sgomberato a pisa il centro sociale rebeldia cosa si cela dietro la repressione

Solidarieta’ con Rebeldia, Solidarietà con chi lotta contro la speculazione immobiliare

Lo sgombero del centro sociale Rebeldia è l’ennesimo atto repressivo in una città dove decine sono i denunciati per le manifestazioni contro la guerra dei mesi scorsi, dove si bolla come delinquente abituale una compagna del Movimento antagonista con Provvedimento della Questura mirato a limitarne l’azione politica e sociale, dove migliaia di case sono sfitte nonostante centinaia di sfratti.
I luoghi destinati alla socialità sono sempre meno, le stesse attività estive del Comune escludono i quartieri popolari e rispondono solo alle logiche della pubblicità e della moda (sfilate, concorsi di miss) .
Rebeldia sorgeva laddove un tempo si trovava la sede dell’azienda di igiene urbana,uno spazio acquistato dall’Università e lasciato nell’incuria, nella sporcizia, a due passi dal centro storico e a ridosso delle vecchie mura di Pisa.
Lo sgombero del Centro, l’atteggiamento di chiusura dell’Università, la mancata solidarietà da parte di tanti docenti di sinistra che avevano sostenuto la elezione del Rettore evidenzia come i grandi poteri economici e mass mediatici della nostra città, il Comune e l’Università, siano concordi nel volere eliminare ogni espressione di lotta e di appropriazione degli spazi abbandonati, impedire che le occupazioni trasformino il disagio di giovani e meno giovani in una cosciente opposizione sociale e politica.
Una città dove non solo la Repressione si accanisce contro chi lotta e si oppone al Governo e alle politiche antipopolari e guerrafondaie, una città dove i fascisti si permettono di imbrattare le mura dell’Anpi e calpestano l’antifascismo e i valori della Resistenza.

Solidarietà con Rebeldia
Rafforziamo l’opposizione sociale e politica


Comitato antifascista e antimperialista pisano CAAP@tiscali.it
Associazione comunista Pianeta Futuro
pianetafututo@email.it

fotinpropisa1972003