Trapani 29/03/2003

Questo pomeriggio alcuni compagni del Coordinamento per la Pace di Trapani sono entrati all'interno del Centro di Permanenza Temporanea "Serraino Vulpitta" di Trapani per accertarsi delle condizioni in cui versano gli immigrati dopo la rivolta di ieri.

[vedi: http://www.italy.indymedia.org/news/2003/03/235330.php]

Dodici immigrati erano riusciti a scappare.
Dieci sono stati catturati dalla Polizia ma due di loro sono riusciti a far perdere le loro tracce.
Le dieci persone sono state successivamente trasferite nel CPT di Caltanissetta.
L'intervento repressivo da parte di Polizia e Carabinieri non ha risparmiato nessuno, e ancora oggi alcuni reclusi risentono dello shock fisico ed emotivo della giornata di ieri.
Un ispettore di Polizia ha candidamente negato che ci sia stato un tentato suicidio da parte di un immigrato.
Noi che eravamo giù in strada e abbiamo visto la scena possiamo confermare tutto.

Ancora una volta il CPT "Vulpitta" si riconferma luogo di quotidiana repressione nei confronti degli immigrati.
La disperazione di chi viene incarcerato per la sola colpa di non avere i documenti in regola può portare ad atti inconsulti che possono tramutarsi in tragedia.
A tutto questo lo Stato italiano sa solo rispondere con le sbarre e i manganelli.

La nostra lotta per chiudere il "Vulpitta" e tutti i CPT in Sicilia può e deve continuare.

TAZ laboratorio di comunicazione libertaria