21 ago 2003 - fonte: lemonde.fr - traduz. gap

L'esercito israeliano ha lanciato, tra la notte di mercoledi 20 e giovedi 21 agosto, delle operazioni in tre città della Cisgiordania, dopo aver deciso di rispondere all'attacco suicida di Gerusalemme, con l'obiettivo di attaccare i militanti palestinesi islamici non avendo il governo palestinese operato per reprimerli, ha dichiarato una fonte dei servizi di sicurezza.

Un centinaio di militari a bordo di una ventina di jeep, appoggiati da quattro tank e un elicottero d'assalto, sono entrati a Nablus, ha constatato un giornalista dell'AFP. All'inizio dell'operazione, ci sono stati degli scambi di tiri sporadici, in seguito i militari hanno proceduto alle perquisizioni e agli arresti. "Le nostre forze operano da questa notte nell'area di Nablus, considerata una roccaforte delle organizzazioni terroriste" ha dichiarato all'AFP (France Presse). una fonte militare, facendo il punto sugli arresti dei tre attivisti e il sequestro di importanti quantità di esplosivo. Secondo questa fonte, "dieci candidati kamikaze sono stati arrestati nella regione di Nablus dopo la proclamazione della tregua".

L'operazione a Nablus, battezzata "Accordo perfetto", è stata condotta da unità d'élite dei paracadutisti, secondo la radio pubblica israeliana che ha indicato che bisognerebbe aspettarsi nei prossimi giorni a un'ondata di arresti e la ripresa di operazioni di "liquidazione" degli attivisti.

Nella seconda operazione militare israeliana che ha avuto luogo a Jenin, scambi di tiri hanno coperto una incursione di 15 tra jeep e blindati, secondo fonti di sicurezza palestinesi. L'esercito ha demolito a Kafr Rai e Yamoun, vicino Jenin, le case delle famiglie di due attentatori suicidi della Jihad islamica, autori di attentati, mentre a Hebron la casa dell'autore dell'attentato suicidca di martedi a Gerusalemme è stata fatta esplodere.

Prima, due fratelli palestinesi di 15 e 16 anni sono stati uccisi da proiettili e diverse persone sono rimaste ferite durante un'incursione dell'esercito israeliano a TUlkarem e nel vicino campo profughi in cui quattro palestinesi ricercati sono stati catturati.

Infine una quindicina di carri israeliani si sono ammassati a nord di Ramallah, chiudendo così tutte le vie d'accesso.