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Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/10/410041.php Nascondi i commenti.

*ISLAMICI* al soldo del regime
by Luigi Monday, Oct. 27, 2003 at 4:14 PM mail:

Ecco chi e' la cosiddetta Associazione Musilmani Italiani

Nello strampalato fronte che si e' mobilitato contro la manifestazione del 6 dicembre e' stato recentamente arruolato tal Massimo Palazzi, che parla a nome della cosiddetta Associazione Musulmani Italiani. Egli ha diffuso a nome di questa associazione, su varie liste, un messaggio farneticante che invita al boicottaggio. Subito alcuni compagni hanno abboccato, senza sapere chia sia il sicofante Palazzi, e cosa non sia l'Associazione che presiede.
Riteniamo quindi doveroso diffondere questa nota, a prova di smentita del sicofante in questione.



Massimo Palazzi che preferisce farsi chiamare Shaykh Mawlana (*Nostro
Maestro, L‚Anziano*) Abdul Hadi è un romano poco più che quarantenne,
ex-mormone, ex-evoliano, ex-seguace di Rajneesh, convertitosi all‚Islam,
che oggi sostiene falsamente di essere nato in una famiglia musulmana.

Politicamente è stato sempre vicino all‚MSI e poi ad Alleanza Nazionale,
anche se un anno fa, un articolo sosteneva che stava per entrare nel
direttivo del Partito Radicale.

Una decina di anni fa, era redattore capo della rivistina Comunità
Islamica, che pubblicò un articolo in cui si sosteneva che i Diari di Anna
Frank erano falsi. La vivace reazione della comunità ebraica portò Palazzi
a fare una svolta di 180 gradi, riciclandosi come *Imam sionista*.

Oggi Palazzi scrive:

*Non esistono i 'palestinesi'. Non sono mai esistiti. È una finzione creata
da un esperto di pubbliche relazioni, la fantasia di un pubblicitario di
Madison Avenue. Non esiste alcuna 'intifada,' né di El Aksa né di altro.
Esiste invece un Pogrom delle Autorità Filistee, sia contro ebrei che
contro arabi, compiuto da Arafat e i suoi banditi. Le vittime principali
sono gli arabi stessi. Nel Corano c'è un unico riferimento al popolo
palestinese - quando si parla dei filistei*.

Palazzi ha un rapporto molto stretto con Dimitri Buffa, giornalista di
Libero e militante dell‚ala destra dell‚Associazione Amici d‚Israele, il
quale nei suoi articoli millanta entrature con i servizi segreti,
sostenendo anzi di agire nel quadro di qualcosa che chiama "Operazione
Capua": il vanto è però talmente infantile da lasciare seri dubbi sulla sua
veridicità.

Palazzi dirige varie associazioni, tra cui l‚AMI (Associazione Musulmani
Italiani) e l‚Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana. La prima
è un‚associazione già esistente, costituita da figli di ascari Somali che
hanno ricoperto ruoli di rilievo nel regime dittatoriale di Siad Barre: tra
questi, l‚ex-capo dei servizi segreti del regime. I due vicepresidenti
dell'AMI si vantano, in interviste pubbliche, di lavorare per conto
dell‚Ufficio K del Sismi.

Alcuni dirigenti dell'AMI sono stati coinvolti recentemente in una
complessa truffa riguardante un film su Ustica, finanziarie inesistenti e
squadre di calcio.

Palazzi dirige anche la *Scuola islamica di Roma*, fondata da un certo
Mohammed Shawky. Secondo l‚unanime testimonianza di chi lo ha conosciuto,
questo signore, di origine egiziana, era interessato a tutto fuorché alla
religione. Durante una perquisizione nei locali della Scuola islamica, la
polizia trovò non meno di trenta giovani ucraine. Shawky trascorse anche
un certo periodo in carcere per un‚oscura vicenda di droga. Il 12 aprile
del 2000, è stato trovato strangolato, e le sue attività sono passate in
mano a Palazzi.

L‚AMI non può aspirare a essere riconosciuta per meriti numerici, visto che
avrà al massimo qualche decina di membri. Per questo motivo, Palazzi si è
impegnato soprattutto nella distruzione di tutte le altre associazioni
islamiche, tramite accuse inventate di terrorismo, campagne di
demonizzazione e un costante lavoro dietro le quinte, sia con Libero sia,
negli ultimi tempi, con Magdi Allam.

