Solidarieta' agli arrestati.
Il 4 ottobre 2003 eravamo a Roma contro l'Europa della guerra e delle frontiere, per proporre l'Europa della pace e dei diritti. Abbiamo camminato a fianco dei disobbedienti romani contro l'ennesima zona rossa difesa da un esercito sotto la direzione del governo Berlusconi. La nostra presenza rimane un segreto conosciuto, una cospirazione di massa.
Ci è costato molto iniziare a camminare, lo abbiamo imparato percorrendo Via Tolemaide e Piazza Alimonda nelle giornate di Genova, portando avanti le nostre lotte sociali quotidiane, manifestando la nostra opposizione alla guerra globale permanente, bloccando i treni della morte. Ma mai ci siamo fermati, perché nel momento in cui abbiamo incominciato, sapevamo che camminare sarebbe stato anche inciampare e cadere. E non ce lo hanno insegnato il ministro Pisanu, i suoi questori, le sue guardie schierate a difesa di un imbroglio chiamato Europa.
Ce lo hanno insegnato gli uomini e le donne che hanno scelto la dignità come elemento imprescindibile e la ribellione come strumento per la sua conquista.
Chiediamo la liberta' per i compagni arrestati: la disobbedienza non si arresta.
Noi continuiamo a camminare, con tutti i passi necessari, insieme coi compagni romani.
Un abbraccio.
da Pisa, pianeta terra.
Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa
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