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G8: TERRORISMO, IMPRONTE DIGITALI O IRIDE SU PASSAPORTO/ANSA MINISTRI A PARIGI, PROVVEDIMENTI ECCEZIONALI PER LA SICUREZZA (di Tullio Giannotti) (ANSA) - PARIGI, 5 MAG - Con l'impronta digitale oppure quella altrettanto inconfondibile dell' iride, i passaporti saranno al piu' presto a prova di ogni falsificazione: questa la novita' piu' importante emersa a Parigi dalla riunione dei ministri degli Interni e Giustizia del G8. Gli Stati Uniti imporranno i dati biometrici fin dall' ottobre 2004 per entrare nel paese. Il terrorismo e' tutt'altro che vinto, la lotta sara' dura e si protrarra' nel tempo: su questo concetto i ministri dei paesi piu' industrializzati piu' la Russia sono completamente d'accordo. Da ognuno, poi, sono venute proposte ed iniziative sugli strumenti per combattere il fenomeno su scala mondiale. Gli Stati Uniti, presenti a Parigi con il ministro della Giustizia John Ashcroft dopo la crisi diplomatica con la Francia, hanno gia' deciso che dall'ottobre 2004 per entrare nel loro paese saranno necessari dati biometrici sul passaporto. Resta da capire come gli altri membri del G8 - che si sono fissati la data di cinque anni per introdurre i dati biometrici sui documenti - si adatteranno alla scadenza statunitense, gia' definita ''non realistica'' dai rappresentanti russi. Antonio Vitorino, il commissario europeo presente al G8, ha annunciato che la Commissione sta preparando proposte per un'armonizzazione delle tecniche. Nella riunione di Parigi e' emerso che i tedeschi propendono per la tecnica dell'iride, giudicandola piu' efficace, mentre i francesi - come ha affermato il ministro degli Interni Nicolas Sarkozy - sono ''tradizionalmente legati alle impronte digitali''. Per studiare a fondo quali siano i dati biometrici piu' affidabili e quale il metodo giusto per armonizzare le varie legislature, e' stato costituito un gruppo di esperti co-presieduto da Francia e Stati Uniti (attuale e futura presidenza del G8). Entro la fine dell'anno saranno disponibili i primi risultati. Di rilievo il contributo italiano - dei ministri Roberto Castelli (Giustizia) e Giuseppe Pisanu (Interni) - alla discussione, citato nella conferenza stampa finale anche dai ''padroni di casa'' francesi: ''elementi significativi - ha spiegato Castelli ai giornalisti di tutto il mondo - ci fanno pensare ad un'alleanza fra il terrorismo marxista-leninista classico e quello islamico. I terroristi di sinistra ritengono che il proletariato europeo si possa oggi unire con quello islamico. E' un'ipotesi pericolosa, perche' puo' fornire nuova linfa vitale al terrorismo, mai sopito nel nostro paese''. La preoccupazione per il terrorismo si e' tradotta in una serie di proposte concrete fra le quali spicca quella del ministro tedesco degli Interni, Otto Schily, di far viaggiare guardie armate su tutti gli aerei e di creare un corpo di agenti stabile per la lotta contro le frodi e le falsificazioni dei documenti operativo in tutti gli aeroporti dei paesi del G8. Questi agenti potranno, fra l'altro, compiere controlli a sorpresa. Oltre ai dati biometrici sui documenti, nella giornata dedicata alla sicurezza e alla cooperazione nel campo della giustizia si e' deciso soprattutto di intensificare gli scambi di informazione in settori delicati come la delinquenza finanziaria, gli spostamenti di capitale e la criminalita' organizzata. A tale scopo sono stati approvati 29 principi direttori, mentre un accordo globale e' stato trovato sullo scambio dei dati sul DNA delle persone sospette, ''per inchiodare i colpevoli ma anche per scagionare gli innocenti'', come ha sottolineato Dominique Perben, il ministro della Giustizia francese. Un capitolo a parte e' stato dedicato alla lotta contro la pornografia infantile: ''per questo reato - hanno detto i responsabili del G8 nella conferenza finale - non ci deve essere piu' spazio in nessun posto del mondo''. (ANSA).
