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Bari - Occupata proprieta’ di Carlyle Group-Bush
by durden Wednesday, Mar. 26, 2003 at 7:10 PM mail:

immobili di proprietà INAIL (via Sparano, Via F. Filzi e V. Marin) sono stati acquistati dalla società multinazionale americana Carlyle, di cui George Bush senior è legale rappresentante, con un ribasso del 32,5% rispetto al valore di mercato.

Il governo Berlusconi ha avviato nel 2001 il più imponente programma di speculazione immobiliare che la storia italiana ricordi: la cartolarizzazione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali.

La finanza creativa del ministro Tremonti ha consentito la “s”vendita d’innumerevoli immobili di proprietà degli enti pubblici, a prezzi stracciati, in favore dei grandi gruppi economico-finanziari nazionali ed internazionali.
Così, con un’operazione che non sempre ha garantito il diritto d’opzione in favore di chi già affittava gli immobili e che ha visto le proteste dei sindacati degli inquilini e degli stessi enti previdenziali che vedevano ridursi le riserve tecniche a garanzia delle prestazioni fornite (la gestione degli stessi rappresentava, infatti, parte importante del capitale di copertura per la corresponsione di pensioni, sussidi, indennità per infortuni sul lavoro, rendite per malattie professionali, ecc...) il governo Berlusconi ha privatizzato, attraverso il meccanismo delle aste pubbliche con ribassi sempre più crescenti, gran parte del patrimonio immobiliare pubblico (costituitosi negli anni grazie ai contributi dei lavoratori) predeterminando futuri e prossimi profitti per le lobby finanziarie dell’impero globalizzato.

Anche Bari è rientrata in questo programma e proprio nelle settimane in cui si decidevano le sorti della guerra in Iraq e della posizione italiana in merito, 3 immobili di proprietà INAIL (via Sparano, Via F. Filzi e V. Marin) sono stati acquistati dalla società multinazionale americana Carlyle, di cui George Bush senior è legale rappresentante, con un ribasso del 32,5% rispetto al valore di mercato.
Complessivamente nelle ultime settimane in tutta Italia Carlyle ha acquistato proprietà per 290.000 metri quadri con una transazione complessiva di 230 milioni di Euro, portando soccorso al ministero per l’Economia, che ha visto garantite attraverso questa operazione le coperture di bilancio dopo le numerose aste andate deserte. La riconoscenza americana per il sostegno del nostro governo alla guerra preventiva e gli interessi della famiglia Bush passano anche per Bari, dove, in città come in provincia, è forte il disagio abitativo che caratterizza studenti, precari, disoccupati e migranti e dove appare immorale e vergognoso che a fronte di una forte domanda di alloggi popolari si consenta questa speculazione attraverso l’acquisto ultrascontato di 3 interi palazzi per il successivo affitto o la vendita a prezzi di mercato. É questo il legame vergognoso ed immorale che lega la privatizzazione degli immobili pubblici alla guerra globale permanente imperiale; sono questi gli aspetti più indicativi della completa connessione tra le politiche economiche neoliberiste e gli eventi bellici; è questa l’ennesima dimostrazione dell’assenza di democrazia di tutti i governi che sostengono l’intervento militare a dispetto della volontà della stragrande maggioranza delle popolazioni occidentali.
Per questo oggi, abbiamo occupato il palazzo di via Filzi, attualmente sede dell’Ispettorato del lavoro, per smascherare chi come il nostro governo fa affari con queste società economiche che, seppur nell’ombra, hanno un ruolo di partnership economica/politica nella “enduring freedom” statunitense, e per denunciare l’ingiustizia del progetto di cartolarizzazione di Tremonti (della vendita a privati cioè) del patrimonio immobiliare pubblico.

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