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Occupato uno stabile a San Giuliano
by Teknocasa Saturday, Mar. 29, 2003 at 9:25 AM mail:

Oggi sabato 29/3, un gruppo di lavoratori precari ha occupato uno stabile abbandonato in via Rossini 15 a San Giuliano Milanese, per costruirvi appartamenti autogestiti, in ostello, alcune case da destinare alle emergenze abitative. Nella strada adiacente si va formando un presidio di solidarietà.


COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO TEKNOCASA

Oggi sabato 29/3, un gruppo di lavoratori precari ha occupato uno stabile abbandonato in via Rossini 15 a San Giuliano Milanese, per costruirvi appartamenti autogestiti, in ostello, alcune case da destinare alle emergenze abitative. Nella strada adiacente si va formando un presidio di solidarietà.
I costi degli affitti sono in continuo aumento, si moltiplicano gli sfratti esecutivi, per un lavoratore precario è impossibile accendere un mutuo (che comunque pochissimi si possono permettere).Nell’edilizia pubblica non si costruisce più e le interminabili liste di assegnazione delle case popolari sono costruite con criteri ormai superati, che non tengono conto del nuovo mercato del lavoro. Il problema della casa è urgente e drammatico: un diritto elementare viene di fatto negato a molti.
Per questi motivi abbiamo deciso di riappropiarci direttamente di una risorsa abbandonata , in un area che sta subendo fortissime speculazioni, legate al cambio di destinazione d’uso (da area industriale ad area residenziale): si costruisce pensando al profitto di pochi, non all’interesse della comunità.
Noi vogliamo che questo spazio diventi invece una risorsa pubblica, per tentare di affrontare, almeno in parte la complessità del problema: per questo presenteremo un progetto per la trasformazione di questa area che prevede tre livelli differenti, tre spazi diversi, accomunati però dall’essere risorse per il territorio.
Nello specifico il progetto prevede:
Il PRIMO PIANO dedicato all’emergenza sfratti che attualmente l’amministrazione gestisce affidandosi al mercato: questo spazio vuole essere un servizio integrato, una risorsa restituita alla città per dare una prima risposta a quelle situazioni che richiedono un intervento rapido se non immediato.

Il SECONDO PIANO che diventerà un ostello autogestito: una soluzione accessibile a tutti quegli studenti, lavoratori, turisti, artisti… che attraversano, per periodi più o meno brevi l’area metropolitana milanese.
Uno strumento teso a favorire la mobilità e gli scambi interculturali in un territorio, come quello milanese, che si proclama nodo nevralgico dell’Europa.

Al TERZO PIANO ci saranno gli appartamenti autogestiti del Comitato Teknocasa.
Riconoscere il precariato diffuso come nuova categoria sociale è una necessità non più procastinabile. Questo soggetto emergente produce ricchezza ed è portatore di nuove istanze e bisogni, che non possono trovare soddisfazione nei criteri e nelle categorie ereditate da un sistema produttivo ormai superato.
Per questo proponiamo una nuova progettualità tesa ad allargare ed innovare la sfera dei diritti.

Il progetto Teknocasa ha come suo interlocutore il territorio e i suoi cittadini e si propone di diventare uno spazio per condividere e affrontare le questioni legate all’abitare: nasce come percorso collettivo su un bisogno comune e vuole promuovere nel territorio comunicazione e relazioni per non affrontare in solitudine il problema della casa così come altre problematiche legate al reddito, all’accesso alle risorse negato, alla qualità della vita nel territorio.
Chiederemo all’amministrazione comunale:

1. L’apertura di una trattativa fra Amministrazione, proprietà e Comitato Teknocasa, per l’acquisto, ad un prezzo sociale, dell’area di Via Rossini 15, da parte dell’Amministrazione, come uno dei possibili percorsi per una riconversione pubblica e un utilizzo sociale di una parte delle aree dismesse presenti in via Cavour.

2. La stipula di una convenzione fra Amministrazione e Comitato Teknocasa per la realizzazione e la gestione, da parte del comitato, del progetto:

3. L’inizio dei lavori di ristrutturazione, atti a rendere la struttura utilizzabile a scopo abitativo, secondo la pratica dell’autorecupero.
Seguiranno aggiornamenti

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