Palazzi si vanta di essere iscritto alla Massoneria di rito scozzese, e di
essere *Gran Cancelliere dell'Ordine e Gran Precettore per la lingua
italiana del Supremo Ordine Salomonico dei Principi del Shekal*. È
coinvolto infatti in curiosi giri di titoli cavallereschi a dir poco
discutibili, fatti girare da vari agenti della Guardia di Finanza di Roma.
Palazzi si vanta anche di aver ricevuto il titolo di *cavaliere di Gran
Croce con Placca d'Argento dell'Ordine dell'Aquila Romana in Gremio
Religionis*, un ordine *dinastico* della famiglia Mussolini, istituito per
celebrare la RSI.

Nonostante la natura fantastica di gran parte delle sue pretese (sarebbe ad
esempio *professore* in un‚inesistente università di Velletri), il
personaggio è comunque assai stimato negli ambienti della destra sionista,
soprattutto all'estero.

Egli collabora anche con gli ambienti neo-conservatori americani: il 3
novembre, ad esempio, parlerà a Messina in un convegno che prevede anche la
partecipazione di Michael Ledeen, Daniel Pipes e Fiamma Nirenstein.

Palazzi ha fatto una visita di solidarietà all‚insediamento degli
estremisti ebrei di Hebron, è stato ricevuto dal presidente d‚Israele e ha
accompagnato Sharon a New York. Ha lanciato varie fatwa contro l‚Intifada e
persino una a sostegno di Berlusconi.


Campo Antimperialista
26 ottobre 2003

Si trovano ampie informazioni, meticolosamente documentate, su *Abdul Hadi*
Palazzi sul sito http://www.ifrance.com/amipalazzi.

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MANDATELO IN VACANZA
by roushan Monday, Oct. 27, 2003 at 5:20 PM mail:

al confino, mi consenta !

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giù le mani da Palazzi
by cittadino democratico Monday, Oct. 27, 2003 at 5:33 PM mail:

Il Maestro Abdul Hadi Palazzi è un rispettato saggio sufi che tiene regolarmente corsi di danza presso una palestra zen di Roma. Inoltre è ridicolo pensare che una persona che sia stato ricevuto dal presidente di Israele sia il fascista che insinuate voi. Egli si batte da anni, con conferenze, interventi e interviste su Libero, La Padania e L'Opinione, contro l'antiamericanismo e in difesa della democrazia.

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altro thread sul caso Palazzi
by tr Monday, Oct. 27, 2003 at 7:49 PM mail:

Qui c'è un altro thread sul caso Palazzi
http://italy.indymedia.org//news/2003/10/409753_comment.php#410105

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cittadino dei miei stivali
by roushan Wednesday, Oct. 29, 2003 at 2:23 PM mail:

lo squallido abd-el-sta minchia si batte coraggiosamente in favore della politica di deportazione e colonizzazione dello stato terrorista israeliano e del suo alleato imperialista americano, non c'è che dire un gran coraggioso, si schiera disinteressatamente dalla parte dei più deboli no ?
e pure ancor più squallido lo fa sotto le mentite spoglie di musulmano il che dovrebbe dargli più credibilità per metterlo in quel posto ai "confratelli"... ma da quando i servi striscianti del padrone possono piacere a un "cittadino democratico" ?
maometto se esiste vi fulmini alla prima occasione invece delle vergini troverete ad aspettarvi un'esercito di mandinghi e senza la vaselina...

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x roushan
by cittadino democratico Wednesday, Oct. 29, 2003 at 3:03 PM mail:

Colonizzazione di che? Israele esiste da quattromila anni. Lo Shaykh Abdul Hadi Palazzi ha comunque proposto la creazione di uno stato palestinese, sull'altra riva del Giordano però.

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roba da matti!!!!!!!!!!!!
by marco Wednesday, Oct. 29, 2003 at 5:16 PM mail:

Ho scoperto un intero sito dedicato a questo Palazzi, roba da matti, servizi segreti, omicidi, nazisti, sembra un romanzo ma è pieno di note documentate. http://www.ifrance.com/amipalazzi

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shaik dei miei coglioni
by roushan Wednesday, Oct. 29, 2003 at 6:43 PM mail:

chiamalo pure come ti pare resta sempre un'essere infame venduto ai potenti. con tutti i titoli che si è fatto mettere da gente squallida anche più di lui ci faccio la birra...
un pagliaccio senza dignità !! lo stato d'israele esiste dal 48 per autoproclamazione, un pò come la finta dinastia dei pahlevi.

