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Ripartono gli scioperi nei trasporti: l'8 aerei fermi, il 9 città a piedi
by dall'unità Tuesday, Jan. 06, 2004 at 7:15 PM mail:

Ripartono gli scioperi nei trasporti: l'8 aerei fermi, il 9 città a piedi.

Finita la tregua natalizia, e sulla spinta di dichiarazioni poco distensive del governo, riprendono le agitazioni nei servizi di trasporto.

In verità il primo blocco in programma riguarda gli aerei. Sarà probabilmente blocco totale negli aeroporti giovedì 8 gennaio con lo sciopero di otto ore, dalle 10 alle 18, dei controllori di volo dell'Enav aderenti all'Anpcat, mentre per Licta, Cila-Av e tutte le altre sigle lo stop è fissato per il 20 febbraio. I controllori di volo scioparano per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 2 anni e il nodo qui è il conguaglio 2000-2001 oltre al recupero dell'inflazione programmata del biennio 2002-2003.

Il giorno dopo, venerdì 9 gennaio tornano a bloccarsi i trasporti urbani. Lo sciopero di 24 ore per tram, autobus e
metropolitane è stato proclamato dai sindacati di base, che contestano l'accordo del 20 dicembre siglato da Cgil-Cisl-Uil. Ma la situazione è molto frastagliata e varia da città a città.

A Milano dopo il fallimento, lunedì sera, della trattativa tra Atm e sindacati, il Prefetto di Milano Bruno
Ferrante ha riconvocato le parti per mercoledì mattina per un estremo tentativo di mediazione volto a scongiurare il blocco dei tranvieri milanesi proclamato dai Cobas per venerdì. Forti sono anche i timori che allo sciopero decidano di aderire anche i lavoratori iscritti a Cgil Cisl e Uil, nonostante la firma del contratto nazionale di lavoro. Come noto i lavoratori chiedono una integrazione aziendale di 25 euro lordi mensili da aggiungere agli 81 euro concessi dalla trattativa a livello
nazionale così da arrivare ai 106 euro di aumento che, secondo i sindacati, coprirebbero l'aumento del costo della vita nel
periodo di vigenza contrattuale. Il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, sostiene che l'azienda ha presentato ai sindacati «14 proposte tra le quali scegliere un progetto che dia corpo a maggiore produttività ed efficienza, a fronte del richiesto premio di produttività. I sindacati hanno preferito interrompere il dialogo».

A Firenze invece il Comune ha messo a punto navette-taxi (5 euro a corsa), itinerari differenziati per pedoni, autobus e parcheggi e una straordinaria presenza di igili urbani per consentire comunque la viabilità tra la Fortezza da Basso e il centro storico durante la manifestazione di Pitti, da giovedì 8 gennaio a domenica 11, che dovrebbe portare a Firenze - secondo le stime degli organizzatori - circa 55 mila visitatori. Visto lo sciopero nazionale del trasporto pubblico proclamato per venerdì 9 gennaio, è stata annullata l' ordinanza che prevedava la circolazione a targhe alterne.

Nel capoluogo toscano, l'agitazione dei lavoratori autoferrotranviari viene preceduta dallo sciopero del biglietto promosso dalla «Rete» per l'8 gennaio. Si tratterà - affermano i promotori - di una iniziativa di «disobbedienza» simbolica con l'invito agli utenti a non obliterare, in quel giorno, i biglietti del bus. In cambio - «proprio perchè - affermano - il nostro non è un invito a fare "i portoghesi"» - gli stessi utenti vengono sollecitati a versare il corrispettivo (1 euro) alla «cassa di resistenza» dei lavoratori. E l'iniziativa fiorentina è piaciuta anche all'organizzazione di consumatori Codacons che fanno appello allo Slai Cobas e agli altri sindacati del trasporto pubblico per trasformare l'annunciato sciopero del 9 gennaio prossimo in uno sciopero dei biglietti. «Gli autoferrotranviari potrebbero portare avanti le proprie rivendicazioni senza astenersi dal lavoro, ma limitandosi a far accedere gratuitamente ai mezzi di servizio gli utenti, che così non verrebbero danneggiati dalle proteste sindacali. Uno sciopero dei biglietti che per la prima volta vedrebbe uniti lavoratori e utenti, arrecando danno unicamente alle aziende».

A Roma l'astensione scatterà dalle 8:30 di venerdì 9. Il sindacato Sult ha comunicato l' adesione dei sindacati di
categoria allo sciopero nazionale. L' agitazione riguarderà il personale delle aziende Atac, Trambus, Met.Ro., Ati-Sita e
Cotral. Ciò significa che l' ultima corsa di bus, tram e metropolitane sarà alle 8:30. Dal quel momento i mezzi pubblici non effettueranno partenze dai capolinea, fino a fine agitazione. Il personale riprenderà servizio in tempo per effettuare le prime corse, previste alle 17.

Altra città a rischio di blocco totale è Bologna dove allo sciopero del 9, indetto dai sindacati di base hanno
aderito localmente anche Faisa e Uil, firmatarie dell'accordo a livello nazionale. E pronto a dare manforte ai lavoratori Atc, è il Bologna social forum, che mercoledì 7 gennaio terrà una assemblea (alle 21 al tpo di viale Lenin) per organizzare le iniziative di solidarietà.


A Bari per lo sciopero nazionale di 24 ore degli autoferrotranvieri, l'Amtab, la municipalizzata che gestisce il servizio di trasporto locale di autobus nella città, ha comunicato che sarà comunque garantito il servizio completo nelle fasce orarie dalle ore 5.30 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30.


Infine a Lampedusa si prevede per mercoledì 7 gennaio uno sciopero generale di tutte le categorie nell'isola per
chiedere una nuova nave che faccia la spola tra le isole Pelagie e la Sicilia.

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