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Le vere ragioni spagnole
by Marco Tomassetti Wednesday, May. 14, 2003 at 12:07 AM mail:

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Dietro al rifiuto spagnolo di riconoscere la sovranità basca non c'è nessuna motivazione politica o ideologica, ma semplicemente una motivazione economica. I Paesi Baschi insieme alla Catalunya sono la regione più ricca di Spagna, il sottosuolo basco porta alla Spagna la stragrande maggioranza delle sue risorse minerarie, Bilbao è il principale porto mercantile del Paese e la perdita di una regione così ricca e prospera sarebbe inaccettabile per lo Stato spagnolo. Altrimenti credete forse voi che la Spagna non sarebbe stata ben lieta di concedere l'indipendenza ad Euskal Herria già da tempo, pur di evitare la carneficina che si sta portando avanti da più di trent'anni? A fianco dei motivi economici, vi è poi un'altra fondamentale ragione che bisogna ben tenere presente quando si discute della ritrosia spagnola: se lo Stato spagnolo concedesse la sovranità nazionale all'Euskadi, in tutta la penisola iberica si scatenerebbe un fermento di moti indipendentisti che condurrebbe il Paese alla rovina: infatti oltre alla questione basca, che è quella che ha maggiore risonanza a livello internazionale, in Spagna spingono per una maggiore autonomia, se non addirittura per l'indipendenza, altre forti comunità linguistiche, a cominciare da quella catalana. Forse non tutti lo sapranno, ma fino a pochi anni orsono anche i catalani perseguivano la via dell'indipendenza mediante la lotta armata clandestina, che faceva capo al gruppo Terra Lliure. Anch'essi muovevano da basi ideologiche di stampo marxista, ma bisogna dire che per quanto riguarda la questione catalana c'è stata anche una certa difformità di opinioni dovuta al fatto che non tutti si riconoscevano nell'unità di tutte le regioni catalane (Paesi catalani), ma alcuni si battevano in nome della Catalunya, altri per il Paese valenciano, altri per le Baleari e via dicendo... Oltre tutto, è bene notare che la Catalunya, principale regione dei Paesi catalani, ha conseguito molti dei diritti che pretendeva grazie alla lungimiranza politica e all'abilità di Jordi Pujol, guida carismatica e amatissima della Generalitat catalana. Altro contesto che si potrebbe rivelare esplosivo in caso di concessione dell'indipendenza ad Euskal Herria è quello galiziano: anche la Galizia infatti vanta una lingua propria (il gallego, molto affine al portoghese) e sebbene il movimento autonomista locale abbia preso una certa consistenza solo da pochi anni, tuttavia può contare su una forte rappresentanza politica, che si riconosce sotto le insegne del Bloque Nacionalista Gallego; infine ci sono altre piccole entità di portata inferiore (come andalusi, canarii, asturiani, ecc.) che ad oggi non costituiscono (o non sembrano costituire) un pericolo serio, ma che potrebbero far sentire la loro voce nel caso la Spagna mostrasse una certa accondiscendenza verso i Baschi.

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