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Viva Palazzi
by cittadino democratico Wednesday, Oct. 29, 2003 at 8:14 PM mail:

Queste diffamazioni contro uno dei più grandi saggi dei nostri tempi sono intollerabili e oscene. Voi di Indymedia non siete degni nemmeno di baciare la polvere dove ha camminato lo Shaykh!!!!!!!!!!!

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Shaykh Palazzi nei santuari della democrazia
by cittadino democratico Thursday, Nov. 06, 2003 at 10:56 PM mail:

Shaykh Palazzi nei s...
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Alcuni calunniatori rosso-bruni, ben identificati su questo forum, dapprima vengono a raccontare che Shaykh Palazzi sarebbe un "negazionista", poi cambiano versione e danno ad intendere che invece sarebbe "uno del movimento".

Quant'è falso e incoerente tutto ciò. Shaykh Palazzi è invece coerentemente e notoriamente anticomunista ed antifascista, in quanto è un intellettuale liberaldemocratico, le cui lezioni e conferenze sono gradite e benvenute nei santuari della democrazia anglosassone.

Leggiamo il testo del comunicato stampa relativo alla sua conferenza su "Islam e Democrazia" presso la Yale University, cioè presso l'Università in cui hanno studiato tanto il Presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush quanto eminenti esponenti dell'Amministrazione USA:


COLLEGE DEGLI STUDENTI DI YALE PER LA DEMOCRAZIA


COMUNICATO STAMPA

LO SHAYKH PROFESSOR ABDUL HADI PALAZZI
TIENE UNA CONFERENZA SULLA DEMOCRAZIA
PRESSO L'UNIVERSITÀ DI YALE


Il segretario generale dell'Associazione Musulmani Italiani ha tenuto una conferenza sul tema "Islam e Democrazia" nell'ambito della sessione annuale di incontri organizzati dal College degli Studenti di Yale per la Democrazia.


NEW HAVEN, Connecticut, 23 marzo 2003 - Lo Shaykh Professor Abdul Hadi Palazzi, segretario generale dell'Associazione Musulmani Italiani, ha tenuto una relazione dedicata a "Islam e Democrazia: teoria politica nel Corano e nella tradizione islamica" presso la Linsley Chittendon Hall dell'Università di Yale. La conferenza di Shaykh Palazzi è stata la seconda del ciclo organizzato per il 2003 dal College degli Studenti di Yale per la Democrazia (YCSD).

“In quanto leader della Comunità islamica italiana, Sheikh Palazzi sostiene i valori della democrazia, della libertà e della tolleranza - ha detto Matthew Louchheim, Presidente del College degli Studenti di Yale per la Democrazia. “Diamo il benvenuto alle sue posizioni che sfidano gli stereotipi e rappresentano la differenza nell'ambito del pensiero islamico.”

Sheikh Palazzi è ordinario di Studi mediorientali presso l'Istituto di Formazione per le Scienze Antropologiche di Roma, consulente di programmi RAI per il Medio Oriente, traduttore dall'arabo e dall'inglese. E' un imam di scuola sciafeita della Comunità islamica, direttore dell'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana, cofondatore musulmano e copresidente della Islam-Israel Fellowship e presidente musulmano della Jerusalem Embassy Initiative della Root & Branch Association.

Dopo aver risposto alle domande degli studenti di Yale, Sheikh Palazzi ha tenuto una conferenza stampa e concesso interviste ai media.


Il College degli Studenti di Yale per la Democrazia


Il College degli Studenti di Yale per la Democrazia è un'associazione dotata di personalità giuridica fra dottorandi presso l'Università di Yale. Il suo scopo è quello di preservare e rafforzare i principi della democrazia nel mondo. Sorto al fine di promuovere chiarezza di vedute e di riaffermare la necessità che le nazioni democratiche difendano se stesse da eventuali aggressioni totalitarie, il College intende proporre un'alternativa rispetto a quei gruppi della sinistra estremista che sono presenti in alcuni campus.


