un comunicato sui fatti di ieri a Pisa

Ieri, oggi, domani: antifascisti sempre!


Lucca, settembre 2003: i neonazisti di Forza nuova provano a riguadagnare agibilità politica in questa città convocando una manifestazione nazionale con comizio finale di Roberto Fiore, in continuità con le iniziative nazionali di commemorazione di Pavolini.
Il movimento antagonista risponde compatto con una mobilitazione capillare, conscio che l’antifascismo non può prescindere dalla pratica quotidiana di radicamento anticapitalista nei territori.
Una manifestazione nutrita quindi quella di ieri a Lucca, che ha costretto a schierarsi anche pezzi del centrosinistra e che ha isolato i pochi fascisti presenti, costretti a ripiegare su una conferenza stampa.
Ma le provocazioni sono continuate a Pisa, dove in contemporanea con la manifestazione di Lucca Azione Giovani effettuava un presidio in pieno centro, esponendo croci celtiche e distribuendo un volantino di solidarietà a Forza nuova, cui la “destra moderata” e “il centrosinistra” avevano “negato gli spazi”.
Gli antifascisti pisani rispondevano immediatamente, e il presidio veniva “chiuso”.
Immediata la risposta delle “forze dell’ordine”, che con spiegamento di mezzi, irrompevano nel centro cittadino, scatenando una vera e propria “caccia all’antifascista”, rincorrendo e insultando tutti coloro che capitavano a tiro. Risultato della “brillante operazione”, due ragazzi e una ragazza portati in Questura.
Di ritorno dalla manifestazione di Lucca, i compagni e le compagne si recavano nella piazza dove ancora i fascisti erano presenti, ben protetti da polizia, carabinieri, Digos.
Si è a questo punto inscenata la seconda parte delle provocazioni, con i fascisti che sputavano, insultavano e tentavano di aggredire i compagni e le compagne del Newroz e la polizia che, schierandosi a loro difesa, picchiava i compagni e le compagne.
Ancora una volta si è distinto il capo della Digos, fascista dichiarato ed abile picchiatore.
Un compagno del Newroz è stato refertato al pronto soccorso.
In seguito a questi fatti i compagni hanno deciso di fare un corteo fino alla questura, dove c’è stato un presidio durato tre ore, al termine del quale si è appreso che il fermo di uno dei ragazzi si era tramutato in arresto. (L’accusa è di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale: notare che il ragazzo era stato prelevato dai poliziotti mentre vomitava).
Il solito copione, dicevamo con la polizia a difesa dei fascisti, ma non intendiamo farci dettare il finale: la mobilitazione in città, contro la repressione montante (che vede militarizzato ogni aspetto della vita quotidiana, dalle telecamere in centro storico alla chiusura delle piazze, ai licenziamenti politici) continua: domani presidio in logge di Banchi a partire dalle ore 18,00.

Spazio antagonista Newroz