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PERQUISIZIONI ALL'UNIVERSITA' DI TORINO
by COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO Thursday, Nov. 27, 2003 at 6:39 PM mail:

3 COMPAGNI UNUIVERSITARI E 2 STUDENTI MEDI PERQUISITI E DENUNCIATI PER "ISTIGAZIONE A DELINQUERE". LA COLPA: AVER DIFFUSO UN VOLANTINO IN SOLIDARIETA' ALLA RESISTRENZA IRACHENA. PERQUISIZIONI ANCHE 2 SPAZI AUTOGESTITI DENTRO L'UNIVERSITA'.

Questa mattina la digos di Torino, su mandato del Pm Onelio Dodero, ha perquisito l’abitazione di 5 studenti. Con un ordine della procura di Torino, alla ricerca di armi ed esplosivo, sono stati perquisiti anche due spazi autogestiti all’interno di Palazzo Nuovo prima che l’università aprisse i battenti. Degli studenti 3 sono studenti universitari, due del Collettivo Universitario Autonomo, uno degli Universitari in Lotta e due sono studenti delle scuole medie superiori.
La polizia ha sequestrato sia nelle abitazioni come negli spazi, computer, volantini, manifesti. A tutti è stato notificato un avviso di garanzia con l’accusa di istigazione a delinquere, relativo alla diffusione di un volantino in sostegno della resistenza Irachena, per il ritiro delle truppe occupanti italiane in Iraq.
La questura si è mossa dopo che la destra cittadina ha vomitato accuse nei giorni scorsi ai danni degli studenti. Agostino Ghiglia da giorni fa proclami contro la presenza dei collettivi di sinistra all’interno dell’università, per la chiusura degli spazi, per negare addirittura la libertà di pensiero. La Lega Nord si mobilita come è avvenuto l’altro giorno, per l’espulsione dei “terroristi rossi e islamici” dall’università. La carta stampata della destra più becera e forcaiola (Il Giornale) chiede a gran voce l’espulsione dei singoli responsabili dall’Università e provvedimenti penali. Così, la solerte questura di Torino, su mandato probabilmente del ministro dell’interno Pisanu, già intervenuto nei giorni scorsi, accontenta subito fascisti e razzisti, mettendo in atto un’ intimidazione nei confronti di studenti riconosciuti nell’università e nelle scuole superiori come studenti che si oppongono alla guerra, che si autorganizzano e lottano contro la mercificazione del sapere, contro le riforme che vorrebbero le scuole aziende, contro il fascismo e contro il razzismo.
Gli viene contestato un reato che ha dell’assurdo: per avere espresso un’ idea non appiattita e non omologata alla cultura guerrafondaia che sta imperando in Italia, si diventa istigatori a delinquere.
In un momento di limitazione delle libertà di pensiero, di censura preventiva ed effettiva, di intimidazione, le forze di governo sentenziano e le questure del caso applicano, così come è avvenuto in televisione dove un programma di satira viene censurato, così avviene nella nostra università, dove per un volantino si è perquisiti e denunciati. Pensiamo inaccettabile questo tentativo di farci stare zitti e valutiamo pericoloso il clima fascista che si sta instaurando.
Leggiamo in quanto sta accadendo una strategia organizzata sì dalle destre, ma attuata da tutti quegli organi istituzionali che ancora una volta preferiscono sviare l’attenzione sui grandi temi sociali, come la guerra, i diritti , i bisogni, attraverso strategie di ben vecchia memoria. Temi ma soprattutto pratiche di lotta che compagni e compagne hanno sempre messo al centro del proprio agire politico dentro l’Università, l’anno scorso con una lunga e partecipata occupazione di due atenei torinesi, quest’anno con un percorso di ri-appropriazione diretta di quanto l’università-azienda ci ha privati negli ultimi governi: occupazioni di case, delle mense, occupazioni simboliche contro i festeggiamenti x il seicentenario dell’università, scioperi generali assieme a docenti e lavoratori.
Come studenti/studentesse come compagni/e come indagati/e continueremo le nostre lotte senza fare un passo indietro!!!!
COLLETTIVO UNIVERITARIO AUTONOMO

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