da una coltellata ai polmoni l'altra notte, all'uscita da un locale pubblico. Un'aggessione mirata da parte di estremisti di destra, di «naziskin», denunciano i compagni di lavoro e i centri sociali di Milano. Non solo: un'aggressione che era nell'aria secondo i ragazzi del Barattolo di Pavia, che avevano trascorso il sabato appena passato insieme a lui discutendo proprio dell'escalation di minacce e provocazioni che i giovani di sinistra, anche a Pavia, stanno subendo.
Anche la madre di Alex, così lo chiamano tutti, con voce rotta dalla preoccupazione, conferma: «Mio figlio è una persona per nulla violenta, ma questa politica... Chi è stato? I naziskin, i suoi amici credono di averli persino riconosciuti. Alex, purtroppo, sta ancora male: i medici non hanno sciolto la prognosi, ci sono delle emerragie. Speriamo, domani, di avere notizie migliori». Che l'aggressione sia opera di fascisti lo confermano anche i testimoni (ne parliamo ampiamente a pagina 7). Fabio Zambetta, accoltellato a una spalla e alla schiena, racconta che «tutto è successo rapidamente. Stavamo camminando quando sono spuntati fuori due fascisti, uno sulla trentina e uno più giovane con la testa rasata e il bomber, quindi è saltato fuori un terzo più anziano. E' volata qualche parola e hanno iniziato a tirare fendenti».
Antonino Alesi non abita a Pavia. Fino a cinque o sei anni fa era residente a Voghera, poi si è trasferito a Milano dove abitano i genitori: «Con i risparmi e un mutuo aveva acquistato un monolocale - racconta Pasquale Di Tomasi, che con Alex condivide la battaglia sindacale all'interno della Fmlu -. Era entrato in fabbrica nel 1995, con un contratto di formazione e lavoro, proprio in piena crisi. E' sempre stato in primo piano per la difesa dei posti di lavoro e in tutte le manifestazioni. Tant'è che negli ultimi mesi, in pratica, viveva qui a Pavia, tornava a casa solo la sera. Quando abbiamo saputo dell'aggressione, siamo subito andati a Milano, all'ospedale. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate...».
Sfogliamo le fotografie che, in questi anni, ha pubblicato la Provincia Pavese: Alex accanto allo striscione della Fmlu, Alex in consiglio comunale, Alex davanti alla fabbrica a manifestare, Alex in viale Repubblica che blocca le auto quando, pochi giorni fa, era arrivata la notizia del «no» alla cassa integrazione. «Alex è sempre stato impegnato in politica, ma certamente non è un violento o uno che cerca guai», è il commento di Angelo Zorzoli, assessore comunale all'Ecologia, che lo ha incontrato più volte in questi mesi.
Ma da questa vicenda, da questa maledetta aggressione a Milano, Alex può uscirne vivo. Non è andata così per un suo amico, anche lui sindacalista, ucciso dalle coltellate. Si chiamava Davide Cesare, aveva un figlio di quattro anni. Ieri la Confederazione unitaria di Base ha espresso solidarietà a familiari, amici e compagni, dolore per la morte di un giovane impegnato, denuncia del comportamento delle forze dell'ordine. «Abbiamo conosciuto Davide per il suo impegno nell'Unione Inquilini - ha sottolineato il sindacato - ed è stato ammazzato da un vile agguato fascista mentre con altri suoi compagni passava la serata in un birreria». Il sindacato, infine, esprime solidarietà anche a Antonino Alesi, «da sempre impegnato nelle lotte di fabbrica ed antifasciste».

L'ACCUSA
«Minacciati
via Internet»


PAVIA. «State all'erta Barattolini del c... Verrà il giorno (molto presto) in cui io e i miei amici verremo al vostro centro sociale di m... per farvi passare la vostra arroganza comunista m... Vi spediremo con le ossa rotte direttamente a Cuba».
Inizia così uno degli interventi sul forum Internet attivato sul sito dei Corsari di Pavia. Minacce da collegare all'aggressione di Milano? Non ci sono prove, ma i Corsari denunciano: «Alex è una persona che conosciamo benissimo, siamo sconvolti da quello che gli è successo. Ma da tempo denunciamo che questa forza di destra fa di tutto, ci minaccia di morte. Noi non sappiamo se c'è un rapporto con i fatti di Milano, ma anche a Pavia, ormai, il clima è quello: si doveva arrivare all'omicidio prima di rendersi conto della gravità del fenomeno? Ci minacciano, ci picchiano, sono gruppi organizzati militarmente che agiscono con la totale impunità, organizzati per metterci i bastoni tra le ruote, e coperti da qualche partito. Noi siamo andati a denunciare alla questura, ma alla fine abbiamo smesso: abbiamo sottovalutato la pericolosità di questa gente. Noi usciamo dal cerchio della violenza, ma sono un problema che va risolto. Prima di altri morti, di altri feriti. L'unico dato positivo è che tutte le forze politiche di centro e di sinistra partecipano in modo attivo all'Osservatorio antifascista».

MERCOLEDI' 19
IL CASO IN AULA
«Alex» accoltellato a Milano
«Sta meglio, è già cosciente»

PAVIA. Antonino Alesi, il sindacalista della Necchi gravemente ferito da una coltellata durante un'aggressione fascista a Milano, all'uscita da una birreria, sta lentamente migliorando.
Anche se i medici dell'ospedale San Paolo non hanno ancora sciolto la prognosi (il fendente gli aveva trapassato un polmone), questa mattina Alex (così lo chiamano tutti) aveva ripreso conoscenza: «Siamo andati a trovarlo, anche se non abbiamo potuto parlargli - racconta Daniele Cammarata, amico e sindacalista della Flmu di Pavia -: comunque, un suo amico ha potuto entrare nella stanza e ci ha detto che Alex era cosciente». Alla gioia di un amico che sta meglio si affianca, però, il dolore per l'altro giovane sindacalista milanese, Davide Cesare, che nello scontro era rimasto ucciso. Per segnalare la gravità di questo episodio e il rischio di una nuova stagione di violenze da parte degli esponenti di estrema destra e dei naziskin, l'altra sera in consiglio comunale i rappresentanti dell'Osservatorio antifascista e i ragazzi dei «Corsari» si sono presentati con un grande striscione colorato che riportava la scritta «Resistenza».
Il sindaco Andrea Albergati ha così manifestato la sua solidarietà ad Alex e alla sua famiglia, garantendo l'impegno dell'amministrazione comunale affinché anche a Pavia si vigili su possibile escalation della violenza neo-fascista. Sono in programma, per i prossimi giorni, diverse iniziative pubbliche in questo senso. (f. ma.)

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