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milano: omicidio Dax, libertà respinta - continua l'inchiesta sul San Paolo
by info Tuesday, Apr. 22, 2003 at 3:56 PM mail:

Il difensore: l’uomo è malato di cuore e soffre di diabete, presenteremo una nuova istanza. Il gip nega la scarcerazione al padre arrestato con i figli: potrebbe inquinare le prove.

Ha trascorso la Pasqua in carcere Giorgio M., 53 anni, arrestato insieme con i suoi due figli per la morte di «Dax», il giovane di sinistra ucciso a coltellate la notte del 16 marzo durante una lite al Ticinese. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano Maurizio Grigo, infatti, nei giorni scorsi ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal legale dell’uomo. Secondo il giudice, se fosse scarcerato, Giorgio M. potrebbe tentare di inquinare le prove raccolte nelle indagini. Alla base della richiesta avanzata dal difensore di Giorgio M., l’avvocato Daniela Dawan, c’era principalmente la perizia di un medico di parte secondo la quale le condizioni fisiche dell’uomo sarebbero incompatibili con la reclusione. Giorgio M., infatti, ha subito sette by-pass coronarici e soffre di diabete.
I periti incaricati dal giudice Grigo, invece, ritengono che il quadro sanitario dell’uomo possa permettere a Giorgio M. di restare in carcere, seppure assistito nel centro clinico di San Vittore.
Nello stesso istituto di reclusione si trova Federico, 27 anni, mentre il fratello, M., 17 anni, anche lui arrestato, è rinchiuso nel carcere per minorenni Beccaria.
In questi giorni, Lella, moglie di Giorgio e madre dei due ragazzi, ha fatto la spola tra i due istituti di reclusione. «È tristissima -dice l’avvocato Dawan -perché ha trascorso la Pasqua separata ancora dalla famiglia».
È pronta a presentare un’altra istanza di scarcerazione l’avvocato Dawan, nonostante il tribunale per il riesame abbia confermato l’ordinanza di custodia cautelare e il giudice Grigo non abbia accolto la richiesta di rimessione in libertà, sulla quale c’era il parere negativo del pm Nicola Di Plotti.
Intanto prosegue l’inchiesta della procura della Repubblica di Milano sugli scontri che si verificarono all’ospedale San Paolo subito dopo la morte di Davide «Dax» Cesare, il giovane di 26 anni attivista del centro sociale «Orso» ucciso quella lite. L’indagine non ha indagati: riguarda, da un lato, i giovani autonomi che avrebbero aggredito poliziotti e carabinieri, dall’altro, agenti che avrebbero picchiato i ragazzi.

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