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PROCESS RINVIATO AL
by Movimento Antagonista Toscano Friday, Dec. 05, 2003 at 2:47 PM mail:

L'AULA BUNKER E' UNA INSOSTENIBILE PROVOCAZIONE

L'AULA BUNKER E' UNA INSOSTENIBILE PROVOCAZIONE

In un contesto architettonico blindato è stato rinviato al 2004 il processo per i fatti accaduti a Firenzeil 13.5.99.
In un'aula opprimente, con gabbie per detenuti coi vetri blindati, con ben 15 telecamere (per una videosorveglianza totale) con video e tv che proiettano costantemente l'immagine degli imputati. Con accesso che ha dell'incredibile: si entra solo attraversando una sorta di check point, consegnado (previa registrazione) il proprio documento d'identità. A chi sbalordito domandava il motivo di questa procedura invasiva, il carabiniere di turno rispondeva così: "questa è la procedura in vigore per questa aula" (Altro che aula confortevole e moderna, ci siamo trovati a dover subire -per questa volta- una pratica d'ottocentesca memoria). Abbiamo, inoltre, notato l'assenza della rituale icona con su scritto "LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI" (un altro carabiniere ci ha risposto che era recentemente caduta e non rimessa a posto, come dire che in questa aula non si sente nemmeno il dovere di mantenere in piedi quell'aura mistificatoria che sorregge, nei fatti, procedimenti penali come questo.
Ma ben più grave è il messaggio che traspare da questa mattinata: chi si è opposto ai bombardamenti di Belgrado, alla violazione dell'allora governo d'Alema, della Costituzione Italiana (che, come si sa, ripudia la guerra) deve essere trattato giudiziariamente come i mafiosi, le cosche criminali, i terroristi. Altro messaggio grave che traspare da questa mattinata è che il pubblico DEVE ESSERE TENUTO LONTANO.
Di fatto è così,
ma qualcosa non ha funzionato, oggi, al presidio in solidarietà con gli imputati erano in tanti fuori via dell'agnolo 8, in tanti a sostenere l'insostenibilità di questo luogo e soprattutto l'insostenibilità di questo processo.
Evidentemente la favoletta, narrata dal 13 maggio 1999 ad oggi del buono e del cattivo manifestante non l'ha bevuta nessuno.
Ringraziamo tutti i presenti e, fin d'ora, annunciamo una forte mobilitazione per le date che sono state indicate per le prossime sedute:
21.5.04 e 7.6.04
(il presidente del Tribunale aveva indicato la data del 28 maggio, ma opportunamente gli è stato fatto notare la coincidenza temporale con l'anniversario della strage di Via Dei Georgofili dove, ogni anno, difesa e imputati sono impegnati a mantenerne viva la memoria).

segue il volantino distribuito:

QUANDO LA GUERRA LA FACEVA IL CENTROSINISTRA…
5 DICEMBRE PROCESSO PER LO SCIOPERO - MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA NATO NEI BALCANI DEL 13.5.1999 - PRESIDIO ORE 9 PRESSO AULA BUNKER (Via S.Verdiana)

