Cortei e proteste a San Francisco ed in tutta la California del nord. ecine di migliaia in piazza, oltre mille arresti
Manifestazioni a San Francisco
La California del nord, in particolare la zona della baia di San Francisco, si conferma come una delle roccaforti dei contestatori del governo statunitense.
Dopo i fischi rivolti al discorso alla nazione di Bush dalla platea del palazzo dello sport di Oakland, prima della partita di basket tra Golden state warriors e Seattle supersonics, le mobilitazioni si sono spostate in piazza. A Berkeley, l'Ateneo da dove partì nel 1968 il movimento studentesco di conetstazione alla guerra, oltre 2000 persone hanno occupato alcune aule dell'università, si registrano più di 100 arresti nonostante il carattere assolutamente pacifico dell'occupazione.
A San Francisco numerosi cortei e sit-in hanno bloccato la città, interrotta la circolazione su numerose autostrade e sul ponte sulla baia. Oltre 100.000 hanno partecipato a più di 200 azioni sparse lungo tutto il territorio cittadino, in particolare nei pressi di scuole, università ed uffici pubblici. Scontri si sono registrati nei pressi del consolato britannico e nei pressi del mercato. La polizia, presentatasi in assetto da guerra, ha arrestato circa mille persone, fra cui numerosi minorenni.
Sempre nella zona di San Francisco, si registrano numerose mobilitazioni all'interno delle università di San Francisco State, Stanford, Sonoma State e Arcata, oltra ovviamente a Berkeley. A Oakland la polizia ha attaccato un corteo studentesco, a Santa Cruz assediato pacificamente centro di reclutamento militare.
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