piccolo intervento sull'assemblea metropolitana --scriverò per 5 minuti poi stacco la corrente :))

un piccolo intervento sull'assemblea metropolitana di ieri sera:
-nn sono di milano [premessa]
Più che dall'alta partecipazione sono stato piacevolmente sorpeso dall'atteggiamento dimostrato da praticamente tutt* i partecipanti. erano anni che guardando a milano nn si sentivano posizioni e nn si coglievano atteggiamenti così "concilianti" _che nn è il termine più opportuno_
troppe volte ho visto assemblee con magari centinaia di persone tenute in scacco da qualche "prima donna", sulla base di scazzi magari decennali. quindi primo dato positivo, per me, l'aver superrato questo atteggiamento di partenza. L'analisi che è stata fatta [nn dirò da chi] sul fatto che in questi anni nn siamo riusciti nemmeno a rispondere come un fronte comune agli attacchi agli spazi sociali è credo centrale, ma aggiungerei, per rimarcare quanto scritto sopra, che più hce nn essere riusciti a farlo, non abbiamo voluto farlo. Questo passo credo sia una crescita e un miglioramento assolutamente necessario. Il bisogno di mettersi in rete e di trovare un minimo comune denominatore è stato espresso chiaramente con la centralità dell'argomento "precarizzazione" che si estende a trecentosessanta gradi. fondamentale per me a questo punto sarebbe individuare dei trend [di temi ma anche di modalità] da riprodurre nei diversi territori, anche ma non per forza in simultanea, senza il bisogno di trovare campagne come il reddito di cittadinanza che aprirebbero la necessità di un estenuante dibattito teorico fra le varie componenti, per altro già fatto in passato senza troppe convergenze. individuare dei trend come potrebbero esserlo lo sciopero delle telecamere della lombardia, oppure lo sciopero delle macchinette degli autobus, magari in concomitanza con gli scioperi, hce siano o meno generali. dobbiamo fare degli sforzi di fantasia per individuare modalità nuove di azione che tengano conto di tutti i cambiamenti che riguardano il mondo del lavoro e della produzione..e mi sembra che su questo piano si stia lavorando "con profitto:))".
Può darsi che quest'assemblea sia solo il classico incontro ciclico in cui ci si incontra e si fanno due, o quattro chiacchiere,ma mi sembra che cmq era qualche annetto che nn si faceva nemmeno una cosa simile, nn sento tanto il bisogno che da incontri come questo nasca un'agenda o un appuntamento di piazza particolare, insisto sull'importanza che da questo e da altri eventuali incontri, escano delle relazioni, dei trend , la voglia di mettersi in rete rispettando le autonomie di ciascuno e valorizzando le differenze di percorso hce hanno invece rappresentato negli ultimi anni dei muri impenetrabili.
come già è stato detto ieri abbiamo degli strumenti che ci consentono di tenerci in contatto nonostante le distanze, usiamoli, sfruttiamoli, diffondiamoli. in fondo è sufficiente un minimo di coordinazione e un minimo di rispetto reciproco, non potremo mai essere d'accordo tutt* su tutto..forse è la volta che l'abbiamo capito??..speriamo.
con queste semplici percauizoni possiamo fare ancora molto, superando logiche di appartenenza e coordinandoci un minimo via rete possiamo ancora decidere "che tempo fa"
grazie a chi ha letto
baci
alaxsa [bergamo]