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L'ordine pubblico nella città di Pisa
by APPELLO Sunday, Sep. 28, 2003 at 4:35 PM mail:

APPELLO - Un giovane arrestato, due fermati per alcune ore in Questura.


Al pomeriggio a Lucca una manifestazione pacifica con migliaia di partecipanti, indetta da un ampio schieramento, dai Ds a Rifondazione, dalla Cgil ai Cobas, dal Movimento antagonista Toscano ai Disobbedienti fino alle organizzazioni del volontariato e dell'impegno civile, riempiva le strade cittadine in nome dell'antifascismo, della democrazia, contro la xenofobia e il razzismo, contro la presenza di Forza Nuova.

A Pisa poche ore dopo i giovani di Alleanza Nazionale organizzavano un banchetto in Corso Italia dove tra croci celtiche si assisteva alla esaltazione e all'apologia del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana, per contestare (da destra!) Fini che aveva censurato alcune manifestazioni tra cui un concerto neonazista e celebrazioni di gerarchi fascisti.

Un fatto gravissimo.

Ma altrettanto grave e ingiustificato è l'atteggiamento della Polizia e dei Carabinieri intervenuti, con la motivazione di ripristinare l'ordine pubblico in seguito a momenti di tensione verificatisi davanti al banchetto.Un intervento che ha gettato nel panico il centro cittadino. E' inammissibile che volanti della Polizia si lancino a velocità elevatissima in mezzo a Corso Italia affollato da famiglie e bambini. Abbiamo assistito ad una sospensione del diritto, per cui normali cittadini venivano fermati, schedati, insultati, alcuni picchiati. Neanche l'intervento di Ramon Mantovani, parlamentare del PRC di ritorno dalla manifestazione di Lucca, ha consentito di poter aprire un interlocuzione con le forze dell'ordine per conoscere le motivazioni delle schedature che stavano avvenendo.

Il risultato di questa gestione sconsiderata della vicenda è stato il fermo di un ragazzo e una ragazza, rilasciati nel corso della serata, e l'arresto di un terzo giovane che nel corso della notte è stato condotto al carcere Don Bosco.

Esprimiamo una profonda inquietudine di fronte al clima che si è voluto creare negli ultimi mesi nella nostra città con l'attuale "gestione" dell'ordine pubblico. Da mesi, infatti, qualsiasi manifestazione e richiesta di socialità, di spazi di aggregazione, di opposizione sociale, a partire dalla mobilitazione per la pace, vengono affrontati come un problema di ordine pubblico con una Questura che sceglie la linea della chiusura totale, nel rifiuto di qualsiasi interlocuzione dialettica.

Rivolgiamo perciò un appello a tutte le forze democratiche della città, alle associazioni, ai sindacati, ai partiti politici, ai singoli cittadini perché siano ripristinate le condizioni minime di agibilità politica e di democrazia reale.

 

Primi firmatari:

Chicco di Senape; Collettivo "Rosa Luxemburg"; Comitato antifascista e antimperialista pisano; Confederazione Cobas; Coordinamento dei Collettivi Universitari; Disobbedienti della Toscana; Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa; Libreria "Tra Le Righe"; Movimento antagonista toscano; Partito della Rifondazione Comunista; Associazione di cultura e politica comunista "Pianeta Futuro"; Rangers Pisa; Spazio Antagonista Newroz; Virgilio Baracchini, segretario dell'Unione Inquilini.
 

Pisa, 28 settembre 2003

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