G8: EVIAN, PARLAMENTO GINEVRA AUTORIZZA MANIFESTAZIONI (ANSA-AFP) - GINEVRA, 10 MAG - Il Parlamento di Ginevra ha deciso di non vietare le manifestazioni previste a margine del vertice del G8 a Evian (Francia), nonostante il rifiuto del governo federale svizzero di concedere i rinforzi - 1.500 agenti di polizia supplementari - chiesti dalle autorita' ginevrine. Il Parlamento di Ginevra, riunito in assemblea straordinaria, ha respinto oggi - con 44 voti contro 32, e un'astensione - il divieto di manifestare durante il G8, chiesto dal Partito liberale (destra) e appoggiato dal Partito radicale (destra) e dall'Unione democratica di centro (destra populista). Ieri, il Cantone di Ginevra aveva deplorato la decisione del governo svizzero di concedergli solo 720 poliziotti supplementari (invece dei 1.500 richiesti), per garantire la sicurezza a margine del 'summit' G8 a Evian. Circa 100mila manifestanti sono attesi il primo giugno prossimo a Ginevra. Quasi 3.800 poliziotti vigileranno sulle manifestazioni ''svizzere'' del G8, cui si aggiungeranno oltre 5.500 militari, che tuttavia non si occuperanno del servizio d'ordine propriamente detto. A Losanna, il quartiere di Ouchy - inserito nella cosiddetta 'zona rossa', dove si trovano gli alberghi in cui alloggeranno i leader dei Paesi partecipanti al vertice - sara' chiuso al pubblico dal 29 maggio al 3 giugno. I 500 abitanti e commercianti interessati saranno dotati di uno speciale distintivo per entrare e uscire dal quartiere. A Ginevra la Rue du Rhone, la strada piu' lussuosa della citta', sara' praticamente deserta durante il vertice, che si svolgera' dal primo al 3 giugno. La maggior parte dei suoi eleganti negozi resteranno chiusi, per una settimana circa, a partire dal 28 maggio. Evian si trova sulla riva meridionale (francese) del Lago Lemano; Ginevra e Losanna su quella nord (svizzera). (ANSA-AFP).
UE: G8 EVIAN, APPELLO EURODEPUTATI CONTRO CHIUSURA FRONTIERE PSE, VERDI E GUE CHIEDONO A FRANCIA DI NON SOSPENDERE SCHENGEN (ANSA) - BRUXELLES, 15 MAG - Alcuni eurodeputati dei gruppi dei verdi europei, dei socialisti (Pse) e della sinistra unitaria (Gue), hanno chiesto oggi alla Francia di non sospendere il trattato europeo di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini in vista dell'incontro dei paesi maggiormente industrializzati (G8) che si svolgera' nei primi giorni di giugno nella cittadina francese di Evian e dove sono attesi migliaia di manifestanti anti-mondializzazione. ''Riteniamo che la strategia della tensione, da qualunque parte provenga, possa solo impedire lo svolgimento pacifico delle manifestazioni'', si legge nell'appello preparato da due eurodeputati verdi, Daniel Cohn Bendit e Helene Flautre, e firmato fra gli altri dai parlamentari italiani Fausto Bertinotti (Gue) e Gianni Vattimo (Pse). Per questo, proseguono i rappresentanti dell'Europarlamento - ''chiediamo che la Francia non sospenda l'accordo di Schengen e garantisca la sicurezza dei dimostranti nel corso del vertice del G8''. Il governo di Parigi, preoccupato dal rischio di disordini, ha annunciato l'intenzione di applicare la clausola del trattato che permette di ristabilire temporaneamente i controlli alle frontiere. Preoccupazione eccessiva, concludono gli eurodeputati, che ricordano come ''chi crede in un mondo alternativo vuole cambiare il mondo, non distruggerlo''.(ANSA).