Per ulteriori informazioni visitare:
http://www.yale.edu/ycsd/press/palazzi.html

Per ulteriori informazioni su Shaykh Palazzi visitate:

- il sito dell'Associazione Musulmani Italiani
http://islam.italy.too.it

- il sito della Root & Branch Association
http://www.rb.org.il/Islam-Israel/islam.htm

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sharon è un terrorista di stato
by iso Monday, Nov. 17, 2003 at 8:38 PM mail:

responsabile di sabra e chatila e innumerevoli altre stragi sia di ebrei sia di cristiani e arabi ecc.

vada affanculo.

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SHARON UOMO DI PACE E DI DEMOCRAZIA
by cittadino democratico Wednesday, Nov. 19, 2003 at 4:36 AM mail:

SHARON UOMO DI PACE ...
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Il generale Ariel Sharon è un sincero democratico ed un uomo di pace, ed averlo oggi come amico e gradito ospite del governo italiano è un onore per tutti gli italiani democratici. L'impeccabile carriera militare di Sharon, i suoi ripetuti di combattente invitto contro il terrorismo integralista e contro i tiranni che opprimnono i popoli arabi è per tutti noi fonte di speranza, una prova vivente del fatto che la democrazia può sconfiggere i terroristi suicidi e metterli in condizioni di non nuocere. E' una gioia averlo a Roma proprio nei giorni in cui noi Italiani celebriamo i nostri eroi, gli uomini della Benemerita e dell'Esercito valorosamente caduti in quella stessa lotta contro il terrorismo che per troppi anni Israele è stata costretto a combattere senza il sostegno dell'Europa.

La precisione chirurgica con cui le infrastrutture terroristiche di Jenin sono state spazzate via senza nuocere alla popolazione civile, il saggio progetto di una barriera a difesa della pace che impedisca l'accesso dei terroristi suicidi in Israele, l'aver imprigionato a Ramallah Yasser Arafat, il più lurido e vile terrorista del secondo dopoguerra, sono tutti elementi che oggi fanno nascere spontanea l'ammirazione per un leader politico e militare che quest'oggi onora l'Italia con la sua presenza.

I fiancheggiatoti diretti e indiretti del terrorismo dell'Olp e di Hamas nulla possono opporre ai successi di Sharon, se non le calunnie relative al massacro di Sabra e Chatila, una faida inter-araba voluta dalla Siria proprio ai danni di Sharon e realizzata da Elie Hobeika. Dopo il massacro delle fosse di Katyn in Polonia, la propaganda stalinista seguitò per anni a raccontare che gli ufficiali polacchi trucidati a sangue freddo erano stati uccisi "dai nazisti", e non - come effettivamente avvenne - dall'Armata Rossa. Allo stesso modo, il regime neonazista siriano ha commissionato al suo agente Hobeika la strage di Sabra e Chatila, e la menzogna propagandistica secondo cui di quel crimine sarebbe invece responsabile Sharon seguita ancora oggi a circolare fra quanti - per loro ignoranza - non si sono mai documentati circa la verità storica. In realtà, se quel massacro di arabo-palestinesi da parte di arabo-libanesi filo-siriani non ha assunto dimensioni ancor più tragiche, e proprio grazie al pronto intervento umanitario dell'esercito israeliano guidato da Sharon. Come ha in più occasioni ricordato Rudolph Giuliani, per aver diffuso la calunnia di "Sharon responsabile del massacro" il New York Times è stato condannato a pagare alcuni milioni di dollari di risarcimento.

Nonostante le calunnie già smentite ma ancora pappagallescamente ripetute dai professionisti della disinformazione, per ogni sincero democratico la presenza di Sharon alla guida di Israele è oggi il pegno che la democrazia liberale non deporrà mai le armi di fronte al terrorismo finanziato dai dittatori arabi. E una certezza del genere è proprio ciò di cui l'Italia ha più bisogno in questo tragico momento.


Per questo oggi milioni di cittadini italiani democratici non possono che ripetere: SHALOM ALECHEM, BENVENUTO SHARON!


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La malafede di chi attribuisce a Sharon il massacro di Sabra e Chatila


I misteri d Elie Hobeika

UCCISO A BEIRUT L'UOMO CHE TENTO' D'INCASTRARE SHARON

di Dimitri Buffa

(da L'opinione delle Libertà, 25 gennaio 2002, p. 1)


E' morto così come è vissuto: travolto e dilaniato dagli stessi esplosivi che nella sua carriera di terrorista e di killer al soldo dei siriani aveva sempre dimostrato di sapere maneggiare.