Il 13 maggio 1999 lo sciopero delle organizzazioni di base fu un grande successo (a Firenze 3.000 in piazza). Lo sciopero dimostrò la possibilità di lottare contro la guerra dichiarata dalla NATO alla Jugoslavia, guerra sostenuta dal governo di allora, guidato da D’Alema, e definita da CGIL-CISL-UIL “una contingente necessità”. Sciopero e manifestazioni dimostrarono la crescita, nell’intero paese, della consapevolezza sull'assoluta infondatezza delle ragioni della guerra. A corteo concluso davanti al Consolato Americano partirono, senza preavviso, durissime cariche poliziesche: candelotti sparati ad altezza d’uomo, 5 manifestanti costretti alle cure ospedaliere, mentre tanti altri contusi evitarono gli ospedali. L’atteggiamento delle forze dell’ordine fu conseguente alla circolare D'Alema-Iervolino ("perché non vengano tollerate manifestazioni contro basi militari e sedi governative"). Un paese in guerra adegua il comportamento della propria polizia alla situazione bellica. Partì una veemente campagna di stampa, costruita per buona parte sulle veline rilasciate dalla Questura, in cui si distinse “Il Giornale”. Un video mostrò l’esatta dinamica delle cariche - video ripetutamente fatto vedere dalla trasmissione “Striscia la notizia”, anche, strumentalmente, negli scorsi mesi per ricordare, durante la guerra all’Irak come si comportava il centrosinistra al governo. Alla campagna stampa seguirono perquisizioni, senza alcun esito, e 46 denunce utili a confezionare “un caso Firenze” con la tentata criminalizzazione delle strutture dell’autorganizzazione sociale.
Oggi, a completamento delle cariche di allora, arriva il processo. I reati per cui si processa non hanno niente di eccezionale (“resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale, blocco stradale”), sono semplici specchietti per allodole. Il vero obbiettivo è quello di allontanare lavoratori, lavoratrici, disoccupate/i dalle esperienze di lotta, dalla partecipazione diretta alle mobilitazioni contro la guerra infinita. Il processo è politico, e non saranno gli imputati a doversi difendere: il disastro umano-ambientale (vi ricordate “gli effetti collaterali”?) nei Balcani è di fronte agli occhi di tutti. Così come il fallimento totale della presunta “guerra umanitaria”, come le tante morti provocate dai proiettili all’uranio impoverito. E’ la guerra NATO, il cui senso ed i cui esiti a 4 anni di distanza sono comprensibili per chiunque, a dover essere processata. L'AULA BUNKER E' UNA PROVOCAZIONE ULTERIORE, il suo utilizzo
rappresenta solo la volontà, anche simbolica, di criminalizzazione.
Allora non c’era Berlusconi al governo. C’era il centrosinistra, che aveva introdotto il lavoro in affitto, istituito i GOM (protagonisti dei massacri effettuati a Bolzaneto), represso duramente la manifestazione di Napoli pochi mesi prima del massacro e dell’omicidio di piazza del luglio 2001 a Genova. In questi giorni abbiamo visto l’ennesimo capolavoro del centrosinistra che ha tolto le castagne dal fuoco ad una maggioranza lacerata, trasformando il lutto in unità nazionale. D’Alema (che sta nella medesima Internazionale socialista con il guerrafondaio Blair) ha parlato chiaro: non è il momento di ritirare le truppe. All’unità nazionale del centrodestrasinistra corrisponde l’ammucchiata frontista “del tutti insieme appassionatamente per battere Berlusconi” con Bertinotti già candidato a ministro (pur in assenza di programma). Noi stiamo da un’altra parte, combattiamo la globalizzazione capitalistica e la guerra, costruendo movimento d’opposizione, relazioni internazionali dal basso, risposte nella società allo sfruttamento, al carovita, ai bisogni insoddisfatti.
Dopo l’aggressione anglo USA all’Irak, una guerra per il controllo del petrolio, già pagata con il petrolio irakeno, la guerra infinita si è estesa a tutto il medio oriente. La distruzione della vita civile, le epidemie, i Corpi militari d’occupazione per far tornare indietro di un secolo, in pieno colonialismo, l’orologio della storia. Un anello nella strategia della guerra, duratura e permanente, decisa dagli USA per sfruttare la loro assoluta supremazia militare e cercare di mantenere l’egemonia sul sistema mondo nel ventunesimo secolo, fermando la crescita di Cina e U.E.

VIA LE TRUPPE DALL’IRAK, BASTA CON LO SCIACALLAGGIO POLITICO CHE TRASFORMA IL LUTTO IN RETORICA NAZIONALISTA, PALESTINA LIBERA.
Rivolgiamo un pressante appello a tutti coloro che continuano a manifestare contro la guerra, perché sostengano direttamente i processati del 13 maggio. Sostegno politico manifestando il giorno dell’apertura del processo (5 dicembre) e facendo pervenire prese di posizione. Sostegno materiale con testimonianze e contributi economici per sostenere la difesa degli imputati


MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO

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