Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/10/391217.php Invia anche i commenti.

Spinelli, comincia la caccia alle streghe. Perquisite le case degli studenti del Virgilio
by narcotrafficanti colombiani? Wednesday, Oct. 01, 2003 at 9:32 AM mail:

Spinelli, comincia la caccia alle streghe. Perquisite le case degli studenti del Virgilio.


Anche ieri si sono svegliati all’alba gli agenti del commissariato Trevi-Campomarzio, in caccia di qualche grammo di droga “non leggera”, hashish. Perché la stretta annunciata dal vicepremier Gianfranco Fini la scorsa settimana sembra iniziare dalle scuole. Perquisite sotto la direzione del commissario Antonio Del Greco 17 abitazioni di alcuni studenti del liceo romano “Virgilio”, denunciato per detenzione ai fini di spaccio un 17enne trovato in possesso di alcune dosi e segnalati alla Prefettura altri 5 minorenni come consumatori abituali. Sequestrati spinelli nascosti nei libri, nelle scarpe, nei motorini e nei caschi da scooter.
Il blitz fa seguito ad una serie di controlli effettuati nei giorni scorsi - lunedì notte altre 4 perquisizioni sempre a carico di studenti dello stesso liceo - e che ha coinvolto anche altri ragazzi degli istituti della Capitale (”Righi” e “Manara”). L’operazione di polizia è iniziata a giugno, grazie alle informazioni raccolte dal poliziotto di quartiere del commissariato alle quali si sarebbero poi aggiunte le denunce di alcuni genitori e professori dell’istituto.

Foto scattate nei corridoi ai cambi d’ora tra le lezioni di latino e matematica, oppure nel cortile, in una chiacchiera durante la ricreazione. Così la polizia ha riconosciuto i ragazzi e così li ha “richiamati all’ordine” ancora tra le coperte.
Ma di agenti in borghese, di adulti “estranei” all’interno del “Virgilio” che quelle foto abbiano potuto scattarle gli studenti dicono di non averne mai notati. «Un bidello, piuttosto» buttano lì. Un fotografo “interno” «forse pagato». «Ma ditemi chi però, se c’ha la “roba”, se la tiene in casa... » fa un’altro. C’è qualcuno che pensa anche all’ipotesi fotocamera, piazzata dalla polizia: «Fino all’anno scorso nella zona più appartata del cortile, quella dove qualche spinello girava, c’erano dei lavori... fili penzoloni dappertutto, tubi di plastica... forse, volendo, ci si poteva nascondere una microcamera... ». Ora quell’angolo è completamente sigillato, gli interventi di risistemazione sono alla “fase 2”, non si passa. Ma l’operazione è iniziata proprio a giugno, per le foto c’era modo.

Fatto sta che il clima, per molti, «è pesante». La scuola è a via Giulia, a un passo dalla sede dell’Antimafia, zona giocoforza sotto controllo. Poi c’è la storia del “Virgilio”. Da sempre caldo, non solo politicamente. 10 anni fa fu al centro di un vero e proprio traffico di stupefacenti. Oggi la situazione sembra più calma «anche più dell’anno scorso, chissà perché... » dicono altri. «Cosa succede allora? Ecco, solo qualche “canna” passata tra amici». Comunque «il primo giorno di scuola - raccontano - siamo stati accolti dalla cinofila, pare ordine della ministra Moratti».

Dopo i blitz notturni si muovono anche i professori, che stanno pensando di convocare un collegio docenti straordinario, mentre per oggi pomeriggio è previsto un consiglio d’istituto. L’ipotesi che la denuncia sia scattata da parte di un insegnante e soprattutto che i ragazzi vengano fotografati fa discutere. «Magari sul contenuto, il sequestro dell’hashish, siamo d’accordo. Ma sul metodo però davvero no, di questo passo mica andiamo a finire in un regime di polizia?» dice una prof. Ma per un’altra il problema è più complicato. «Questa mi sembra la solita operazione di facciata, messa a punto per far passare il messaggio “adesso ci pensiamo noi”, quando poi si sa che dal punto di vista della tutela dei ragazzi non serve assolutamente a nulla. La mia preoccupazione vera è che adesso a scuola ci sarà un clima di sospetto, tra gli studenti e nei confronti di noi insegnanti. Il rapporto pedagogico, basato in modo importante sulla fiducia, va a farsi benedire... ». E ancora: «Risultato di tutta la storia? Daremo la stura ai più facinorosi, agli ingovernabili. Che si sentiranno autorizzati a costruire la tesi del “complotto”. E a continuare a fare i comodi loro».
A sentir dire di perquisizioni invece i genitori, ancora ieri sera, cadono dalle nuvole. «No, i ragazzi non hanno detto nulla. Poi oggi (ieri, ndr) sono usciti alle 11, c’era la disinfestazione... ». Programmata da tempo, specificano. Dunque a casa nessuno sembra averne parlato. Davvero strano per un fatto che per le scale e le lavagne deve essere corso di bocca in bocca. Segno forse che l’effetto ottenuto, per qualche “tirata” punita esemplarmente, è la paura.


versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.