Da Bolpress: l'ex Difensora del Popolo strappa l'impegno del comandante dell'Esercito, che chiede non ci siano "provocazioni", a non usare le armi contro i manifestanti che premono per arrivare davanti alla sede del governo e rimanervi sino alle dimissioni del presidente

I militari si impegnano a non sparare contro i manifestanti se non saranno provocati (sic!, ndt)

(Bolpress. com) - C'è preoccupazione e timore per l'imponente marcia che vuole arrivare in Plaza Murillo (sede del Palazzo di Governo, ndt). Trattative dell'ex Difensora del Popolo hanno strappato un accordo con i capi militari perché non sparino contro i manifestanti fintanto che questi non li provochino. Si cerca la successione costituzionale (rinuncia del presidente, governo provvisorio retto dal vice o da un uomo scelto dal Parlamento ed elezioni, ndt).

Ana María Romero de Campero, ex Difensora del Popolo, insieme agli attivisti per i diritti umani che sono in sciopero della fame per ottenere la successione costituzionale del presidente della Repubblica, Gonzalo Sánchez de Lozada, hanno condotto trattative, questa mattina, con il comandante dell'Esercito, generale Juan Véliz, strappandogli l'impegno a non sparare contro i manifestanti che si avvicinano a Piazza Murillo, così da evitare un ulteriore spargimento di sangue.
Ma la condizione posta dai militari è che non ci siano provocazioni da parte dei manifestanti.
Per questo Romero de Campero ha fatto appello ai settori mobilitati a mantenere l'intento di entrare in plaza Murillo e rimanervi in forma pacifica, fino a che si imponga la soluzione politica al conflitto sociale, la stessa attesa da tutti i boliviani, come ha dichiarato.