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Roma, in coda al corteo scoppiano incidenti
by info Saturday, Apr. 12, 2003 at 7:15 PM mail:

I Disobbedienti danno fuoco agli sportelli Bancomat. "Sono azioni-sanzione dal basso contro le banche armate".

ROMA - Stavolta, come era invece accaduto a Firenze o nelle più recenti manifestazioni pacifiste, non sta andando tutto liscio. Per ora, sono azioni circostritte messe in atto dai Disobbedienti, che riguardano dunque solo una piccola minoranza dei partecipanti (centinaia di migliaia, secondo gli organizzatori), al corteo per la pace. Fatto sta che la tensione, mentre i manifestanti giungevano a Via Veneto, nei pressi dell'ambasciata americana, è salita.

Proprio nei pressi della storica strada romana, infatti, un gruppo di manifestanti, che marciava tra i Disobbedienti, si è staccato e ha superato il cordone di protezione delle forze di polizia. Alcuni di questi hanno lanciato bottiglie all'indirizzo degli agenti. Poi un altro gruppo a volto coperto ha lanciato vernice rossa e fumogeni contro la filiale della Banca Commerciale Italiana, in Largo Santa Susanna. E quindi ha dato fuoco allo sportello bancomat della filiale. Analoga sorte, poco dopo, hanno subito i bancomat della Banca popolare di Brescia in via Barberini, della Banca di Roma nell'omonima piazza e il Blockbuster lì vicino. Nelle stesse strade alcuni uffici della presidenza del Consiglio sono stati imbrattati con la vernice rossa, e alcune vetrine sono state spaccate. Più avanti in via Nazionale, altri sportelli bancomat vengono dati alle fiamme. Davanti all'ennesima filiale della Banca di Roma viene incendiato anche uno striscione, da cui si sprigionano fiamme altissime.

"Abbiamo cercato di fermarli - ha spiegato l'europarlamentare del Prc Luisa Morgantini - e loro sono fuggiti verso via della Purificazione". Sembra infatti che i manifestanti pacifici li abbiano inseguiti gridando loro "fascisti" e abbinao ricevuto in risposta una molotov, che per fortuna non è esplosa.

Gli incendi ai bancomat e i danneggiamenti alle vetrine sono opera dei Disobbedienti. Lo dice chiaramente uno dei loro leader, Francesco Caruso: "Le nostre sono azioni-sanzione che arrivano dal basso contro le banche armate delle multinazionali che foraggiano e fomentano la guerra e i crimini contro l'umanità". Ma intanto, dalla coda del corteo, giungono notizie inquietanti, come l'aggressione subita dal consigliere regionale del Pdci, Alessio D'Amato, rimasto ferito nel tentativo di fermare i facinorosi. Il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, ha duramente condannato gli episodi di violenza: "Si tratta di delinquenti comuni, che nulla hanno a che fare con la politica e con la pace".

Per il momento non ci sono state cariche: la polizia si sta limitando a contenere e, ovviamente, a proteggere quello che è l'obiettivo più sensibile lungo il percorso del corteo, la sede diplomatica statunitense. Ma il rischio di nuovi incidenti è alto, perché gruppetti di manifestanti, come detto, hanno lasciato il corteo che continua a procedere pacifico verso la sua meta finale.

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