sanzione dal basso alla banca s.paolo di avellino. nel giorno successivo al voto parlamentare per l'invio di un contingente militare in iraq, gridiamo ancora più forte il nostro "no" alla guerra.

COMUNICATO STAMPA:

avellino - sanzioni dal basso alla banca s.paolo e invito ai cittadini a boicottarla.
azione di disobbedienza contro chi sostiene questo sistema di guerra infinita!


dopo le decisioni della maggioranza del nostro parlamento, col tacito assenso dell’ulivo, circa l’invio di un contingente italiano di carabinieri in iraq in missione di pace, come ad assicurare alle imprese di questo paese almeno una partecipazione alle lucrose vicende legate alla ricostruzione e alla spartizione degli investimenti nel territorio iracheno, anche l’italia , il paese ‘non belligerante’ di qualche tempo fa, entra ufficialmente nello scenario della guerra infinita e indefinita.
dunque, diversamente da quanto si affannano a ripetere i pre-potenti del mondo e gran parte dei media, la guerra, purtroppo, non è per niente finita. questa guerra contro il popolo iracheno, contro i diritti, contro l'umanità, contro i ribelli, continua.

in questo scenario di guerra globale permanente, di fronte alle gravi e recenti scelte del parlamento italiano, stamattina abbiamo scelto di dire un forte "no", abbiamo scelto di gridare il nostro "no" con la irriducibile forza creativa dei nostri corpi e delle nostre intelligenze. stamattina abbiamo deciso di essere davanti all’ingresso della banca s paolo di avellino, perché questa ed altre banche finanziano direttamente i paesi nella corsa agli armamenti: nel ’98 l’unicredito ha finanziato la fornitura di 66 autocarri in pakistan, nel ’93 il ghana ha versato oltre 2 miliardi di dollari tramite la banca s paolo per l’acquisto di 5 aerei da guerra.
ancora oggi buona parte delle esportazioni di armi italiane risulta essere diretta in medio oriente e in africa. alla luce di questi dati si comprende facilmente quanto sia stretto il rapporto fra la pace nel mondo e i nostri conti in banca.

stamattina abbiamo provato a bloccare, temporaneamente, uno degli ingranaggi principali della macchina bellica imperiale, quello che tiene in stretto contatto l’economia e la guerra.
riteniamo illegittima ogni azione finalizzata ad alimentare gli armamenti e la guerra in genere. è per questo che oggi abbiamo sanzionato dal basso la banca s.paolo, è per questo che invitiamo i/le cittadini/e a boicottare le imprese che si arricchiscono attraverso la guerra.

pensiamo che la pratica della disobbedienza sia un dovere e una necessità per difendere la pace e i diritti di tutti gli uomini e di tutte le donne. a volte, disobbedire costruisce la democrazia!


c.s.a malepasso e giovani comunisti/e.