Tagliati i cavi, rimossi o danneggiati gli apparati utilizzati per tenere sotto controllo strade e luoghi pubblici

MILANO - «Noi conosciamo te, le tue abitudini, le/i tue/tuoi amanti e quanto sei brav* a tirare su una canna... con ogni mezzo abbiamo fatto in modo di disattivarci». Questi alcuni passaggi della rivendicazione online sul sito Indymedia di un episodio avvenuto stanotte a Milano: sessantanove telecamere a circuito chiuso,
Una videocamera a Milano
collocate in altrettanti punti aperti della città per controllare traffico e movimenti, sono state oscurate tramite azioni come il taglio dei cavi, la rimozione fisica o l'oscuramento. L'azione è stata rivendicata via e mail all'Ansa e ad altre testate, e porta la firma «69 vcc, videovoyeur contro il controllo». L'azione di sabotaggio conto le telecamere è stata confermata dagli investigatori. Nella mail di rivendicazione viene dato l'elenco completo delle vie in cui le telecamere sono state oscurate.

PRECEDENTE - Già nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2003 un'azione simile aveva coinvolto 101 telecamere.

IL GARANTE - Il sito del Garante della Privacy segnala sul tema che la materia non è ancora regolata dalla legge con specifiche disposizioni, ma nel provvedimento generale del Garante del 29 novembre 2000 sono richiamati i principi fondamentali ai quali chiunque intenda svolgere attività di videosorveglianza deve al momento attenersi. Un’apposita sezione del sito è dedicata alla cosa, e sono anche presentati i risultati un'indagine effettuata nello stesso anno.