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Notizie da Baghdad
by Gianni da Bagdad Tuesday, Mar. 25, 2003 at 2:46 AM mail:

diario di un italiano (residente in danimarca)e attualmente a baghdad (la prima lettera č in inglese, il resto in italiano)

[Baghdad, 21-3-2003]

Hi

We are still here, I am at Water Treatment Plant of Jaizert 17 April. We are in yhe north west of Baghdad.

Our place has been very peaceful, we saw some lights of antiaircraftl missiles but we have not been affected by the early bombings, but some of us who is staying om the south of Baghdad at Power plant station, could see the missile falliing at 250 metres of distance.

Now in Baghdad there is not much traffic and most of shops are closed, sandbags and trenches are now everywhere.

Yesterday for first time we made our food, we got potatoes, rice and vegetables and we eat well so far.

We are now 13, more people are arriverd, we are 3 Japanese, 3 Australian, 2 from UK, 1 from USA, 1 from Belgium, one from Denmark.

The mood, despite all, is very high, we are all sleeping in one room ad manage it, despite the fact that we are many and before there were only few at the site.

The first night of war people was very excited, but last night was quiet and I slept well. We onli went out ar about 10 pm to see the lights far away.

The İraqi still take it a bit easy but now they are more alert and more arned guards have been put at the entrance of our site.

Our telephone has been ringing all the time, specially journalists from Japan, Australia and Denmark, Helen (the Danish woman, has been speaking to the Tv avisen.

Today I came to Baghdad because internet is working, out meeting point is the Hotel Palestine.

We call for a stop to the aggression war before more damage is done and to avoid bombings civil sites.

STOP THE MADMEN, STOP THE WAR

Hugs to all

gianni

Tel. 00 964 1 4436039


[Baghdad, 21-3-2003]

L’altra notte nella nostra camerata e’ cominciato il movimento, ho sentito la voce di Tom: ‘it is started’, ‘E’ cominciata’ e mi sono svegliato. La guerra era cominciata, molti sono usciti e guardare i bagliori della contraerea, qualche esplosione notturna, il tutto in lontananza, come uno spettacolo silenzioso e surreale, luci rosse che si muovono nel cielo, purtroppo e’ una guerra. L’altra notte si e’ dormito ben poco mella camerta a cui abbiamo bloccato ltuttle le finestre, tranne una, con nastro adesivo, materassi e coperte.

Ieri sera verso le 10 di nuovo siamo usciti a vedere le luci, eppure il nostro sito, l’impianto di purificazione dell’acqua appare molto tranquillo, il vento sibila leggero fra le palme e gli eucalipti, al tramonto l’orizzonte si tinge di rosso rosa, e arancione, al mattino co svegliamo con gli uccellini.

Solo un paio di giovani soldati circolano nei dintorni un po’circospetti, ogni tanto scambiamo qualche parola un po’ in inglese, un po’ a gesti.

Il telefono intanto squilla quasi ininterrottamente, giornalisti, parenti ed amici che provano ad avere notizie, dal Giappone, dell’Australia, dalla Danimarca, spesso pero’ la linea non funziona...

Qui siamo 13 persone da 4 continenti, le vere Nazioni Unite, diciamo scherzando, quelle che non si arrendono all’arroganza dei potenti..

Gli Iracheni la prendono abbastanza con calma, la vita deve continuare. Fuori la sera i cani abbaiano nervosamente, anche loro avvertono ormai la presenza oscura, ma micidiale dei bombardieri americani.

Anche noi cerchiamo doi prendercela con calma, ieri per la prima volta, abbiano cucinato da soli: patate al forno e riso con verdure all’italiana... modestamente sono stato il cuoco, anche se con mezzi limitatissimi.

L’umore e’ alto, si ride spesso, i bombardamenti sono chiamati i ‘bibbidibobbidibum’... eppoi c’e’ Tom, il Californiano che legge un libro di Gandhi e spesso ci parla della corruzione della politica americana, ‘ La democrazia in USA e’ finita con l’assassinio di J. F. Kennedy’ ama ripetere a tutti. C’e’ Yukiko, una minuta giapponese che ama danzare e si illumina quando qualcuno improvvisa un nossa danzante. Da ieri pero’ si e’ ritirata sulle scale, tra le zanzare, a pregare in silenzio, mi ha spiegato che pensa ai suoi amici a Baghdad.

E’ difficile spiegare cosa si prova insieme, aspettando, aspettando, con i missili che ci volano sopra, eppure e’ prorio questo che rende la nostra presenza necessaria, forse ispireremo, i ‘Signori della Guerra e del Potere’ sono tranzienti, le idee che noi e voi rappresentiamo resteranno sempre .

Il mio tempo di internet e’ ormai terminato, spero che questa vi arrivi insieme al piu’ intenso desiderio di pace

Salutoni a tutti

gianni

Tel. 00 964 1 4436039



24 Marzo

Le ultime tre notti sono state un po’ tormentate ma siamo sempre qui, I 13 dell’impianto di purificazione dell’acqua del 7 Aprile.

L’altro ieri 2 missili sono esplosi molto vicino a noi con un rombo fortissimo che ha fatto tremare la nostra casa, non e’ certo un esperienza piacevole. Ieri alle 22, 7 o 8 missili sono esplosi nelle nostre vicinanze. Che si puo’ fare in questi casi? I missili non si sa quando arrivino ne’ dove sono diretti, sicuro e’ che non ci dimenticheremo di questi rombi terrificanti. Immaginiamoci i bambini, le donne incinte, la popolazione in generale.

E’ un’esperienza che non auguro a nessuno di fare anche se penso che tutti i cittadini americani e del mondo che pensano che bombardare sia una soluzione, dovrebbero provare a essere qui con le loro famiglie, sono certo che cambierebbero idea.

Sottoporre chiunque a tale situazione traumatica e’ solo un atto criminale ecome tale va considerato.

Chi ci rimette poi alla fine e’ la povera gente, le vittime sono abitanti di case pericolanti non riparate dagli scoppi, una bambina di 5 anni per esempio e’ rimasta paralizzata dalle schegge che la hanno colpita, ed e solo un esempio….

Nonostante tutto da noi la situazione e’ tutto, sommato tranquilla, quando ci cadevano le bombe vicino, qualcuno si azzardava fuori a vedere, una ragazza era seduta in un angolino tenendosi la testa fra le mani, altri sedevano in silenzio, nel corridoio, Tom suonava l’armonica, Yukiko si lavava i denti e Robin si faceva il the con gran flemma inglese….

Ieri ho dato un’intervista a Fulvio Grimaldi, simpatico corrispondente di Liberazione, interessato alla nostra presenza, gli altri media italiani sono completamente disinteressati. Gli Australiani e i Giapponesi invece chiamano in continuazione.

Intanto nuovi scudi umani arrivano, dal Giappone, Portogallo, Sud Africa, continuo a vedere facce nuove qui al Palestine Hotel.

Salutoni

gianni

Tel. 00 964 1 4436039

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