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Scorie, Matteoli esclude il ritiro del decreto
by da repubblica Tuesday, Nov. 25, 2003 at 6:18 PM mail:

Il ministro dell'Ambiente: "Il nome di Scanzano c'è ancora". Giovedì il Consiglio dei ministri emenderà il testo.

ROMA - Allo stato attuale "escludiamo il ritiro del decreto legge". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, in merito al provvedimento sullo stoccaggio delle scorie nucleari al termine della riunione in commissione ambiente della Camera.
"Il nome di Scanzano non è scomparso - ha precisato il ministro rispondendo ai giornalisti - e non poteva scomparire in questa sede".

Il ministro ha aggiunto che nel Consiglio dei ministri di giovedì prossimo "si potrà esaminare la possibilità di emendare il decreto, e la riunione ci sarà dopo due giorni di dibattito parlamentare sull'argomento". Matteoli ha sottolineato quindi che a disposizione dell'Esecutivo ci saranno giovedì "tutti gli strumenti" per affrontare la questione. "Tutte le parti sono consapevoli che dobbiamo individuare un sito dove ricoverare i rifiuti nucleari italiani" ha precisato Matteoli. Il ministro ha però rilevato che resta da verificare se si debba trattare di un unico sito o di una rosa di luoghi per lo smaltimento, "dipende da quello che verrà fuori dal dibattito". Un dibattito che in commissione si è svolto - ha detto - serenamente e seriamente anche da parte delle opposizioni, "sono anch'io sereno e penso che attraverso il Parlamento si possa trovare una soluzione".

Quanto alle proteste delle popolazioni lucane, il ministro ha detto che da parte della gente di quella regione ci si attende disponibilità. Matteoli ha parlato anche di interventi che puntano a cancellare il nome di Scanzano tra i possibili siti, ma altri ancora ce ne sono stati con i quali veniva richiesto l'inserimento di ulteriori siti. "Se il Parlamento procede verso la soluzione del problema, è evidente che da qualche parte dobbiamo collocare le scorie".

Tocca al ministro Carlo Giovanardi spiegare l'iter che si prospetta. "Il decreto verrà modificato nel senso che le scorie verranno provvisoriamente stoccate e messe in sicurezza dove si trovano sul territorio, cioè a Caorso, Latina, Vercelli, e quindi non verranno trasportate a Scanzano Jonico". Successivamente verrà nominato un commissario che "dovrà approfondire insieme alla comunità scientifica, alle regioni e agli enti locali se c'è la possibilità di avere un sito di stoccaggio definitivo che abbia caratteristiche migliori di quelle identificate in Scanzano Jonico". Quello che non si può ammettere, per Giovanardi è tenere le scorie "stoccate in maniera assolutamente inadeguata in più di 120 siti". Scanzano resta come ipotesi "insieme a tante altre località che possono essere indicate in un approfondimento come località vocate allo stoccaggio definitivo

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