sullo sceriffo Greco e gli sgomberi pisani
UN SABATO QUALUNQUE, UN SABATO PISANO
Pisa, 06 dicembre 2003: un violento risveglio per gli occupanti dei collettivi dei medi pisani. Subito dopo aver sgomberato il laboratorio delle disobbedienze Rebeldia in via Trieste la polizia si č concessa un’altra brillante operazione, effettuando lo sgombero violento dello spazio occupato dagli studenti medi per tre giorni in Via Marche, traducendo in tutto in Questura venti compagni per identificazione e schedatura. Ai compagni che si opponevano all’ennesima operazione repressiva non sono stati lesinate mazzate e minacce. Il solito copione che vede ormai da tempo protagonista lo sceriffo-capo della Digos Greco e i suoi fidi seguaci, sempre pronti a ripristinare l’”ordine pubblico” con ogni mezzo necessario e comprimari tutte e tutti coloro che assistono silenti o complici ad un innalzamento inaudito della repressione in quel di Pisa. Il movimento degli studenti medi aveva saputo centrare questioni fondamentali e aveva dimostrato un’estrema maturitą nella prassi e nei contenuti: proprio per questo gli si č voluto dare un messaggio chiaro e forte. In una cittą che i poteri forti vorrebbero pacificata e deserta di idee e progettualitą politica, tutto quello che contribuisce a tentare di cambiare lo stato di cose presenti viene zittito con sgomberi, cariche, minacce, denunce…. Auspichiamo che la cittą questa volta si svegli e risponda compatta a queste provocazioni. Per oggi č convocato un presidio in Logge di Banchi, e per sabato 13 dicembre č prevista una manifestazione corteo. Invitiamo tutti e tutte a partecipare a queste mobilitazioni, continuando le lotte sociali che la repressione vuole cancellare.
Spazio antagonista Newroz
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