G8: GRANDI FIDUCIOSI IN RIPRESA,LOTTA CONTRO TERRORISMO/ANSA RICHIAMO A RIFORME, SOSTENERE FIDUCIA MERCATI (ANSA) - DEAUVILLE (FRANCIA), 17 MAG - I grandi della terra riuniti in Normandia sono convinti che dopo l'Iraq molti rischi siano venuti meno, ma le sfide da affrontare sono ancora molte. Nonostante cio' i big dell'economia scrivono nella bozza ufficiosa del documento che concludera' i lavori del vertice, che sono ''fiduciosi per una crescita piu' forte''. L'obiettivo e' quindi di ''realizzare questo potenziale'' e la ricetta, a due settimane dal summit di Evian tra i capi di stato, sono sempre le stesse: ''cooperare per raggiungere una crescita piu' alta in ogni economia, assicurandone la sostenibilita' all'interno e all'esterno, contribuendo anche allo sviluppo di quella globale''. Inoltre, ancora una volta, il richiamo ''alle riforme strutturali'' in grado di far scaturire questo potenziale. In particolare all'Europa e' raccomandato di accelerare ''la riforma del mercato del lavoro, dei capitali, e dei prodotti'' per raggiungere una maggiore ''flessibilita'''. Al Sol Levante l'invito contenuto in questa prima stesura del Documento Finale e' a continuare le riforme, soprattutto nel settore finanziario e delle imprese e di ''intensificare gli sforzi per combattere la deflazione''. Per quanto riguarda il commercio internazionale il G8 riafferma i principii stabiliti a Doha e confida che nel prossimo appuntamento di Cancun vengano prese le ''decisioni necessarie per ottenere questi obiettivi''. Al termine di una settimana in cui il terrorismo internazionale e' tornato drammaticamente a dominare la scena, i sette grandi piu' la Russia (che in questa sessione ministeriale preparatoria del summit di Evian ha preso parte a tutte le sessioni di lavoro), sottolineano con forza il loro ''impegno a combattere i canali di finanziamento'' del terrore. Al Gafi, in collaborazione con le Nazioni Unite, viene assegnato il compito di proseguire nella messa a punto di strumenti efficaci, anche per ''sviluppare migliori sistemi di congelamento dei conti''. Il G8 mostra il suo apprezzamento per i progressi raggiunti dal Fmi e dalla Banca Mondiale nel combattere il riciclaggio. ''Con urgenza - mettono in evidenza i grandi - i paesi Ocse devono rendere effettivi gli standard previsti dal rapporto 2000'' dell'organizzazione di Parigi ''sull'accesso alle informazioni bancarie per assicurare un effettivo scambio di informazioni''. Il G8 afferma che ''continuera' a rafforzare le regole di corporate governance, di disciplina, trasparenza e regolamentazione del mercato'' e valuta positivamente il programma di lavoro fissato dal Forum per la stabilita' finanziaria a Berlino, i cui primi risultati saranno esaminati a settembre. A Roger Ferguson, numero due della Fed, i big hanno deciso di affidare la guida del Forum. Sempre in tema di mercati, il vertice di Deauville conferma l'impegno per prevenire le crisi internazionali e per questo saluta con favore la decisione di Brasile, Sudafrica, e Uruguay di adottare ''collective action clauses'' dopo il Messico, che consentono la possibilita' di ristrutturare il debito senza bisogno dell'unanimita' dei creditori. Il G8 ribadisce infine la volonta' di perseguire il Millennium Development Goal, di sostenere il Fondo per la salute e di promuovere ogni iniziativa contro la corruzione nei paesi in via di sviluppo. Tutti temi che sono stati esaminati e discussi per essere messi nell'agenda del vertice di Evian.(ANSA).
G8: KOEHLER (FMI), BCE ABBASSI TASSI PER AIUTARE ECONOMIA SOLBES, RESTA UNA DECISIONE DEI BANCHIERI (ANSA-BLOOMBERG) - ROMA, 17 MAG - La Bce dovrebbe tagliare i tassi di interesse per aiutare l'economia europea. Lo ha affermato, a margine dei lavori del G8 a Deauville, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Horst Koehler. ''L'Europa e' presa da grandi difficolta' economiche - ha detto Koehler -, sono sicuro che la Bce sa che cosa sia giusto fare in questa situazione''. Anche l'eurocommissario agli Affari monetari Pedro Solbes e' intervenuto sull'argomento precisando pero' che la questione tassi resta di competenza della Bce. ''La banca ha sempre detto - ha rilevato Solbes - che e' pronta ad agire se necessario, e' a loro che spetta decidere''. (ANSA).