Elie Hobeika, già comandante delle milizie cristiano maronite coinvolte nelle stragi di inermi palestinesi nei campi profughi di Sabra e Chatila il 16 settembre del 1982, è stato dilaniato da una carica di esplosivo (che ha provocato anche altri tre morti e quattro feriti) nella notte di martedì a Beirut nella propria abitazione, iperprotetta dai servizi segreti siriani, nel quartiere Hazmiyeh.

Hobeika stranamente non era stato citate neppure come testimone nel processo farsa che i soliti belgi politically correct con gli altri (ma non con sé stessi, specie quando si tratta di pedofilia) stanno cercando di fare celebrare a carico di un responsabile di repertorio, Ariel Sharon, coinvolto in quel massacro dalla trappola che i servizi segreti siriani gli tesero all'epoca.

Come sarebbero andate veramente le cose chi vuole può leggerselo nei capitoli 7 e 8 del libro "From Israel to Damascus", scritto dalla ex guardia del corpo di Hobeikah, Robert Hatem, in codice "Cobra", pubblicato integralmente su internet nel sito "fromisraeltodamascus.com". II tutto su licenza dell'editore Pride international publications di La Mesa in California.

Tale libro fu infatti bandito in Libano e lo stesso Hobeikah è riuscito a non farlo pubblicare nemmeno in Francia pagandosi i migliori avvocati con i soldi dell'attuale governo fantoccio del Libano, legato a doppio filo al sanguinario dittatore di Damasco Assad.

Naturalmente nessuno si è mai chiesto come mai colui che avrebbe perpetrato la strage di Sabra e Chatila per conto degli israeliani avesse potuto vivere fino a ieri tranquillamente in un Libano ormai filosiriano, esercitando per anni anche la funzione di ministro. Più precisamente è stato a capo dei dicasteri dell'elettricità, della sistemazione dei profughi (lui se ne intendeva molto su come sistemarli) e persino dell'aiuto agli handicappati.

Tragicomico il modo con cui i media telematici hanno dato la notizia questa mattina: secondo CNN news era morto ammazzato un ex ministro libanese, secondo la repubblica.it delle 9,31 era saltato in aria un ex leader della milizia cristiana.

Nessuno dei due redattori a quell'ora aveva in funzione il cervello per associare il nome di Hobeikah alla strage di Sabra e Chatila cui invece era e rimarrà indissolubilmente legato.

Secondo il suo ex braccio destro che adesso vive rifugiato chissà dove, le cose quel maledetto 16 settembre 1982, praticamente all'indomani dell'attentato che aveva fatto secco il presidente Bashir Gemayel, uno che doveva durare 6 anni e che invece restò in carica 20 giorni, sarebbero andate così: "erano stati gli uomini di Maroun Mashaalani, sconvolti dal loro uso regolare e non modico di eroina e cocaina, quella mattina a perpetrare uno dei peggiori macelli che la storia ricordi nel campo sul confine dell'ospeale di Gaza, all'entrata di Sabra."

L'ordine sarebbe partito per iniziativa di Hobeika, che faceva il doppio gioco tra Israele e la Siria. Hobeikah aveva convinto Sharon che in quei campi profughi ci fossero "almeno 2000 terroristi dell'Olp". Sharon aveva dato ordine di evacuare i civili e di arrestare i terroristi, se del caso ricorrendo alla forza. Lui invece trasmise al suo sicario e alla banda di miliziani drogati che quest'ultimo comandava un altro comando: "cancellare tutti dalla faccia della terra. Quando Sharon ebbe coscienza di quello che era successo, alle 6 del mattino seguente, "convocò immediatamente me e Hobeikah al quartiere generale".

'"Lo raggiungemmo - dice oggi Hatem - sul terrazzo di quell'alto edificio prospiciente l'ambasciata del Kuwait... gli ufficiali israeliani intorno a Sharon erano furiosi con Hobeikah, attribuendogli l'iniziativa della strage. Lui rispose che tutto era successo per via dell'oscurità. Sharon urlò: nessuno ti aveva d'etto di fare questa carneficina, se avessi voluto potevo procedere da solo con i miei carri armati... qualche minuto dopo, Hobeika ebbe un messaggio sul proprio walkie talkie da uno che disse di essere Paul. Gli chiedeva istruzioni: ci sono donne e bambini che devo fare? E Hobeika rispose, senza sapere che potevo sentirlo, è un problema tuo, non mi chiamare più."

