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http://italy.indymedia.org/news/2003/12/446928.php Invia anche i commenti.

tessuto connettivo metropolitano-resumè da torchiera
by ipz Wednesday, Dec. 17, 2003 at 4:50 PM mail:

In ordine sparso restituisco qualche appunto preso domenica pomeriggio in torchiera, in occaione di uno degli incontri di approfondimento all'interno dei tre giorni organizzati durante le svariate metrpolizzazioni.ah, faccio delle aggiunte, piccole, ma mi è inevitabile, d’altra parte esiste neutralità nella comunicazione?

Fare fronte comune davanti alla sensazione di ineluttabilità che cerca di insinuarsi nelle nostre vite, perché l’orologio umano non sia quello dei tempi di produzione, per continuare a coltivare spazi di libera creatività.
Vorrebbe essere un gruppo che tutela l’individuo, salvaguardandone la possibilità di godersi il vero agio ricreativo.

Quindi non è un’esperienza totalizzante, ma necessita strumenti, definiti agili, flessibili, fluidi, anche se ne si riconosce la non neutralità. Le competenze utili per usarli sono elemento caratterizzante del gruppo. Ci si è interrogati quindi sulla capacità di questo sistema di ridurre il digital divide, di rendere accessibili macchine e competenze(qualcuno ha già risposto con un sì, questo già avviene), di fare sì che questo non sia un limite per chi si avvicina, ma una ricchezza in più. Sono competenze in linea di massima autoreferenzilali, che comunicano fra loro tramite la rete.
Anche la formazione rende possibile l’approcio e l’uso della tecnologia; è un sistema che, a confonto con un sistema gerarchizzato e verticistico, è più lento in partenza, perché richiede appunto che ogni individuo abbia delle conoscenze trasversali, ma poi in corsa prende sempre più velocità, esponenzialmente, proprio perché si espande in uttte le direzioni (alto,basso, terza e quarta dimensione..).
E’ quindi assolutamente orizzontale, con un netto rifiuto della delega e conseguentemente del fare egemonico (aggiungo qui una domandina: delle decisioni vanno prese, ci sono dei meccanismi che per forza richiedono una gestione del potere, come si fa?)
Il tessuto metropolitano qui descitto è impregnato da una densa e alta connettività, intesa non solo come strumenti di comunicazione tecnici, ma anche come relazioni umane, di cui si è più volte parlato ribadendone la centrealità e l’importanza: in un tempo in cui viviamo l’atomizzazione degli individui finalizzata alla produttività, lo scambio umano, culturale, diventa origine di disordine, fuori controllo, insofferente verso il principio stesso di autorità.
Attraverso questi piani e insiemi si incontrano diversità e contraddizioni. Non è una complessità generata da pochi giganti, è una complessità di piccole cose, da cui si parte per costruirne la mappa, sia in senso lato che pratico-geografico, sul territorio metropolitano, che poi vai a vedere si espande all’intera regione.

Produzione di senso e di immaginario, insinuandosi negli stereotipi dei miti generati dal consumismo per sovvertirli, generando a sua volta miti e immagini condivisi, riproducibili, comunicabili, positivi.

Da tutto questo si è usciti con tre punti che secondo me possono essere utili per l’esportazione di tutte queste intenzioni metodologiche: rete digitale, formazione, rete territoriale.

Baci
ipz

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