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natale contro la repressione
by tuttosquat Wednesday, Dec. 24, 2003 at 8:48 AM mail: asilosquat@autistici.org

due giorni contro la represssione a Torino

Oggi pomeriggio a Torino secondo giorno di mobilitazione contro la repressione dopo l'assemblea pubblica che si e' tenuta ieri al Fenix.
ore 17 in via Garibaldi angolo corso Palestro. venite numerosi...

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UN GIOIOSO NATALE CI ASPETTA QUEST'ANNO


Qui a Torino si avvicina il 2006, l'anno fatidico su cui amministratori e bonzi industriali puntano per raggranellare ancora più denaro e potere.
Un 2006 che dovrebbe presentare al mondo, durante i quindici giorni delle olimpiadi invernali, una Torino ripulita da tutte le magagne, pitturata a nuovo e da cui siano scomparsi, anche visivamente, tutti i segni di anticonformismo e di rifiuto.


Basta alzare gli occhi per vedere il boom di telecamere montate in città quest'anno per controllarci sempre meglio!!.Forse per festeggiare l'istituzione del nuovo ministero sulla privacy!!!
È l'atmosfera che ovunque è diventata pesantissima


Le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti, che scioperano senza mediazioni per la propria sopravvivenza, vengono definiti dal potere e dai giornali “criminali”. E i sindacati confederali si accodano al coro per bocca del responsabile torinese della CGIL trasporti.
E così mani libere per la polizia che interviene nei depositi, in quello di Venaria solo per fare un esempio, o che arresta cinque persone che distribuiscono volantini di sostegno, come invece è successo nella capitale.


Dopo l'ondata di denunce estive subite dai lavoratori dell'indotto FIAT in lotta per il contratto, riprendono in grande stile gli sgomberi dei posti occupati, e nei corridoi del potere se ne stanno preparandodi nuovi.
Le istituzioni tentano di monitorare qualunque azione in città per reprimerla. Ultimamente si finisce in carcere per una scritta su un muro!!


Persino all'Università si cerca di chiudere gli spazi autogestiti dagli studenti, accusati di aver irriso e commentato in maniera non conforme al diktat governativo i mercenari italiani esplosi sul fronte irakeno.


Un anno che ha visto la recrudescenza della repressione. Carabinieri negli uffici del personale di molte aziende italiane per aggiornare le liste nere su cui finiscono coloro i quali sono incontrollabili o “troppo” sindacalizzati. E solo pochi giorni fa a suon di manganelli sono stati “ripuliti” due licei occupati da giovanissimi contro la Riforma Moratti e contro la guerra.


Nell'indifferenza più generale aumentano gli arresti pretestuosi come quello di Massimo Leonardi a Viterbo, seguito un mese dopo da perquisizioni, uno sgombero a Roma e da un altro arresto, quello di Marco. Le accuse sono il solito mix di montatura giudiziaria e prove inesistenti, visto anche che nell'ordine di custodia cautelare si cita più la pericolosità sociale dei due detenuti che le prove contro di loro.


Un vecchio sistema ben conosciuto, montature ordite dai carabinieri del Ros (di cui un dirigente, Ganzer e altri suoi scagnozzi sono inquisiti a Milano). Il tutto spinto avanti da magistrati compiacenti, sostenuto da un sistema informativo ormai completamente omologato che supera gli incubi totalitari descritti da Orwell.
Scorrendo i siti internet del “movimento antagonista” non passa giorno che nuove notizie di azioni delle forze dell'ordine segnalino che in tutta Italia l'ondata repressiva sta raggiungendo un culmine fino a ora conosciuto solo in momenti molto “caldi” della nostra storia.


Il mostro del terrorismo internazionale diventa il pretesto in tutto il mondo occidentale per affossare ogni fenomeno di dissenso. Una guerra permanente, interna ed esterna, desiderata voluta e sostenuta da tutti i governi "democratici"; un sistema semplice e sbrigativo per fare piazza pulita.


Un clima natalizio avvelenato come un panettone OGM, in cui proponiamo di scendere nella piazza centrale della città per ribadire che la repressione troverà davanti a sè degli ostacoli, che per il potere, sinistro o destro che sia, non sarà facile far scomparire chi per anni ha contestato, attaccato e criticato l'esistente, chi tiene insieme e costruisce situazioni in cui si sperimentano relazioni sociali che non hanno come obiettivo l'accumulazione di capitali e il potere ma solidarietà e rifiuto di un mondo costruito a misura di potenti e non dell'umanità.


Tutti in piazza il giorno della vigilia di natale quindi, primo appuntamento di una serie di iniziative che hanno l'obiettivo di dire ai potenti che noi siamo pronti, come lo siamo stati in passato a difendere le libertà strappate con le unghie e con i denti in anni di lotte e di iniziative,altroché diritti.

FENIX

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