G8: MER, ASSICURARE CRESCITA FORTE E DURATURA PIU' TRASPARENZA E SOLIDARIETA',LOTTA A FINANZIAMENTO TERRORISMO (ANSA) - DEAUVILLE (FRANCIA), 17 MAG - ''Bisogna cercare insieme tutti i modi per assicurare una crescita economica forte e duratura, non soltanto nei paesi industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo, verso i quali noi dobbiamo testimoniare uno spirito di solidarieta', in particolare verso l'Africa''. Questo e' il messaggio lanciato dal ministro delle Finanze francese, Francis Mer, nel suo messaggio di saluto ai grandi della terra riuniti a Deauville per il G8. Secondo Mer e' importante inoltre riaffermare ''la fiducia, ritrovare il gusto dell'iniziativa'' e per questo, sottolinea il responsabile di Bercy, bisogna ''incoraggiare e organizzare un'economia responsabile delle imprese per un comportamento piu' trasparente ed etico. Infine - afferma Mer - noi vogliamo piu' sicurezza, in particolare nella lotta al finanziamento del terrorismo''. In vista del prossimo vertice dei capi di stato a Evian, ai primi di giugno, Mer sottolinea l'importanza del vertice inaugurato oggi in Normandia ''per riflettere, in maniera coordinata, sui mezzi per pervenire ad una maggiore coesione mondiale''.(ANSA).
G8: MER, BANCHE CENTRALI AGISCANO PER SPRONARE ECONOMIA (ANSA-BLOOMBERG) - DEAUVILLE, 17 MAG - ''E' ora che le banche centrali agiscano per rilanciare l'economia''. Questo l'invito lanciato dal G8 di Deauville, in Normandia, dal ministro delle Finanze francese, Francis Mer. ''L'inflazione e' ormai ampiamente alle nostre spalle e, per ora, - ha detto Mer - non esiste alcuno spettro di deflazione''. L' inflazione - ha cosi' spiegato il ministro francese - non e' piu' una barriera per la politica monetaria. Il compito di spronare la ripresa spetta dunque agli istituti centrali. Da parte loro, i governi dei paesi industrializzati continueranno a monitorare da vicino l'andamento delle valute e collaboreranno in materia monetaria.(ANSA).
G8: SNOW, RIPRESA E' RESPONSABILITA' COMUNE, NON SOLO DI USA PRE RILANCIO ECONOMIA SERVONO AZIONI CORAGGIOSE (ANSA-BLOOMBERG) - DEAUVILLE, 17 MAG - Gli Stati Uniti non devono essere lasciati soli negli sforzi per rilanciare l'economia mondiale, ma tutti i maggiori paesi industrializzati devono ''fare di piu' con azioni coraggiose'' per dare il la alla ripresa. E' quanto ha detto il segretario al Tesoro americano John Snow a margine dei lavori del G8 a Deauville. ''La crescita nelle piu' importanti economie del mondo semplicemente non e' quella che potrebbe essere. - ha detto Snow - Dobbiamo fare di piu' per assicurare una ripresa robusta''. Riferendosi alla due giorni di colloqui avuti con i ministri dell'Economia degli altri Paesi che partecipano al vertice, Snow ha precisato di ''essere stato piuttosto chiaro: gli Stati Uniti - ha sottolineato - si aspettano che gli altri Paesi attuino azioni coraggiose, incluse riforme strutturali dove necessario, per rilanciare la crescita e creare occupazione''. (ANSA).
G8:TREMONTI,OK SU BASILEA2; NON NUOVI DATI UE SUI CONTI/ANSA MER E FMI PREMONO SU TAGLIO TASSI, DA USA NUOVO SPRONE A EUROPA (ANSA) - DEAUVILLE (FRANCIA), 17 MAG - (dell' inviato Massimo Ricci) Il G8 che si e' svolto in Normandia e' servito per mostrare un cauto ottimismo sulla ripresa (''ci sono ancora molte sfide, ma la crescita puo' essere piu' forte'') e per ribadire la volonta' del grandi della terra di lottare contro il finanziamento del terrorismo. Un fenomeno che ha cambiato i propri canali di alimentazione, ha sottolineato Giulio Tremonti, che su queste nuove forme non bancarie di finanziamento ha consegnato un documento segreto della Gdf. Tra gli altri temi discussi le Pmi italiane incassano un successo, come evidenzia lo stesso ministro italiano: Basilea2, la proposta delle banche centrali per nuove regole di finanziamenti alle imprese, ''torna in mano ai ministri'' tenendo conto degli interessi nazionali, spostandolo dal lato esclusivamente tecnico in cui si e' lavorato finora. Nel corso del vertice, che ha