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http://italy.indymedia.org/news/2003/04/246756.php Invia anche i commenti.

COLLETIVO NO BACKGROUND AGAINST WAR
by ascaso del collettivo no background Friday, Apr. 04, 2003 at 7:17 PM mail: nobackground@inventati.org

Sabato 5 aprile distribuiremo questo documento a partire dalle 17 a Chiavari in "Caruggio Dritto".

PERCHE’ SIAMO CONTRO LA GUERRA IN IRAQ
Perché è stata ingaggiata per interessi privati da un gruppo economico-politico che, in concorrenza con altri, ha l’intenzione di appropriarsi del petrolio iracheno. Questa è la guerra dei texani contro il dittatore di una satrapia orientale, prima foraggiato e poi abbandonato.

Perché è una guerra esemplare della politica di dominio del più forte, sia dal punto di vista militare che economico.

Perché è stata prevista come “guerra preventiva”: l’aggredito avrebbe dovuto dimostrare di non essere nelle condizioni di provocare il conflitto. E’ un mostro giuridico che peggiora (e sembrava impossibile) la nozione di “guerra per scopi umanitari”, su cui si sono esercitati le classi dirigenti dell’Ulivo e dei DS all’epoca del Kossovo.

Ma non è stato necessario immaginare una qualche forma di legalità per un conflitto che è l’espressione del controllo dei dominatori dei mercati economici sui “consumatori” di tutto il pianeta. Chiunque si oppone è assimilabile ai terroristi, minaccia l’ordine mondiale e con ciò giustifica la difesa, anche militare, degli interessi di chi garantisce il mantenimento di questo “ordine” economico e politico




I COMPLICI ITALIANI
Forza Italia, AN, la Lega e i centristi cattolici hanno “calzato come un guanto” la guerra all’Iraq, e hanno fatto loro tutti i contenuti propagandistici che hanno accompagnato la campagna mediatica sulla sua necessità: è una guerra “a difesa dell’Occidente”, contro il nuovo impero del male, contro il terrorismo, per esportare la democrazia.

Che sia una guerra razzista, infatti, lo dice a chiare lettere Umberto Bossi, a proposito dei probabili profughi provocati dal conflitto: “…noi di profughi qui non ne vogliamo. Che se ne stiano a casa loro”. (20 marzo ’03)




PERCHE’ SIAMO CONTRO LE GUERRE

Perché sono la forma politica del neocapitalismo, che non sopporta confini, né leggi, che non conosce principi umanitari o di solidarietà che lo possano “correggere”; l’aggressione per la sopravvivenza è la sua necessità.

Se l’aggressione militare ne è la forma più evidentemente brutale, all’interno del “mondo dei diritti” valgono i metodi del controllo e dell’esclusione: chi non si adegua rapidamente alle regole, variabili e nello stesso tempo inflessibili, è marginale e, perciò, pericoloso.

La guerra insomma è praticata non solo contro chi sta fuori dei confini ma è anche guerra interna: aggredisce, mercificandole, tutte le forme di vita.




Collettivo no background
Non un passo indietro!

Chiavari, 5 aprile 2003

http://www.inventati.org/nobackground

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