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http://italy.indymedia.org/news/2003/10/393522.php Invia anche i commenti.

[Bolivia]: la guerra del gas: report 1/10
by indybolivia. trad: garabombo Friday, Oct. 03, 2003 at 11:36 PM mail:

da http://bolivia.indymedia.org/

BOLLETTINO DELLA CSUTCB: CONFEDERACIÓN SINDICAL ÚNICA DE TRABAJADORES CAMPESINOS DE BOLIVIA


Mercoledi 1 ottobre: Continuano i blocchi stradali nella maggior parte delle aree di conflitto dell'Altipiano di La
Paz, nelle province di Manco Capac, Los Andes, Omasuyus, Larecaja, Muñecas, Camacho, Villarroel e parzialmente
Murillo. Nella giornata di ieri si sono svolte assemblee e riunioni consultive della CSUTB per proseguire nelle
proteste, approfondire il livello di scontro a difesa delle risorse nazionali e in ripudio del massacro di Warisata e
Sorata.

In agitazione anche i "maestri rurali" in appoggio a quelli "cittadini". Prosegue lo sciopero della fame, iniziato l'8 settembre, di alcuni dirigenti di organizzazioni di campesinos e del MAS (Movimiento al Socialismo) all'interno dell'emittente radiofonica Radio San Gabriel. Le condizioni fisiche di chi è in sciopero della fame risultano precarie.

Nella provincia di Aroma alle 6 di mattina si sono verificati degli scontri con i militari che hanno prima tentato di rompere uno dei blocchi stradali in atto e poi sono andati alla caccia di alcuni dei dirigenti presenti.
Ferite diverse persone, tra cui anche un bambino. Almeno 6 gli arresti.

La Federazione di Produttori di Carne si sono mobilitati in appoggio alla lotta indigena e contro questo governo
apparentemente democratico, ma che fino ad ora non ha cercato il dialogo. Ha intrapreso una marcia partita dal
mattatoio provinciale della città di El Alto e in direzione centro di La Paz, controllata da un apparato di polizia
ingentissimo. La marcia serve anche per rivendicare la libertà dei 30 esponenti della Federazione stessa che sono
stati arrestai giorni fa; l'arrivo è previsto nei prossimi giorni.

Nella città di La Paz intanto pensionati e studenti dell'Università Maggiore San Andres si sono mobilitati formando in strada una specie di tappeto umano in difesa del gas del popolo boliviano e contro l'ALCA.
E' in arrivo la MARCHA POR EL DERECHO A LA VIDA Y AL TRABAJO guidata dalla COORDINADORA EN DEFENSA Y RECUPERACIÓN DEL
GAS, in appoggio ai fratelli aymaras. La marcia comprende lavoratori e studenti di Cochabamba e Oruro, e si avvia
verso Warisata per promuovere l'incontro dei movimenti sociali boliviani. "Invitiamo a partecipare tutte le
organizzazioni della società civile, tutti i cittadini con una dignità e onesti, ad unirsi alla lotta dei compagni
operai e dei fratelli", ha dichiarato dalla marcia Oscar Olivera. La marcia è partita da Cochabamba marteci 30 e avanza sia a piedi che con degli bus. Passando attraverso l'Altiplano, tra Oruro e La Paz i manifestanti hanno potuto constatare come i militari abbiano rinforzato la loro presenza nei pressi di ponti e all'entrata dei paesi lunga la carretera. La partecipazione popolare e dei comitati di base è alta.

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Manifestazioni a COCHABAMBA: più di 3000 lavoratori hanno marciato energicamente contro il progetto di vendita del
gas al Cile e alle multinazionali straniere, riaffermando la validità dell'opzione recupero del gas e
dell'industrializzazione del settore per il paese tutto; netta opposizione al governo di Sanchez de Lozada. Al
termine della manifestazione bloccate diverse strade centrali del centro di Cochabamba, senza nessun intrvento della polizia. In città le mobilitazioni sono indette dal "pueblo trabajador cochabambino" che porta avanti una serie di rivendicazioni sociali da portare al presidente della Bolivia: annullamento della legge sugli idrocarburi - del
decreto 21060 - terra per i contadini - salario degno per i lavoratori. La marcia va inquadrata all'interno dello
sciopero generale illimitato proclamato dalla Central Obrera Boliviana.

Scontri all'Università di La Paz: scontri con la polizia al momento del tentativo di bloccare delle strade con
copertoni e legna bruciata. Blocco pacifico represso dalla GES (gruppo speciale di sicurezza) che ha sparato gas
lacrimogeni in grande quantità, non tenendo conto della presenza di donne e bambini sul posto.
Gli studenti hanno resistito dall'interno dell'Università.

foto della marcia di Cochabamba: http://bolivia.indymedia.org/es/2003/10/2803.shtml


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VERSO L'INCONTRO DEI MOVIMENTI SOCIALI

COMUNICATO DELLA COORDINADORA DE RECUPERACION Y DEFENSA DEL GAS

NUESTRA MARCHA POR EL DERECHO A LA VIDA Y AL TRABAJO
CON DESTINO A QUILACOLLO Y WARISATA

Las organizaciones populares y los movimientos sociales han iniciado exitosamente la lucha por la recuperación del
gas con masivas concentraciones en varias ciudades con decenas de miles de personas rechazando la venta del gas. En
las zonas aymaras del departamento de La Paz han muerto los primeros mártires de la lucha por la recuperación del
gas. Hoy a tres semanas de iniciada la lucha por la recuperación del gas estamos ante una nueva e inminente masacre en las zonas aymaras del altiplano paceño. Siendo que es el único sector movilizado contra la exportación del gas y por demandas sectoriales hoy en día, toda la fuerza del autoritarismo del estado va a recaer en la gente de las
provincias movilizadas. No podemos permitir que se dé una nueva masacre.Los trabajadores de la fábrica Manaco, en este momento se encuentran inmersos en una lucha por el derecho al trabajo, así como se encuentran miles de mujeres y varones en todo el país sin posibilidad de encontrar empleo, los trabajadores decimos NO QUEREMOS OBREROS EN LAS CALLES NI INDIGENAS ASESINADOS.

Hoy más que nunca necesitamos mostrar la unidad en los hechos y apoyo mutuo de los movimientos sociales y las clases trabajadoras, más allá de cualquier interés partidario y de los crecientes manejos caudillistas en esta lucha de todos los bolivianos por recuperar el gas.
Cochabamba 30 de septiembre del 2003






































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