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Autonomous Media Collective besieged in Geneva (traduzione)
by echomrg Monday, Jun. 02, 2003 at 10:42 AM mail:

Traduzione dell'articolo "Autonomous Media Collective besieged in Geneva", sull'irruzione al media center di questa notte.

Verso le 9 e mezza di domenica 1 giugno, l'Usine, un centro d'attivita' anti-g8 a Ginevra, e' stato assediato dalla polizia. La polizia vestiva in stile black bloc ed era identificabile solo dalle fasce rosa della polizia sul braccio. Dopo aver circondato l'edificio in un crescendo di rinforzi per ore, la polizia si e' ulteriormente ammassata davani all'Usine sul lato della piazza che era diventata meeting point di molti attivisti e dimostranti. Dopo un primo tentativo di entrare nell'edificio in un piccolo gruppo, non andato a buon fine, tornata indietro e riorganizzata la polizia ha fatto un secondo ingresso nell'edificio. Sono stati temporaneamente fermati da alcuni attivisti che avvano formato un cordone. E' confermato che questi attivisti sono stati caricati. Alcuni di essi sono stati feriti, ma non in modo grave, a quanto pare. Caricando poi sono entrati nell'area dello 'Zoo' dell'edificio dell'Usine. Gli attivisti intrappolati nello 'Zoo' sono s
tati inseguiti dalla polizia che utilizzava manganelli telescopici.

In ogni caso gli attivisti sono stati poi sottomessi o costretti a nascondersi. La polizia a quel punto si e' essa al lavoro, urlando e strillando, sulle porte interne, cercando di farsi strada nelle sezioni posteriori del edificio dell'Usine. Queste sezione ospita il progetto di streaming Geneva03 che ha coperto le manifestazioni anti-g8 fin dalla scorsa settimana. La trasmissione e' stata temporaneamente interrotta mentre gli attivisti si affrettavano a salvare l'equipaggiamento, ma è ora di nuovo online all'indirizzo http://www.geneva03.org. Riprese del raid verranno mostrate nel corso dei prossimi giorni.

Sempre nel retro dell'Usine ha sede il Forde, una scuola d'arte, e alcuni studi artisitci. Si dice che uno dei motivi dietro all'azione della polizia, comunque, siano insinuazioni fatte dai media nazionali relativamente al fatto che l'usine avrebbe ospitato cosidette attivita' "black bloc". Questa informazione non puo' essere confermata dal team di Geneva03 ne da altri dentro all'Usine.

La polizia ha cercato di abbattere le porte della sezione Zoo dell'Usine per circa 15/20 minuti, mentre gli attivisti di Indymedia, Mute, Candida, Everyone is an Expert, Lora Radio e altri gruppi, lì assediati, lottavano per mantenere la calma. Il fatto che si poteva sentire la polizia urlare e distruggere cose ha reso la cosa difficile. Una buona parte dei presenti, soprattutto del contingente italiano, era presente a Genova, al raid del media center.

E' stata a quel punto designata una via di fuga nel caso la polizia avesse sfondato violentemente le porte con l'intento di ferire gli attivisti. Questa sarebbe stato attraverso una finestra sul retro, ad un'altezza significativa dalla strada. Gli attivisti hanno cercato tramuite Indymedia, di far arrivare qualcuno con un autoveicolo per attuture la caduta e di fare in modo che giungesse sul posto qualcuno in grado di dare assistenza legale.

E' stato poi scoperto che le chiavi che erano state date ai lavoratori del team Geneva03 sono state rese disponibili anche alla polizia, presumibilmente dopo che hanno sfondato le porte interne. Anche se sono stati fatti danni significativi all'interno dall'edificio, la polizia è entrata nella sezione dove si svolgeva lo streaming di Geneva03 in maniera pacifica, usando le chiavi fornite loro dall'amministrazione dell'Usine.

Una volta all'interno c'e' fortunatamente stato il tempo di parlare privatamente con la polizia e spiegare, con calma e senza panico, che le persone intrappolate all'interno erano media-attivisti. E' certo che, comunque, le autorita' gia' ne erano al corrente, avendoci visti riprenderli apertamente e parlare con i legali. Erano anche a conoscenza delle tramissioni, giacchè hanno chiesto che fossero fermate e chi i microfoni fossero rimossi. Agli attivisti all'interno è stato detto di mettere le mani sopra alla testa. Alcuni sono riusciti ad nascondere nastri fondamentali e a farli poi avere ai legali.

Gli attivisti sono poi stati divisi in due gruppi e percuisiti. I loro effetti personali sono stati deposti davanti a loro sul pavimento ed esaminati dalla stessa polizia "stile black bloc" che stava ora facendo di tutto per sembrare ragionevole e in grado di controllare la situazione. La polizia ha preso tutti i passaporti e chiamato per controllarli. Delle nove persone arrestate all'Usine, si pensa che tre siano media-attivisti o che almeno siano fra quelli intrappolati nel media center.

Dopo diverse discussioni interne alla polizia sono arrivati ordini "dall'alto" e agli attivisti è stato detto che avrebbero potuto continuare con il loro lavoro. Tutti i passaporti sono stati restituiti. COntrariamente alle prime dichiarazioni della polizia nessun nastro è stato preso. Sembra che sia stata presa la decisione di continuare le trasmissioni su http://www.geneva03.org. Ci sono riprese dall'interno dell'edificio da almeno quattro diverse telecamere. Solo agli attivisti di Geneva03 è ora permesso di entrare ed uscire liberamente dall'edificio, che è stato, per il resto, temporaneamente chiuso. La situazio
ne, nelle ultime ore di domenica, sembra calma, anche se sembra che ci siano problemi significativi in altre parti di Ginevra.

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