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MORATTI GO HOME!
by Palermoattiva circolo Thursday, Jan. 15, 2004 at 12:40 PM mail:

Una Scuola di Stato allo sfascio, genitori raggirati, andiamo verso un impoverimento del nostro patrimonio culturale

La riforma della Scuola:
Pronti a chiedere le dimissioni del ministro Letizia Moratti

I capigruppo di Margherita e Ds al Senato, Willer Bordon e Gavino Angius, chiedono che il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti ritiri i suoi provvedimenti, dicendosi pronti, in caso contrario, a chiedere le sue dimissioni.
“Con l’emanazione della circolare di ieri - sottolineano in una dichiarazione congiunta - il ministro Moratti ha compiuto tre gesti inqualificabili insieme. Ha gettato definitivamente la scuola nel caos. Ha scavalcato il Parlamento tentando di applicare un provvedimento assai contestato. Ha di fatto abolito il tempo pieno, ai danni degli alunni, delle famiglie e dei docenti. Non paga, al danno ha aggiunto la beffa di una lettera di rassicurazioni ai genitori. Le vicenda delle dimissioni, prima annunciate e poi ritirate, della relatrice di maggioranza al decreto attuativo della legge sui cicli, onorevole Angela Napoli, sono un segno del malessere dilagante di fronte al comportamento di un ministro che in due anni e mezzo ha raggiunto il solo obiettivo di attaccare le fondamenta della scuola pubblica. Sostituire il tempo pieno con un doposcuola significa infatti privare i bambini di istruzione ed educazione, trattare i docenti come babysitter e mettere in difficoltà le famiglie, specie quelle meno abbienti”.
“Ora - dicono Angius e Bordon - chiediamo al ministro Letizia Moratti di farla finita coi colpi di mano, con gli annunci e con i pasticci. Le chiediamo di ritirare la circolare e il decreto, ammettendo che non riuscirà ad attuare la sua legge sui cicli neppure per il prossimo anno. Le chiediamo di riprendere il confronto con tutte le parti interessate e con il Parlamento per l’attuazione della legge delega. Le chiediamo di non alterare leggi e progetti che hanno dato buoni frutti, come il tempo pieno. Le chiediamo di ottenere finalmente i finanziamenti annunciati da Berlusconi in persona, dei quali finora non c’è traccia, e di risolvere il problema del precariato docente. Le chiediamo in poche parole di ridare qualità alla scuola pubblica. Se non otterremo risultati immediati - concludono - saremo costretti a chiedere le sue dimissioni”.

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