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http://italy.indymedia.org/news/2003/10/402652.php Invia anche i commenti.

Bolivia,. la situazione a Santa Cruz
by by bolpress Thursday, Oct. 16, 2003 at 12:26 AM mail:

Santa cruz

Santa Crux. - La "normalità" che viveva la città ed il
dipartimento di Santa cruz i giorni scorsi, mentre soldati
sparavano contro i dimostranti nell'occidente del paese, arriva
gradualmente alla sua fine. Molte organizzazioni e regioni si
aggiungono alla protesta generalizzata di altri dipartimenti.

La strada al Beni è completamente bloccata nelle località di San
Julian e Cuatro Cañadas,, mentre le forze poliziesche si sono
ripiegate a Pailón dopo gli scontri che hanno causato il decesso di
un contadino e molti feriti.

La via che collega Santa Cruz con Cochabamba attraverso il Chapare
è oggetto di blocchi temporanei che sono poi tolti da esercito e
polizia, ma nella pratica non circola alcun veicolo e sembra una
strada abbandonata.

Questa mattina si è svolta una marcia della popolazione di Torno
dove si è provato a prendere e di incendiare l’Alcaldia.

Nel Nord della città, la marcia di un mezzo migliaio di
colonizzatori che è partita da Yapacaní alla testa di Cimar Victoire
ha garantito che arriverà alla città di Santa Cruz a dispetto
delle minacce di alcuni settori cruceños come "la nazione Camba" ed
il Comitato civico.

Intorno alle 11 della mattina una marcia convocata dal Mas e da altri gruppi
sociali è arrivata a plaza
24 settembre per condannare
l'atteggiamento del governo, contro il massacro degli abitanti di El Alto e La Paz
e chiedendo la rinuncia di Gonzalo Sanchez de
Lozada.

Durante la prima parte della giornata molte organizzazioni sindacali,
indigene e politiche si sono pronunciate contro l'attuale governo ed
esigendo di fermare il massacro di boliviani.

La confederazione di indigeni dell'Est boliviano (CIDOB) ha presentato
una lettera aperta al presidente Sánchez de Lozada dove si chiede
di fermare il massacro di boliviani e costruire un nuovo patto
sociale. La federazione di lavoratori del commercio al
dettaglio, che raggruppa migliaia di soci, ha emesso una mozione
decisiva dando 48 ore al presidente affinché risolva i problemi con il
dialogo e cessi di uccidere boliviani, in caso contrario si procederà alla
chiusura dei mercati, allo sciopero della fame e altre mobilitazioni.

Il movimento Sin Miedo di Santa Cruz , ha elaborato un documento articolato in tre punti : Goni non è più sinonimo di democrazia, il
popolo ha il diritto legittimo di manifestare e la richiesta di successione
costituzionale dopo le dimissioni di Gonzalo Sanchez de Lozada.

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