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Palestina: report 1 e 2 settembre
by ilnonsubire da imemc Wednesday, Sep. 03, 2003 at 12:14 AM mail:

report delle giornate del 1 e 2 di settembre nei territori occupati. In particolar modo su Nablus e Betlemme.

Anche i primi due giorni di settembre appaiono come un semplice bollettino di guerra... perche di guerra si parla e sempre piu di guerra con un protagonista unico: Israele... ancora una volta... che dice di volere la pace ma continua a lanciare missili, a invadere citta' e campi profughi, a impotrre coprifuochi, a uccidere, a ferire, a distruggere le case e i terreni...

Stamattina 2 settembre arrivano le dichiarazioni di fuoco da parte di Israele:
"Contro i terroristi Israele ha aperto un nuovo capitolo. Da ora in poi faremo noi ciò che non ha fatto l'Autorità palestinese". L'avvertimento è del ministro della Difesa israeliano, Mofaz.

Alla Radio militare, Mofaz ha aggiunto che "se sarà necessario sarà accentuata
la pressione su Hamas".Ha poi annunciato che sarà decisa a breve l'espulsione
del presidente palestinese Arafat.

"E' un ostacolo al premier Abu Mazen e al processo di pace -ha detto- ed è
stato un errore storico non mandarlo in esilio due anni fa".
Sono parole dure e violente. Parole che sempre piu' non fanno altro che allontanare nella pratica la speranza e la volonta' di una pace. Perche' una pace giusta la si puo' ottenere solo se si capisce il problema e lo si risolve. In questo modo Israele non fa che spingere verso un'imposizione della sua pace.... fatta anche oggi di violenze.

Mentre uscivano le dichiarazioni del ministro della difesa israeliano l'esercito era dentro Nablus e Hebron, arrestando almeno 5 Palestinesi. Ancora sconosciuti i motivi dell'arresto.

A Nablus in particolar modo i soldati si impegnano alla meglio... oltre a chiudere completamente il campo profughi di Balata e ad arrestare 3 Palestinesi, i soldati dello stato ebraico hanno circondato anche la citta' di Nablus e bloccato l'entrata alla citta' con check point e presidi militari. Tutto cio' nel secondo giorno di scuola del nuovo anno. Centinaia di studenti e insegnanti anche oggi non sono riusciti a raggiungere le proprie scuola.

Lo stesso era successo anche ieri quando grosse quantita' di forze israeliane avevano invaso la citta'. Lo scopo era raggiungere la piazza centrale della citta' ma subito sono ovviamente scoppiati gli scontri tra l'esercito occupate e gli abitanti di Nablus, oramai sofferenti da quasi una settimana e mezzo fatta di coprifuoco e invasioni. Questa ennessima occupazione pero' avviene proprio mentre i bambini e i ragazzi dovevano iniziare il loro primo giorno di scuola. Tutto cio' ha pero' ovviamente creato enormi problemi nelle strade della citta' mentre i bambini cercavano di raggiungere le proprie scuole.

Stessa cosa e' successa ieri a Bethleme dove i soldasoldati ebraici hanno commesso violenze e ingiuestizie nei confronti della popolazione. Nella mattinata del primo giorno di scuola soldati israeliani hanno fatto irruzione nella scuola femminile nel villaggio di Alkhader, a sud di Betlemme, e hanno arrestato il deputato del governo palestinese Ismael Faraj e il direttore dell'ufficio dell'educazione di Betlemme che stavano visitando la scuola nel giorno di apertura. I due sono stati trattenuti in arresto prima di essere rilasciati. Entrambi non conoscono la ragione dell'arresto e dell'incursione israeliana dentro la scuola. Il direttore dell'ufficio dell'educazione di Betlemme ha dichiarato che "questo tipo di azioni sono comuni da parte degli israeliani nel primo giorno di scuola... come deterrente verso i bambini... per fargli paura". Durante tutta l'azione erano presenti anche alcuni giornalisti della TV locale "Almahed". La crew televisiva ha dichiarato che "i soldati hanno provato a strapparci di dosso il nostro equipaggiamento e le cassette cosi come di confiscarci i nostri press passes... per foruna non ci sono riusciti".

