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http://italy.indymedia.org/news/2004/01/465636.php Invia anche i commenti.

DA MUMBAI
by rosencrantz Monday, Jan. 19, 2004 at 6:28 PM mail:

World Social Forum up.#3

Terzo giorno di attivita' al World Social Forum di Mumbai.
Sempre in primo piano il fenomeno del castismo e delle discriminazioni sociali, scelta
in qualche modo obbligata, grazie alla sempre maggiore e visibile partecipazione delle
minoranze del sud dell'asia.
"Cast out cast", butta fuori la casta, e' lo slogan onnipresente in fascette e manifesti, creato dalla National Campaign on Dalit Human Rights che, come le altre associazione che si occupano dei diritti umani dei Dalit (i fuoricasta indiani) lotta per la loro riabilitazione sociale che stenta ad avvenire specialmente nelle zone rurali dove il castismo (fuorilegge
dagli anni cinquanta) stenta ad essere abbandonato.
Altre emarginazioni sono emerse con forza nel seminario su "Discriminazione e oppressione", uno tra i piu' seguiti, dove Victor Dike, Tahawa Masato, Durga Sob e Blanca Chancoso hanno testimoniato su realta' di apartheid molto forte riguardanti rispettivamente comunita' di Nigeria, Giappone, Nepal e Equador.
Tra gli altri appuntamenti di maggior rilievo, gli interventi del Premio Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz ex vice-presidente della Banca Mondiale fino a tre anni fa, che non ha perso l'occasione di criticare duramente il suo vecchio datore di lavoro e il Fondo Monetario Internazionale, accusandoli di "fondamentalismo economico", in particolare per quello che riguarda le strategie applicate ai paesi in via di sviluppo, peraltro mai sperimentate nei paesi piu' industrializzati.
Fuori dai seminari prosegue instancabile la marcia sonora e danzante contro il neoliberismo, e la forte partecipazione dal basso mette in secondo piano alcune contraddizioni del Social Forum Mondiale come la presenza di forze dell'ordine all'interno della struttura, i privilegi per la stampa, il rigorso accesso ai soli partecipanti muniti di pass (che devono passare sotto un metal detector... ma quello gia' succedeva anche a Parigi!)
Per fortuna il software usato all'interno del Media Center e' inderogabilmente Open Source, rendendo molto orgoglioso Richard Stalmann che nel suo breve intervento nel seminario su Comunicazione e media ha paragonato il software alle ricette di cucina e
lo scambio di software tra utenti a quello di ricette tra i cuochi... con la differenza che i primi vengono chiamati pirati e vengono perseguiti penalmente.

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