Mobilitazione per la Paleestina
GIORNATA DI SOLIDARIETA' CON GLI ATTIVISTI INTERNAZIONALI IN PALESTINA. MARTEDI’ 22 APRILE 16,30 P.zza Verdi - Palermo Israele ha colpito ancora a morte un ragazzo di 21 anni dell'International Solidarity Movement, colpendolo con un proiettile alla testa. E' il secondo pacifista ucciso nella Striscia di Gaza dopo Rachel Corrie, uccisa da un bulldozer israeliano mentre cercava di opporsi alla demolizione di una casa palestinese. Qualche giorno prima, a Jenin, un'altro pacifista è stato ferito gravemente al volto. L’esercito israeliano, coperto dal silenzio internazionale e, anzi, incoraggiato dagli stessi metodi usati dall’esercito americano in Iraq, continua ad uccidere: dall’inizio della seconda intifada sono quasi tremila i morti palestinesi, tra cui moltissimi civili, bambini, adolescenti, donne, anziani, militanti uccisi con esecuzioni extragiudiziali. Centinaia di attivisti internazionali hanno portato in questi mesi la loro solidarietà, cercando di proteggere la popolazione civile palestinese dalla violenza dell’esercito. Moltissimi sono stati respinti alla frontiera israeliana, in molti luoghi, come a Rafah, sono invece riusciti a costruire importanti iniziative di protezione della popolazione, quella che viene negata dai governi e dalle istituzioni internazionali. E’ chiaro che il governo israeliano vuole eliminare questi percorsi di solidarietà, eliminando fisicamente chi li pratica, tentando di spaventare, di cacciare nel modo più cruento i testimoni scomodi delle sue politiche di massacro. Raccogliamo l’appello degli attivisti internazionali che martedi'22 marceranno verso le torrette e i tank israeliani, gli stessi da cui è partito il proiettile che ha ucciso Tom. Porteranno uno striscione con il simbolo “Target” e la scritta “Popolazione palestinese e pacifisti internazionali bersaglio dell’esercito israeliano”. Ci chiedono di non lasciarli soli/e. Questo che segue è il messaggio giunto da uno degli attivisti, Nicola. "L' International Solidarity Movement (ISM) e' arrivato a Rafah a meta' dicembre del 2002 con l'intento di proteggere la popolazione palestinese dagli spari dei carriarmati e delle torri di cecchini israeliani posizionate lungo il confine con l' Egitto; la dove l'esercito sta costruendo il muro per soffocare ancora di più il popolo e l'economia Palestinese in particolare qui nella striscia di Gaza .Dormire nelle case dove le famiglie sono bersaglio del fuoco mortale e crudele dell' esercito israeliano,cercare di bloccare la demolizione delle case con azioni coordinate nonviolente e proteggere il lavoro di elettricisti ed operai dell' acqua nelle zone a rischio, mettere tende tra le case e i tanks per interporsi e proteggere la vita quotidiana delle persone nelle strade e nei quartieri...questo e' cio'che si e' fatto fino ad ora. Proprio per continuare a stare a fianco di questo popolo oppresso e martirizzato si era deciso si mettere una tenda nel quartiere di Hybna. In questo quartiere il fuoco da parte del tank colpisce e case e le persone che camminano lungo la strada. La sera soltanto attraversarla e'pericolosissimo. Tre giorni prima tre ragazzini che giocavano a calcio erano stati feriti dai proiettili israeliani e il giorno prima un giovane e' stato ferito mentre camminava e il fratello colpito alla gola da un cecchino nella cucina di casa. L'11 Aprile 10 pacifisti dell' ISM con un guppo di palestinesi ci avviamo nel quartiere di Hybna con lo scopo di montare la tenda vicino alla moschea all'inizio della strada in modo da proteggere la popolazione dagli spari assassini e cercare di assicurare un po' di tranquillita' a chi si reca alla moschea e vive nel quartiere. Due di noi avrebbero dormito in tenda con due palestinesi. Quando arriviamo nella zona c' e' un intenso fuoco da parte del tank.vista la situazione si decide di ritornare indietro e mettere la tenda il giorno dopo. La torre dei cecchini inizia pero' a sparare e dei bambini sono in pericolo cosi' che Thomas si dirige verso uno di loro e lo mette al riparo poi si ferma pr proteggere due ragazzine e in questo momento viene colpito da un preciso colpo di un cecchino alla testa. Molto fa pensare all'intenzionalita' di questo assassinio. Primo:era inusuale che il tank sparasse a quell'ora e sicuramente volevano spaventarci;ci sono tante spie in Rafah per cui l'esercito israeliano sapeva che volevamo mettere la tenda. Secondo:Thomas era perfettamente riconoscibile perche' portava una giacca arancione usata solo da noi Dopo questo schifoso crimine abbiamo deciso di rimanere a Rafah(purtroppo solo in 6)e dormire con le famiglie a rischio e condividere il dramma quotidiano delle persone LANCIAMO ORA UN APPELLO A TUTTI affinche' contemporaneamente alla nostra manifestazione(MARTEDI’ 22 ) organizzino presidi e manifestazioni di protesta ai consolati e alle ambasciate isaeliane , azioni dirette e di boicottaggio. Noi faremo una manifestazione di protesta e marceremo insieme ai Palestinesi lungo la strada di Hybna fino ad ESPORRE I NOSTRI CORPI ALLE DUE TORRI DEI CECCHINI E AL TANK. Porteremo con noi uno striscione con il simbolo del TARGET= Bersaglio e con la scritta POPOLAZIONE PALESTINESE E PACIFISTI INTERNAZIONALI BERSAGLIO DELL’ ESERCITO ISRAELIANO. Ognuno di noi avra' inoltre un cartello con lo stesso simbolo e la stessa scritta. Vi chiediamo DISPERATAMANTE di fare LA STESSA COSA IN ITALIA in tutte le ambasciate e consolati e ovunque sia possibile......Senza di voi la nostra presenza e lotta e il sacrificio di Rachel e Thomas non serviranno a nulla GRAZIE" Martedi 22 aprile Mobilitazioni e manifestazioni in diverse cità d'Italia A Palermo alle 16,30 a piazza Verdi (Teatro Massimo)
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