"Vista la mala parata e le insignificanti scuse di Hobeikah, Sharon mangiò la foglia e ordinò agli israeliani di aprire il fuoco da quel momento fino alle 4 del mattino successivo su chiunque si fosse avvicinato a quei campi profughi, ma ormai era troppo tardi."

Così finisce il racconto di "Cobra", il guardaspalle di Hobeikah.

Che poi non può fare a meno di collegare l'omicidio di Bashir Gemayel con il massacro di Sabra e Chatila, delitti tutti consumatisi a distanza di poche ore.

"Non posso provarlo - dice oggi "Cobra" - ma per me il piano diabolico era stato concepito dai siriani per fare cadere il governo di Begin in cui Sharon era ministro della difesa". Cosa che puntualmente accadde.

Oggi il mondo conosce la verità in kafiah, quella politically correct, secondo cui il massacro sarebbe stato ordinato da Sharon. Senza domandarsi se un simile atto nefando gli potesse in qualche modo giovare.

Qualcuno in Belgio vorrebbe processarlo per questo. Senza però degnarsi di citare come teste questo Robert Hatem, che dice di potere giurare davanti a un giudice la verità contenuta nel proprio libro che circola solo su Internet, Di convocare anche Hobeikah, se non come imputato, almeno come teste d'accusa nessuno dei pm belgi ci ha maipensato. Adesso qualcuno gli ha chiuso la bocca per sempre. Casomai avesse avuto qualche scrupolo di vuotare il sacco.

Resta il comodo bersaglio Sharon, una specie di Berlusconi d'Israele, odiato anche dalla lobby ebraica di sinistra dentro e fuori dai confini mediorientali, e sicuramente meno imbarazzante da processare della rete di pedofili altolocati, molto vicini alla corona di Bruxelles, e probabilmente molto abili nel fare ritardare con tempi da giustizia all'italiana lo stesso dibattimento contro Dutroux.

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LIBANO, UCCISO IL LEADER CRISTIANO MARONITA CHE GUIDO' LE STRAGI DI SABRA E CHATILA

Elie Hobeika ammazzato insieme ad altre 4 persone

di Dimitri Buffa

(da Libero del 25 gennaio 2003, p. 13)


Gli hanno chiuso la bocca per sempre usando il metodo che lui stesso aveva brevettato in Libano. Elie Hobeika, l'uomo che guidò le stragi di inermi palestinesi nei campi profughi di Sabra e Chatila il 16 settembre del 1982, stato dilaniato da una carica di esplosivo (che ha provocato anche altri tre morti e quattro feriti) nella notte di martedì a Beirut nella propria abitazione, iperprotetta dai servizi segreti siriani, nel quartiere Hazmiyeh. Hobeika stranamente non era stato citato neppure come testimone nel processo farsa che i soliti belgi politically correct con gli altri stanno cercando di fare celebrare a carico di Ariel Sharon, coinvolto in quel massacro dalla trappola che i servizi segreti siriani gli tesero all'epoca.

Come sarebbero andate veramente le cose chi vuole può leggerselo nei capitoli 7 e 8 del libro "From Israel to Damascus", scritto dalla ex guardia del corpo di Hobeika, Robert Hatem, in codice "Cobra", publicato integralmente su Internet nel sito http://www.fromisraeltodamascus.com