preparato l'agenda per il prossimo summit di Evian, non si e' parlato di cambi (erano assenti i governatori centrali e il presidente della Bce) ne' di stime sulla crescita. Anche se l'occasione e' servita da un lato per fare pressioni sull'istituto di Francoforte per un taglio dei tassi e, dall'altro, per rinnovare l'invito degli Usa all'Europa a fare passi ''coraggiosi'' sulla via delle riforme e della crescita. Durante l'incontro con la stampa, Tremonti evita commenti sulle vicende piu' strettamente nazionali (ultimi dati sul pil, riapertura del condono, riforme) e sulle ultime indicazioni che arrivano da Bruxelles sullo stato delle finanze pubbliche europee (il rapporto sara' presentato mercoledi' prossimo). Si limita a dire che ''i dati non sono nuovi ma si riferiscono a documenti in essere''. Affermazione cui risponde poco dopo il diretto interessato, il commissario Ue Pedro Solbes, secondo cui, ''in assenza di nuovi documenti ufficiali'', sui quali la Commissione basa i propri calcoli, e "di misure considerevoli il rapporto deficit-pil italiano l'anno prossimo andra' oltre il 3%''. Sullo stesso tema dall'Italia ha parlato anche il ministro del Welfare, Roberto Maroni: ''ci sono tanti in Europa che non avrebbero scommesso un centesimo sul fatto che l'Italia avrebbe saputo tenere il rapporto deficit-pil sotto il 3%. Bene, la Germania lo ha sforato, la Francia quasi, noi siamo ben al di sotto del 3% sia pure con tutte le difficolta' della nostra economia''. ''Stiamo dimostrando con i numeri che siamo piu' bravi - ha aggiunto - ci diano quindi un po' di credito''. Anche se nel documento ufficiale non c'e' riferimento alla politica monetaria e anche se viene definita ''amichevole'' la discussione tra i rappresentanti delle economie delle due sponde dell'Atlantico, non sono mancati gli inviti per un allentamento dei tassi da parte dei banchieri centrali. In particolare dal ministro francese Francis Mer (''e' ora che le banche centrali agiscano per rilanciare l'economia'', ha detto a conclusione dei lavori) e dal direttore generale del Fmi, Horst Koehler, secondo il quale la Bce dovrebbe tagliare i tassi di interesse per aiutare l'economia europea. Dopo le raccomandazioni ripetute anche ieri, il ministro delle finanze Usa, John Snow, ha invitato di nuovo l'Europa a fare al sua parte: ''gli Stati Uniti - ha sottolineato - si aspettano che gli altri Paesi attuino azioni coraggiose, incluse riforme strutturali dove necessario, per rilanciare la crescita e creare occupazione''. Il resto del documento ribadisce l'impegno dei Grandi a favore dell'''economia responsabile'' e del raggiungimento degli obiettivi per sconfiggere la poverta' e l'analfabetismo. Tra i pochi elementi di novita', la decisione di chiedere un nuovo approccio alle procedure fissate dal Club di Parigi per la ristrutturazione dei debiti di paesi sovrani che, secondo alcune interpretazioni, potrebbe applicarsi anche all'Iraq, il grande assente di questo vertice. 'Non si e' parlato di ricostruzione'' ha detto Tremonti. Forse sara' argomento per i capi di stato ad Evian, fra due settimane. (ANSA).
G8: DOMANI FRANCIA, USA E CANADA UNITE SUI LUOGHI DEL D-DAY MA NON CI SARANNO GERMANIA, GIAPPONE E ITALIA (ANSA) - DEAUVILLE (FRANCIA), 17 MAG - La riunione del G8 sulle spiagge della Normandia offre anche l'occasione per una simbolica riappacificazione tra Francia e Stati Uniti dopo le forti divergenze sulla guerra in Iraq. Su invito del ministro delle finanze di Parigi, Francis Mer, infatti, le delegazioni di Usa e Canada, guidate rispettivamente da John Snow e John Manley, si recheranno ad Omaha Beach sui luoghi dello storico sbarco del 6 giugno '44 per rendere onore ai caduti del D-day. Un momento di unione, quindi, nel ricordo dell'alleanza che combatte' il nazi-fascismo dopo la rottura tra Parigi e Washington degli ultimi mesi. Saranno assenti alla cerimonia il ministro britannico, Gordon Brown, e Germania Giappone e Italia, i paesi di quello che durante la Seconda guerra mondiale formava l'asse. (ANSA).
