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Losanna: Corteo e arresti al campeggio
by M.Molotov Sunday, Jun. 01, 2003 at 4:38 PM mail:

Breve riassunto su corteo, scontri e situazione al campeggio di Losanna.

I blocchi stradali sono partiti alle 6 e 30 di mattina, divisi in 2 gruppi: Pink Silver e Black Block, a distanza di 10 minuti l'uno dall'altro per mantenere le divisioni di affinita' e permettere ai dimostranti di stare in piazza ciascuno a modo proprio. Il black block ha sferrato immediatamente una numerosa serie di azioni dirette contro vetriene e locali di multinazionali, specialmente contro distributori di benzina, ridotti in pezzi e saccheggiati. La polizia, sempre presente in maniera defilata ma spesso anche ai lati del corteo, non interviene minimamente per contenere le devastazioni, astenendosi persino dal lancio di lacrimogeni. Questo scenario si ripete identico per tutta la tappa di andata, tra barricate erette con reti metalliche, transenne e assi di legno incendiate, materiale tratto dai cantieri di volta in volta incontrati e smontati. Verso le 9 e 30 circa il corteo black raggiunge il pink Block e in quel momento parte un lancio di lacrimogeni e una carica che pero' non hanno altra conseguenza che una ritirata di 20 metri. Superato un momento di stallo in cui i 2 blocchi sono divisi e mantenuti separati dalla polizia, il pink e il black block si ricongiungono e per percorrere la strada inversa. Ma da qui in poi la polizia approfittera' di ogni svolta e di ogni pretesto per sospingere sempre piu' velocemente la folla con lanci di lacroimogeni e brevi cariche. Solo in prossimita' di un enorme parco pubblico il corteo subisce una carica violenta in mezzo ad un mare di lacrimogeni e persino proiettili di plastica. Alcune persone nelle retrovie vengono agguantate e bastonate selvaggiamente. Quando i blocchi, ormai fusi in un unico corteo, riescono a giungere in prossimita' dei 2 campeggi (situati a 200 mt in linea d'aria tra loro) si scopre che l'accesso al campeggio sul lago (non concesso dal comune ma preso dai manifestanti) e' chiuso da una trentina di sbirri in assetto antisommossa. A nulla valgono le trattative. Tutti i manifestanti defluiscono per la strada obbligata del secondo campeggio ed inizia un assedio (ore 11:30) che dura anche ora mentre scrivo, mentre arrivano un centinaio di sbirri in tenuta antisommossa e una quindicina di mezzi blindati. Verso mezzogiorno la polizia entra in maniera decisa ma pacifica nel campo, iniziando una serie di perquisizioni, fermi e identificazioni mentre le persone presenti riprendono la situazione. Di li a poco si viene a sapere che l'intento e' quello di controllare i ducumenti a tutti (diverse centinaia di persone). Parte un'assemblea improvvisata per decidere se e come resistere all'abuso della polizia. Si opta per la resistenza passiva. Pian piano nelle lunghe ore che si succedono vengono di volta in volta agguantate e portate via quasi 100 persone, spesso in maniera brutale, con le mani legate dietro la schiena e sollevati per le spalle. Una ragazza rimane contusa, con una probabile lussazione ad una spalla. Al momento continua lo stillicidio di fermi.

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