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Montebelluna (TV) gruppo nazi-metal inneggia ad Hitler ed agli assassini di Desiree
by La Tribuna di Treviso Sunday, Jun. 22, 2003 at 1:00 PM mail:

Putiferio al concerto in piazza, gruppo metal nella bufera

Montebelluna. L'assessore alla Cultura: «E' inaudito, allontanerò quel complesso dalla sala prove del Comune»
Inno agli assassini di Desirée
Putiferio al concerto in piazza, gruppo metal nella bufera

e.f.

MONTEBELLUNA. Pazienza i decibel che rompono i timpani, ma sentire degli «heil Hitler» tra un brano e l'altro e una canzone stile Manson inneggiante alla morte e dedicata a Desirée, la ragazzina trucidata, e ai suoi aguzzini durante il concerto dei gruppi metal della Sala Prove in piazza Negrelli, ha fatto prendere una decisione immediata all'assessore alle Politiche giovanili Loris Poloni: l'espulsione dalla Sala Prove del gruppo musicale autore della sgradevole performance. Sono quattro i concerti dei gruppi della Sala Prove in programma per l'estate montebellunese.
Sul palco si alternavano i complessi Ad mortem, Bleeding eyes, Timothy, Imposer. Suoni a palla, ruggiti, messaggi duri, rock satanico alla Marilyn Manson, una miscela che ha fatto protestare la gente e che ha raggiunto l'apice alla fine, con quei messaggi che hanno fatto infuriare l'assessore. «Il gruppo autore di simili messaggi sarà cacciato dalla sala prove - annuncia l'assessore alle politiche giovanili Loris Poloni - Hanno inneggiato a Hitler e hanno dedicato una canzone a Desirée e ai ragazzi che l'hanno uccisa e, quali che fossero le loro intenzioni, il messaggio che è stato recepito era di un appoggio al branco. Tutto si può accettare, ma non gli inneggiamenti a cose abominevoli, e quindi prenderemo provvedimenti: questo gruppo non metterà più piede in sala prove. Era tardi, erano le 23,30 quando sono stati lanciati simili messaggi, probabilmente erano rimasti in pochi ad ascoltare, ma questo non diminuisce certo la gravità di quanto è stato fatto e perciò, per loro, le porte della sala prove d'ora in poi saranno chiuse. Ci sono parecchi gruppi in lista d'attesa per utilizzarla, ora ci sarà un posto libero». Quello di sabato è stato un concerto che già aveva provocato qualche protesta prima del fattaccio. Già poco dopo le 22 i vigili urbani erano intervenuti per far abbassare l'audio perchè era giunta in comando più di qualche protesta. Poi era arrivato anche l'assessore alla Cultura a far calare ulteriormente i decibel. «Mi trovavo a Villa Binetti e sentivo arrivare autentici boati - spiega l'assessore alla cultura Lucio De Bortoli - sono andato a vedere e c'era questo concerto che creava malessere tra la gente che si trovava in centro. Ho chiesto di abbassare ancora il sonoro. Stava suonando il penultimo gruppo, ho provato a vedere se era possibile concludere anzitempo il concerto, ma ci voleva una denuncia e così è proseguito fino all'ora stabilita, mezzanotte».
«Era la serata dei gruppi metal - spiega l'assessore Poloni - quindi del rock più duro. Sono dei concerti autogestiti ma evidentemente il luogo non è adatto a esibizioni di questo tipo: nelle prossime occasioni vedremo di trovare un luogo che non arrechi disturbo. Questo è un discorso che riguarderà però gli altri gruppi, non quello che si è messo a inneggiare a Hitler e alla ragazza trucidata».

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