FRANCIA-USA: MER E SNOW VISITANO SPIAGGE SBARCO IN NORMANDIA IL MINISTRO FRANCESE ECONOMIA CERCA DISGELO DOPO IRAQ (ANSA) - PARIGI, 18 MAG - Francis Mer da' il suo contributo al disgelo con gli Usa dopo l'aspro scontro sulla guerra in Iraq: il ministro francese dell'Economia ha visitato oggi con il segretario americano al Tesoro John Snow le spiagge dello sbarco in Normandia e ha assicurato che i rapporti tra Parigi e Washington si mettono al bello. Mer, Snow e il ministro delle Finanze canadese John Manley hanno sorvolato le spiagge dello sbarco e poi si sono recati al cimitero di Omaha Beach dove riposano diecimila soldati alleati caduti nel D-Day e dove il ministro francese dell'Economia ha inneggiato ''ai paesi che hanno partecipato alla liberazione del nostro paese'' negli anni della Seconda Guerra Mondiale. La visita e' stata organizzata dai francesi, rimasti sconcertati quando nelle settimane prima della guerra in Iraq alcuni giornali americani e britannici in preda a ''francofobia'' per la linea pacifista del presidente Jacques Chirac avevano chiesto il rimpatrio dei soldati alleati sepolti in Normandia. Mer aveva incominciato la sua operazione disgelo ieri, al termine del vertice finanziario del G8 che si e' tenuto a Deauville sulla Manica, quando aveva preso per mano Snow e davanti ai fotografi aveva dichiarato: ''Abbiamo rapporti eccellenti. E non e' una finzione per l'esterno!''. Durante un colloquio Snow gli avrebbe a sua volta garantito che l'amministrazione Bush vorrebbe mettersi alle spalle gli attriti con la Francia sull'Iraq. Alla visita delle spiagge dello sbarco in Normandia era stato invitato anche il cancelliere dello Scacchiere britannico Gordon Brown, che pero' ha dato forfait e ha lasciato la Francia subito dopo la conclusione del vertice finanziario di Deauville. (ANSA).
G8: AMNESTY, 'PAESI G8 DANNO ARMI AI PEGGIORI VIOLATORI' (ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''I governi dei paesi del G8 forniscono armi ai peggiori violatori dei diritti umani su scala mondiale''. La denuncia e' di Amnesty international, che ha presentato oggi, alla vigilia del vertice di Evian dei paesi del G8 - annuncia un comnicato dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani - un rapporto dal titolo ''Un catalogo di fallimenti: esportazioni di armi dei paesi del G8 e violazioni dei diritti umani''. ''Nonostante le assicurazioni contrarie'' si legge nel rapporto ''i governi dei paesi del G8 forniscono armi ai peggiori violatori dei diritti umani su scala mondiale. La tecnologia militare e di sicurezza delle principali potenze del mondo continua a finire, grazie a controlli inadeguati, nelle mani di regimi che commettono gravi abusi dei diritti umani''. Almeno due terzi dei trasferimenti globali di armi avvenuti tra il 1997 e il 2001 hanno avuto origine da cinque paesi del G8: Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, scrive Amnesty. In questi, così come negli altri tre paesi del G8 (Canada, Giappone e Italia) sono in vigore leggi che prevedono lțemissione di una licenza per le esportazioni militari. Il Giappone addirittura proibisce ufficialmente questi trasferimenti. Eppure, in ciascun caso, il rapporto dimostra come i controlli siano inefficaci o vengano scavalcati. Il Rapporto di Amnesty International segnala tre situazioni preoccupanti: - i mediatori e i trafficanti di armi che risiedono nella maggior parte dei paesi del G8 possono fornire armi ai paesi violatori dei diritti umani semplicemente spostando i loro traffici in ''paesi terzi'' dove vigono minori controlli; - la maggior parte dei paesi del G8 non hanno leggi idonee a prevenire lțesportazione di forniture di sicurezza a forze di sicurezza straniere che sono solite usare strumenti leciti per infliggere torture e maltrattamenti, così come per impedire lțuso di strumenti come le armi elettriche fino a quando i loro effetti non saranno pienamente conosciuti; - con la scusa della ''riservatezza commerciale'', viene a mancare la disponibilità di informazioni utili e tempestive agli organi legislativi, ai mezzi dținformazione e al pubblico sulle decisioni riguardanti le esportazioni di armi. In questo modo, il controllo parlamentare e dellțopinione pubblica risulta fortemente indebolito. Per quanto