9 mesi fa Dario Santillan e Maximiliano Kostekii, due militanti dell’organizzazione piquetera MTD Anibal Veron furono assassinati durante un “corte de ruta” (blocco di strada) al Puente Pueyrredon, a Buenos Aires.

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Da allora ogni 26 del mese ci sono mobilitazioni nello stesso ponte dove i due compagni furono uccisi.
Oggi oltre al consueto picchetto al ponte, c’è stato un omaggio nella fabbrica di mattoni dell’MTD Anibal Veron di Lanus dove lavorava Dario. Un teatro povero nei mezzi ma ricchissimo di emozioni ha inaugurato la giornata, poi cori e commoventi parole hanno ricordato i caduti. Da qui una marcia di oltre un’ora ci ha portati alla stazione ferroviaria di Lanus, e da lì abbiamo raggiunto le altre colonne piqueteras alla stazione di Banfield (altro enorme quartiere di Buenos Aires), che arrivavano dal ponte Puyerredon.
Migliaia di piqueteros, donne, uomini, vecchi e bambini.
E siamo partiti marciando verso la casa del responsabile della morte di Dario Santillan e Maxi Kosteki: il presidente Eduardo Duhalde. L’MTD Anibal Veron esige che sia formalmente incriminato per l’assassinio dei due compagni.
Duhalde, che o è stupido o prende per il culo, stamattina ha avuto il coraggio di dire che “non ha nulla da recriminare contro questa mobilitazione, che in democrazia tutto si può, e che le rivendicazioni gli sembrano più che giuste”!
Arrivati nei pressi della casa del presidente, ci siamo trovati davanti ad una rete di protezione e decine di sbirri pronti allo scontro, alcuni di loro filmavano con una videocamera i/le compagn*. Eravamo a 300 metri dalla casa del presidente. Cori a squarciagola per ore e un commovente discorso incentrato sulla dignità della lotta piquetera pronunciato dalla madre di Kosteki hanno fatto abbassare lo sguardo della sbirraglia.
Commovente anche l’incontro con il fratello e il padre di Dario, che dalla tragica morte del loro caro hanno moltiplicato gli sforzi per costruire, insieme a tutti i/le loro/nostr* compagn* le lotte del movimento.
In serata l’MTD Anibal Veron in un comunicato stampa ha assicurato che se le rivendicazioni sociali per le quali già lottavano Dario e Maxi, verranno ancora disattese, durante le elezioni presidenziali ormai prossime (27 aprile), ci saranno “cortes de ruta” a ripetizione.
Un’altra giornata in cui forte si è fatta sentire la dignità della lotta dei piqueteros dell’Anibal Veron.

Altre info e foto della giornata in http://www.argentina.indymedia.org