Tale libro fu infatti bandito in Libano, e lo stesso Hobeika è riuscito a non farlo pubblicare nemmeno in Francia, pagandosi i migliori avvocati con i soldi dell'attuale governo fantoccio di Beirut, telecomandato dal sanguinario dittatore di Damasco Assad. Nesuno lo sa, o magari fa finta, ma Hobeika in Libano è stato fino a due anni orsono un ministro molto stimato: prima a capo del dicastero dell'elettricità, poi di quello per la sistemazione dei profughi, infine responsabile dell'aiuto agli handicappati. Secondo il suo ex braccio destro, che adesso vive rifugiato chissà dove, gli eventi quel maledetto 16 settembre 1982, all'indomani dell'attentato che aveva fatto secco il presidente Bashir Gemayel, «uno che doveva durare 6 anni e che invece restò in carica 20 giorni», sarebbero andate così: «erano stati gli uomini di Maroun Mashaalani, sconvolti dal loro uso regolare e non modico di eroina e cocaina, quella mattina a perpetrare uno dei peggiori macelli che la storia ricordi nel campo al confine dell'ospedale di Gaza, all'entrata di Sabra». L'ordine sarebbe partito per iniziativa di Hobeika, che faceva il doppio gioco tra Israele e la Siria. Hobeika aveva convinto Sharon che in quei campi profughi ci fossero «almeno 2000 terroristi dell'Olp». Sharon aveva dato ordine di evacuare i civili e di arrestare i terroristi, se del caso ricorrendo alla forza. Lui invece trasmise al suo sicario e alla banda di miliziani drogati che quest'ultimo impartiva un altro comando: «Cancellare tutti dalla faccia della terra». Sharon, avuta notizia della strage, alle 6 del mattino «convocò immediatamente me e Hobeikah al quartiere generale». Ma la storia, si sa, si può leggere come si vuole...

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Sharon a Roma con Casini e Pera

ROMA, 17 novembre 2003 - Sharon a Roma, primo giorno di visita, fra imponenti misure di sicurezza. E' stato ricevuto da Pera e Casini, domani è in programma un incontro con Berlusconi. La polemica per il recente e discusso sondaggio dell'Ue: "Siamo testimoni di UNA GRANDE ONDATA DI ANTISEMITISMO, CHE NON SI MANIFESTA SOLO CON GLI ATTENTATI". Un messaggio di apertura ai palestinesi: "Nei prossimi giorni vedrò il premier Abu Ala, il dialogo riprenderà. In quanto al Muro, è SOLTANTO UNO STRUMENTO DI DIFESA DAGLI ATTENTATI".

Una dichiarazione di grande intesa con il nostro paese. "L'ITALIA è IL PIU' GRANDE AMICO CHE ABBIAMO IN EUROPA", ha detto nell'incontro con la comunità ebraica. "DA QUANDO E' ARRIVATO SILVIO BERLUSCONI AL GOVERNO - HA CONTINUATO - LE RELAZIONI TRA ITALIA E ISRAELE SONO MIGLIORATE".

Per Sharon inoltre, l'Italia nella sua veste di presidente di turno della presidenza europea "ha anche aiutato a migliorare i rapporti di Israele con il resto d'Europa. NON ABBIAMO MAI AVUTO NELLA PRESIDENZA DI TURNO UE UN PAESE AMICO COME QUELLO OGGI RAPPRESENTATO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN CARICA".

Nel suo incontro con la comunità, Sharon ha lanciato un appello: "Israele è l'unico posto al mondo dove gli ebrei possono vivere da ebrei, dunque vi invito a tornare a casa. I genitori devono mandare i propri figli in Israele a studiare e a conoscere la Bibbia e imparare la storia e la lingua".

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ne vuoi sapere di più?
by informato Wednesday, Nov. 19, 2003 at 6:39 AM mail:

Per saperne di più sugli spammatori Zio Frankie / cittadino democratico, cioè sul finto musulmano Abdul Hadi Palazzi e la sua virtuale "Associazione musulmani italiani", andate qui:

http://www.ifrance.com/amipalazzi/

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MArtinez deficiente o masochista
by Zio Frankie Wednesday, Nov. 19, 2003 at 11:42 AM mail:

Ma questo nazista di Martinez è davvero così deficiente o è solo un masochista.

Ha dei guai spaventosi: fa parte di una banda che è sotto inchiesta per istigazione al terrorismo, è colpevole di avere pubblicamente solidarizzato con i terroristi iracheni che hanno fatto strage dei Carabinieri, e invece di darsi una regolata continua come niente fosse a pubblicizzare il sito pieno di calunnie che lui stesso ha messo in rete sotto il falso nome di "Francesca Russo" e a pensare ai biglietti di auguri di Andreotti.

Eppure - quanto a biglietti d'auguri - di recente lui stesso ne ha ricevuti alcuni che non sono niente male. Quello di Luttwak ad esempio, spedito in diretta TV. Non sappiamo se ne abbiano ricevuto copia anche il Sismi e l'Arma dei Carabinieri.

Fatto sta che Martinez potrebbe pure iniziare a darsi una regolata...

A meno che ormai - a forza di frequentare certa gente - non sia sorta anche in lui la vocazione al martirio.

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