riguarda lțItalia, il rapporto di Amnesty International presenta tre casi emblematici: 1 - Nel 1996 e 1997 le aziende italiane hanno venduto pistole, fucili e munizioni per un valore di 13 miliardi di lire allțAlgeria, un paese devastato da gravi abusi dei diritti umani che hanno causato la morte di oltre 100.000 persone ad opera delle forze di sicurezza, delle milizie filo-governative e dei gruppi armati di opposizione. Nel 1999 il governo ha autorizzato lțesportazione in Algeria di 5000 fucili Beretta PM 12S, trasferiti poi lo stesso anno. Nel corso del 2000, il numero degli abusi commessi dalle forze governative e dai gruppi armati di opposizione (imboscate, massacri, scontri a fuoco, attentati) è cresciuto, provocando la morte di centinaia di persone. Ciò nonostante, nello stesso anno il governo ha autorizzato il trasferimento in Algeria di ''materiale militare'' per un valore di 2 milioni di euro e di equipaggiamento militare non specificato per un valore di 13 milioni di euro. 2 - La notte del 5 agosto 2000 la polizia ha arrestato nei pressi di Milano il cittadino straniero Leonid Minin. Nella sua camera dțalbergo sono stati rinvenuti documenti che attestavano la vendita illegale di armi a uno dei più sanguinari gruppi armati di opposizione del continente africano, il Fronte rivoluzionario unito della Sierra Leone. Nel giugno del 2001 Leonid Minin è stato incriminato per traffico illegale di armi. I giudici italiani tuttavia hanno dichiarato che era assai difficile procedere in giudizio nei confronti di una persona accusata di traffico illegale di armi originato e svoltosi al di fuori del territorio italiano. 3 - Le forze di sicurezza della Nigeria continuano a ricorrere a un eccessivo uso della forza in risposta alle proteste contro le attività delle compagnie petrolifere. Nel 2000, esse si sono rese responsabili di uccisioni su larga scala nello stato di Benue. Sullțaccaduto non sono state svolte indagini indipendenti. Le forze di sicurezza nigeriane hanno in dotazione fucili Beretta M12 e pistole Beretta M951 da 9 mm. Amnesty International chiede lțadozione di un trattato internazionale sul commercio delle armi, volto a rafforzare e armonizzare i meccanismi nazionali di controllo e interrompere il flusso di armi verso chi viola i diritti umani. ''Se cțè una lezione che il G8 deve imparare dal conflitto dellțIraq, è quella che non possiamo consentire alla comunità internazionale di fornire armi a coloro che commettono gravi violazioni dei diritti umani e poi rafforzarli e proteggerli in modo che possano continuare ad agire impunemente'' ha affermato Brian Wood, coordinatore di Amnesty International per le attività sul controllo delle armi. (ANSA).
G8: MINISTRI ESTERI SI RIUNISCONO GIOVEDI' A PARIGI DISCUTERANNO DI SICUREZZA INTERNAZIONALE (ANSA) - PARIGI, 19 MAG - I ministri degli Esteri dei paesi G8 si riuniranno giovedi' e venerdi' a Parigi e ''le questionI della sicurezza internazionale'' saranno al centro dei loro colloqui, che spianeranno la strada ad un vertice tra i ''grandi della terra'' in calendario dal 1 al 3 giugno a Evian, la cittadina francese famosa per l'acqua minerale. I ministri degli esteri (per l'Italia Franco Frattini) si incontreranno giovedi' sera al Quai d'Orsay per una cena di lavoro e proseguiranno poi le consultazioni venerdi' all'albergo Intercontinental, con una conferenza-stampa finale prevista verso le 14,45. Le questioni della sicurezza internazionale - ha spiegato oggi Francois Rivasseau, portavoce del ministero degli Esteri francese - saranno affrontate ''sia sotto l'angolo tematico (lotta al terrorismo, minaccia creata dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa) che quello geografico, attraverso un certo numero di situazioni come l'Iraq, il Medioriente o l'Afghanistan''. La riunione si preannuncia cruciale per capire se si va ad un qualche disgelo nei rapporti tra Stati Uniti e Francia, su barricate opposte nell'approccio alla crisi irachena. L'incontro tra i ministri del G8 (Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada e Italia) sara' preceduto mercoledi' e giovedi' a Parigi da una conferenza internazionale su ''le strade della droga dall'Asia centrale all'Europa''. (ANSA).
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