Sempre nell'area di Betlemme, questa volta i coloni.... oggi si sono impegnati a rubare ulteriori terre e risorse ai villaggi di Housan e Nahhalin. I coloni israeliani da tempo con la scusa del della sicurezza (in un'area non di confine) hanno eretto muro e rete elettrica attorno alle proprie colonie... ogni dove mangiando terreno e risorse agricole fondametali per la sopravvivenza della popolazione palestinese. Molti sono infatti gli abitanti e gli agricoltori di queti villaggi che soffriranno queste ulteriore violenza israeliana attraverso l'impossibilita' di accedere alle storiche risorse di acqua.

Da ieri cmq si e' riscaladata molto la situazione a Betlemme, da quando l'esercito di occupazione israeliana ha dichiarato che la zona nord di Betlemme e' una zona militare chiusa obbligando a sgomberare gli abitanti palestinesi della zona e iniziando ad abbattere i muri nell'area per dare inizio alla costruzione di questa parte del muro di separazione... come lo chiamano loro. Intanto fonti della sicurezza nazionale Palestinese annunciano che hanno ricevuto informazioni su un piano israeliano di invadere completamente l'intera area di Betlemme prossimamente. Fonti israeliani confermano la cosa indicando che l'occupazioneinvasione di Betlemme, accompagnato da un coprifuoco imposto, sara' necassaria per dare vita alla costruzione del muro.

Secondo opinionisti Palestinesi e secondo la senzazione di molti l'invasione di Betlemme probabilmente sara' in parallello a un'ennesimo accerchiamento del "compound presidanziale" a Ramallah.

Da parte Israeliana escono le stesse frasi e scuse: "ci sono personaggi pericolosi e ricercati nell'area di Betlemme" e per queste in tutti i giorni passatti l'esercito ha ripreso a ciompiere attivita' militari delle tre aree sotto il controllo teorico della Autorita' Palestinese: Betlemme, Beit Jala e Beit Sahour. La popolazione si prepara quindi e attende... :(

Anche a Jenin non miglora la situazione. I soldati ieri hanno invaso il villaggio di Yamoon a ovest di Jenin e hanno imposto il coprifuoco nel villaggio, nei campi profughi e nella citta' di Jenin. Si riportano notizie di case perquisite e distrutte, ma vista la presenza dei soldati ancora non si hanno conferme.

Stessa sorte ieri per la citta' di Qalqylia. I soldati sono entrati e hanno imposto il coprifuoco. Ne sono seguiti scontri nei quali e' rimasto ferito un lavoratore israeliano che stava lavorando al muro dell'Apartheid... :)

La giornata di ieri (1 settembre) si e' quindi conclusa con il primo giorno di sciopero della fame di oltre 5000 detenuti palestinesi in solidarieta' con Musa Dudin e Ahmed Bargouthi. Entrami sono infatti al ventesimo giorno consecutivo di sciopero della fame e sono arrivati a una condizione di salute gravemente a rischio.

Musa Dudin e Ahmed Bargouthi hanno iniziato lo sciopero della fame contro le inumane condizioni nelle prigioni israeliane, sopratutto in riferimento alle celle di isolamento.

Secondo associazioni che lavorano sulla questione dei prigionieri, Addammer e Prisoners' Club, i prigionieri palestinesi delle carceri di Negeve, Magido, Ber Sheva, Ashkelon, Hadarim e Nafha si stanno via via aggiungendo allo sciopero della fame. Il ministro Palestinese per la questione dei prigionieri Hisham Abdul Raziq ha dichiarato che Israele sara' ed e' resposabile per le vite dei prigionieri palestinei.

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